domenica 1 maggio 2016

NON RISPONDERE SE VUOI CARA LA PELLE


cell-movie-trailer-2016-cusack-jacksonPossedere uno smartphone è ormai una cosa comune a quasi tutti gli esseri umani. La tecnologia in costante evoluzione e le manovre di marketing ben costruite hanno reso possibile una veloce diffusione di questi fedeli compagni.
Ma cosa succederebbe se, ad un tratto, una modifica nel segnale trasformasse (ancora più del normale) le persone in zombie?

Nel film Cell, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, un misterioso segnale elettronico, di origine sconosciuta, diramato attraverso i telefoni cellulari di tutto il mondo, penetra nella mente degli utenti con l’effetto di devastare, in un solo istante, l’intero raziocinio e di ridurre larga parte della popolazione della Terra in condizioni animalesche, vittima di istinti primordiali.
Il film ha avuto una lunga gestazione: inizialmente erano stati acquistati i diritti del libro da Eli Roth (Hostel, Cabin Fever, ve lo ricorderete per la parte de “l’orso ebreo”  in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino) che dichiarò di voler creare “un intelligente film di zombie”.
Successivamente per una serie di complicazioni con altri film in uscita, il regista ha dovuto abbandonare il progetto.
Nel 2013 il regista Tod Williams (Paranormal Activity 2) ha raccolto la sfida, lavorando ad una sceneggiatura che ha portato alle riprese nel 2015 e, finalmente, potremo vedere la nuova pellicola nei prossimi mesi.
Dopo George Romero, il genere zombie è stato vittima di una serie di manipolazioni, con uscite cinematografiche appartenenti soprattutto al filone dei B-movies e al mercato videoludico (vedi la saga Resident Evil e, più recentemente, Dead Island).Con la serie televisiva e il fumetto di The Walking Dead e l’uscita di un film come World War Z, sembra essere “risorto” un genere molto amato con una serie di nuove trame che meglio si adattano alla società contemporanea.
A mio avviso, è possibile scrivere ancora di contaminazioni e infezioni, a patto che sembrino reali e portino esperienza nella visione cinematografica. In tal senso, se è vero che siamo tutti influenzati dai nostri telefoni cellulari, è verosimile che la nuova piaga possa diffondersi attraverso l’uso di questi stessi oggetti, di cui non possiamo fare a meno.
D’altronde non sono passati molti mesi dall’uscita di un film come Kingsman Secret Service, nel quale lo stesso Samuel L. Jackson provava a conquistare il mondo inserendo un virus che controllava le menti umane, divulgato attraverso il segnale telefonico.
Certo, si trattava di un genere completamente diverso da quello di cui stiamo parlando, ma portare nuove linee narrative sul genere dei “vaganti” diventa a questo punto una necessità, per un pubblico che vuole vedere nuove spaventose facce del quotidiano.
Cell non sarà The Shining, ma chi meglio di Stephen King sa raccontare l’altra terribile faccia della medaglia?

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