lunedì 31 dicembre 2018

IL BLU-RAY E' LI FUORI

Arrivano in blu-ray gli zombi di The end? L’inferno fuoriRicordate quel “Piano 17” che, diretto nel 2005 dai Marco e Antonio Manetti meglio conosciuti come Manetti Bros, vide alcune persone bloccate all’interno di un ascensore con un Giampaolo Morelli in possesso, a loro insaputa, di un ordigno prossimo all’esplosione?
I due cineasti romani devono avere un certo debole per quanto riguarda vicende di questo tipo, perché figurano tra i produttori di “The end? L’inferno fuori”, ambientato in una frenetica e più congestionata del solito capitale italiana dove, nei panni di un cinico, fedifrago e narcisista uomo d’affari, una volta conosciuta la sua nuova stagista incarnata da Benedetta Cimatti e consumata una conversazione con l’amante dalle fattezze di Euridice Axen l’ex Dandi televisivo Alessandro Roja rimane chiuso nell’ascensore dell’edificio in cui lavora, a causa di un guasto
Una situazione che, analoga, appunto, a quella posta al centro del loro thriller, il qui regista Daniele Misischia – al suo lungometraggio d’esordio dopo short ed elaborati autoprodotti – dilata ad oltre un’ora e quaranta di visione, facendo scoprire quasi subito al protagonista che un virus letale, all’esterno, sta provvedendo a scatenare l’apocalisse, trasformando i comuni mortali in aggressivi infetti.
Una situazione che, sulla falsariga di operazioni cinematografiche di tensione a location unica (si pensi soltanto a “Buried – Sepolto” di Rodrigo Cortés), fa della ideale gabbia di metallo la claustrofobica scenografia in cui strutturare l’evoluzione dell’intera lotta per la sopravvivenza. Una lotta in cui l’entrata in scena di un poliziotto dal volto di Claudio Camilli e le telefonate del “prigioniero” alla moglie (una Carolina Crescentini che vediamo unicamente in foto e della quale ascoltiamo la voce) non si rivelano altro che escamotage narrativi funzionali all’emersione di dettagli utili all’apprendimento di ciò che sta accadendo.
Nel corso di una coinvolgente operazione tecnicamente curata e mirata a raccontare attraverso l’horror il percorso di cambiamento di un uomo qualunque, privilegiando l’aspetto psicologico a quello splatter (sebbene gli spargimenti di liquido rosso non siano assenti).
Un’operazione che evita di scimmiottare senza fantasia le conclusioni prive di speranza del maestro degli zombie movie George A. Romero e che, vista nelle sale cinematografiche ad Agosto 2018, 01 Distribution rende ora disponibile su supporto blu-ray.
Con trailer, galleria fotografica e otto minuti di backstage nella sezione extra, quindi, lasciatevi infettare da “The end? L’inferno fuori”!

DAL GIAPPONE ALL'AMERICA

Sword of the Dead
Sword of the Dead è un mashup tra film di samurai e zombie che il regista Stephen Vitale presenta come “l'incontro tra Yojimbo e 28 Giorni Dopo”.
Se il titolo è un chiaro omaggio a Zombi (titolo originale Dawn of the Dead) di George Romero, la fotografia in  bianco e nero più che fare pensare al film di Danny Boyle, sembra omaggiare sia Akira Kurosawa che lo stesso Romero di La notte dei morti viventi, mentre la colonna sonora ha lo stile e alcune citazioni  sonore da quelle di John Carpenter.
Del corto vi presentiamo anche un video dal dietro le quinte.

LA STORIA DELLA ZOMBI WALK

Zombie WalkQuello degli zombie è un fenomeno vastissimo che, soprattutto negli ultimi anni, grazie alla letteratura e al cinema – ma non solo, è entrato a far parte dell’immaginario collettivo. Tant’è che, ad esempio, circolano pseudo-notizie che riguardano una dozzina di casi un cui ci sarebbero stati degli attacchi che ricordano molto quelli che siamo abituati a vedere nei film horror. Dunque, allo stato attuale, “gli unici a godere di buona salute sono i morti e […] noi nevrotici frequentatori di queste sovraffollate lande abbiamo le ore contate. Gli Stecchiti, i Macellati, i Purulenti e i Frollati abitatori delle terre cimiteriali […] si stanno muovendo in comitiva per prendere il nostro posto. Premono, bussano e latrano con le loro gengive sdentate per afferrare al volo un tiepido boccone di carne respirante”. Insomma, gli zombie sono già tra noi, perché in fondo, soprattutto negli ultimi periodi, che ci hanno abituato alla morte in diretta e all’esposizione di cadaveri, come dimostrano le foto (ritoccate ad hoc?) post mortem di Gheddafi e Saddam Hussein, giusto per citarne qualcuno, siamo abituati a convivere con la morte. Con i morti. E con gli zombie…L’irresistibile ascesa di un mostro senza qualità: è il sottotitolo che campeggia sulla copertina di Zombie Walk, vero e proprio saggio antropologico, sociologico, letterario, cinematografico e di costume scritto da Gianmaria Contro, uno che di horror e affini se ne intende, eccome. Membro permanente di “HorrorMania” e autore di “ThrillerMania”, Contro lavora, tra gli altri, per Sergio Bonelli, di cui è curatore di diverse collane. Il saggio di Contro è un vero e proprio universo su una delle figure che ultimamente infesta il cinema, la letteratura e l’intero immaginario collettivo del nuovo millennio: quella dello zombie, appunto. Ma Zombie Walk, come avverte la quarta di copertina, non è “l’ennesimo repertorio per cinefili horror-maniaci, né uno dei tanti tentativi di trasformare il Living Dead in una più o meno astrusa metafora sociopolitica”; è piuttosto un saggio che affronta il fenomeno da diverse angolazioni, in una prospettiva diacronica e diatopica, andando a pescare le diverse forme che la figura del morto vivente ha assunto nelle varie culture. Un saggio che, dando molte (personali) risposte, dà vita ad altrettante domande con coraggio e originalità.

domenica 23 dicembre 2018

PER NATALE UNA SCORPACCIATA DI TWD

Cover CofanettoCome fare una vera e propria scorpacciata di zombie? Il gigantesco cofanetto recentemente distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia ci viene in aiuto e ci propone per la prima volta tutte assieme le prime 8 stagioni di The Walking Dead, la serie tv tratta dall'omonimo fumetto di Robert Kirkman. Un prodotto ideale non solo per rivivere e ripassare gli otto anni di un dramma apocalittico su un devastante virus che ha sterminato l'umanità, trasformando la faccia del pianeta in un mondo dominato dagli zombie, ma anche per tirare le somme di una sorta di prima parte della serie, ovvero quella con il punto di vista di Rick Grimes, che ha fatto da guida per gli spettatori. Perché come noto la nona stagione della serie tv di successo ha preso una strada diversa con una rottura piuttosto drastica sul piano narrativo. Insomma un cofanetto imperdibile per i fan della serie tv, che andiamo a sviscerare nei dettagli.
 Come fare una vera e propria scorpacciata di zombie? Il gigantesco cofanetto recentemente distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia ci viene in aiuto e ci propone per la prima volta tutte assieme le prime 8 stagioni di The Walking Dead, la serie tv tratta dall'omonimo fumetto di Robert Kirkman. Un prodotto ideale non solo per rivivere e ripassare gli otto anni di un dramma apocalittico su un devastante virus che ha sterminato l'umanità, trasformando la faccia del pianeta in un mondo dominato dagli zombie, ma anche per tirare le somme di una sorta di prima parte della serie, ovvero quella con il punto di vista di Rick Grimes, che ha fatto da guida per gli spettatori. Perché come noto la nona stagione della serie tv di successo ha preso una strada diversa con una rottura piuttosto drastica sul piano narrativo. Insomma un cofanetto imperdibile per i fan della serie tv, che andiamo a sviscerare nei dettagli.
 In otto anni, anche l'homevideo è cambiato e ha fatto i suoi passi da gigante. Pertanto, sotto l'aspetto della qualità video, è quasi fisiologico un miglioramento dei video nelle ultime stagioni. In realtà, le differenze sono poche e spesso impercettibili, perché la serie ha mantenuto una qualità molto alta fin dalla prima stagione. Quello che caratterizza le immagini di The Walking Dead, è spesso un croma piuttosto desaturato, con colori poco intensi e morti, tipici da post-apocalisse e desolazione estrema, il tutto unito a una grana evidente ma naturale, che riesce a regalare al quadro quella grinta e quella sensazione di ruvidezza, che ben si adattano alle vicende dei vari episodi e al look della serie. Questo stile sporco, però, non va a ripercuotersi sulla definizione, perché il dettaglio resta sempre medio-alto, sia sui volti dei protagonisti che sugli zombi, fino alle varie ambientazioni. Son ben gestiti anche gli effetti CGI, che scorrono via senza dar vita a particolari sbavature. Insomma pur restando un prodotto nato per la televisione, con qualche inevitabile limite del caso, The Walking Dead può vantare un video di alto livello, e abbastanza omogeneo lungo tutto l'arco delle otto stagioni.
A parte le prime stagioni, presentate in un semplice Dolby digital 5.1, anche la tracce italiane godono del DTS HD Master Audio 5.1, proprio come quelle inglesi. E meno male, perché le tracce lossless consentono un grande coinvolgimento e soprattutto nelle scene più movimentate la sensazione di essere avvolti da rumori ed effetti è notevole. Il mix infatti è ottimo, tutti i diffusori fanno la loro parte, l'asse posteriore si dimostra preciso e puntuale, con uno standard anche superiore a quelli che di norma propongono le serie televisive. E anche il sub fa la sua presenza importante, soprattutto nella resa della colonna sonora. Naturalmente, l'originale conserva ancora qualcosa in più sul piano della naturalezza dei dialoghi, qui più coinvolgenti, e del microdettaglio, ma anche l'ascolto nella nostra lingua è comunque avvincente. Le sparatorie, le lotte, le gesta degli zombie e le loro urla consentono di farsi avvincere da una narrazione drammatica, contribuendo a creare un'atmosfere inquietante e suggestiva anche sul piano sonoro.
L'amaray di ogni stagione, oltre ai dischetti con gli episodi, contiene anche tutti gli extra. E come si può capire, stiamo parlando di un'enormità di contributi, ore e ore di materiale. Soprattutto dalla quarta stagione in poi, i contributi sono davvero parecchi. Chi desidera approfondire ogni tematica di The Walking Dead, dalla produzione alle riprese, dai segreti ai protagonisti, dalla musica agli effetti speciali, avrà modo di placare la sua sete con making of, interviste, dietro le quinte, scene eliminate e speciali vari. Impossibile descrivere ogni extra, vi proponiamo la carrellata di tutti i contributi con la loro durata. Tenendo presente che Il making of di The Walking Dead e Inside the Walking Dead sono composti da brevi clip per ogni episodio e vi diamo la durata totale.

domenica 16 dicembre 2018

I VIVI E MORTI E GLI ALTRI,IL RITORNO

"I vivi, i morti e gli altri" di Claudio Vergnani è il romanzo horror a tema zombie riedito  in ebook da Nero Press Edizioni.
Torna nelle librerie digitali di tutta Italia uno dei massimi capolavori horror a tema zombie made in Italy, stiamo parlando del romanzo I vivi, i morti e gli altri di Claudio Vergnani.
Dopo essere uscito in una prima edizione con la Gargoyle Books nel 2013, I vivi, i morti e gli altri di Claudio Vergnani torna in una nuova edizione a firma della Nero Press in versione digitale.
Nell’ebook è presente il racconto lungo inedito Casa dolce casa.
SINOSSI - L’Apocalisse zombie secondo Claudio Vergnani è uno sguardo su una società in declino, com’è in fondo l’Italia di oggi. I morti camminano sulla Terra e naturalmente c’è chi se ne approfitta. Ma non Oprandi, ex militare di mezz’età, stanco e disilluso, che per tirare a campare dà l’estremo saluto ai parenti zombie dei vivi che vogliono la pace per i propri cari. Quando viene assunto dalla facoltosa signorina Ursini, intuisce da subito che il compito affidatogli non è dei più semplici: recuperare il padre non-morto dalla cappella di famiglia in cui è sepolto e trasportarlo fino a un punto di raccolta sicuro in modo che la figlia possa dargli degna sepoltura. In cambio, lei lo condurrà in un posto sicuro tra le montagne della Svizzera. Ma la strada è tutta in salita. Sulla strada di Oprandi si alternerà una selva di personaggi difficili da dimenticare: dalla seducente Jasmine, al folle Classicista, dalla tenera Bibi all’irruenta Marta, e poi gruppi armati, sette votate alla sopravvivenza, bande di motociclisti, strani esponenti religiosi, covi di emarginati allo sbando. Alla fine di tutto, Oprandi capirà che, tra i vivi e i morti, il vero pericolo viene da coloro che, pur non essendo ancora morti, hanno del tutto perso la propria umanità.
L’AUTORE - Claudio Vergnani nasce a Modena nel 1961. Svogliato studente di Liceo Classico, ancor più svogliato studente di Giurisprudenza, preferisce passare il tempo leggen­do, giocando a scacchi e tirando di boxe. Allontanato per indisciplina dai Vigili del Fuoco, dopo una breve e burrascosa pa­rentesi militare ai tempi del primo conflitto in Libano, sbarca il lunario passando da un mestiere all’altro, perso nei ruoli più di­sparati ma sempre in fuga da obblighi e seccature. 
Nel 2009 si fa conoscere ed apprezzare, grazie a uno stile originale e innovativo - che intreccia ironia, horror e action ad una malinconica vena esistenziale - con il suo primo romanzo, Il 18° Vampiro, seguito da Il 36° giusto (2010) e da L’ora più buia (2011), trilogia pubblicata dalla casa editrice Gargoyle di Roma
Nel 2010 partecipa con il racconto Il nuotatore all’antologia Stirpe angelica, edita da Edizioni della Sera. 
Collabora con riviste e magazine come Il Posto Nero, Nero Cafè e Altrisogni, pubblicando recensioni e racconti.
Nel 2013 pubblica I Vivi, i Morti e gli Altri con Gargoyle books e il thriller Per ironia della morte con Nero Press.
Nel 2015 pubblica il romanzo Lovecraft’s Innsmouth con Dunwich Edizioni.
Nel 2016 pubblica La Torre delle Ombre con Nero Press e A volte si muore (Dunwich), mentre nel 2018 torna con una riedizione della saga dei vampiri il cui primo volume, edito da Acheron Books, reca il titolo di Grimjank. Il racconto John Wayne è incluso nella raccolta multiautore Sangue selvaggio (Weird book).

sabato 8 dicembre 2018

ESPERIENZA ZOMBESCA


Uno dei non morti presenti all'eventoNella notte tra sabato 1 dicembre e domenica 2 la città di Milano è stata teatro di un’apocalisse zombie. Ma tranquilli, il fenomeno è stato circoscritto all’interno del BASE.Ebbene sì, poiché l’apocalisse in questione altro non era che un evento organizzato per FOX Circus dalla compagnia organizzatrice di LARP Terre Spezzate.I LARP (una sigla che sta per Live Action Role Play, gioco di ruolo dal vivo) sono delle esperienze totalmente immersive in cui i giocatori vivono le avventure dei loro personaggi sulla propria pelle. In questo caso il LARP Dead Inside @FOX Circus ha dato l’opportunità a molte persone di entrare a far parte del mondo di The Walking Dead e tra queste c’era anche chi vi scrive.
In realtà non sono nuovo a questo tipo di esperienze e soprattutto per quanto riguarda Dead Inside di cui ho fatto parte fin dall’inizio (l’evento organizzato lo scorso sabato è infatti il quarto di una campagna tematica).

Nel corso di questi quattro capitoli infatti ho indossato i panni di un ex trafficante d’armi, redentosi mentre era in carcere ed evaso poi durante lo scoppio dell’epidemia assieme ad altri prigionieri, assieme a loro ha conosciuto altri sopravvissuti e affrontato molte minacce, tra non morti e umani, finendo alla fine del terzo capitolo a un passo dalla morte e perdendo la vista da un occhio.
Ed è stato così che, munito di una benda sull’occhio per motivi scenici, ho affrontato la gelida notte meneghina assieme a vecchi compagni d’avventura e soprattutto a nuovi.
Infatti Dead Inside al FOX Circus è stata anche una ghiotta occasione per i più curiosi di avvicinarsi al mondo del LARP come partecipanti, o come spettatori della vicenda (lo spazio esterno permetteva di osservare l’intera storia stando tranquillamente dietro delle apposite transenne).
Molti nuovi giocatori hanno così vestito i panni dei sopravvissuti o dei vaganti contagiati pronti ad aggredirli, una mutazione resa possibile grazie a una efficacissima sessione di trucco.
Nell’arco di poche ore quindi, l’evento si è concluso alle quattro e mezza, i giocatori hanno potuto immergersi nelle angosciose atmosfere dell’opera di Robert Kirkman, vivendo un’intensa esperienza ricca di emozioni ma con l’idea di tornare in qualche modo bambini, ricordandosi di quando si giocava a “facciamo finta che” solo portato a un livello qualitativo più credibile e superiore.
Dead Inside al FOX Circus ha così voluto portare, grazie a un grande evento mediatico, l’esperienza del LARP a conoscenza del grande pubblico, con la speranza quindi di vedere sempre più nuovi giocatori ai prossimi appuntamenti.

lunedì 3 dicembre 2018

IL PIANETA DELLA MORTE


Planet Dead #1Piace a tutti, a troppi forse, e per questo è terribilmente inflazionato. Di cosa sto parlando? Ovviamente del tema Apocalisse Zombi.
Per questa ragione sono rimasto molto sorpreso dal veder comparire nel catalogo di Cronaca di Topolinia un fumetto dedicato ai celebri non morti: una sfida interessante o un’arma a doppio taglio? Scopriamolo insieme.Scritto da Stefano Bonazzi e disegnato da Luciano Costarelli, Planet Dead ci porta in un mondo sull’orlo della catastrofe. Questa volta, però, non è colpa di un virus misterioso, di batteri alieni o della fuga di armi batteriologiche. La verità è molto, molto peggiore e sarà davvero difficile riuscire a dipanare una matassa che sembra preannunciarsi come molto intricata
.Il contagio degli zombi al momento è circoscritto alla sola Africa, e i governi del mondo stanno facendo di tutto per impedire che possa abbandonare il continente e diffondersi negli altri Paesi.
Nel frattempo, però, il collasso economico è alle porte e questo ha portato ad una catena di eventi che hanno generato reazioni sempre più violente: tratta di esseri umani, privazioni di ogni genere, legge marziale.
Ed è solo l’inizio.

Luca Lavieri, il protagonista di questa storia, è un cronista d’assalto italiano. Si trova ad Algeri, dove sta indagando sul traffico umano di profughi che tentano di fuggire dalla terra devastata dall’apocalisse zombi. Sopravvissuto ad una situazione rocambolesca fa ritorno a Genova, la sua città (sì, quella che vedete in copertina è proprio la Lanterna). Qui, grazie all’aiuto di un amico hacker, riesce a scoprire che qualcosa che non doveva lasciare il continente africano, è invece stato imbarcato ed inviato proprio al porto della Superba.
Le sue indagini lo portano ad incrociare il capitano Sara Vanzella, membro delle forze di sicurezza che ha il compito di presiedere il cordone sanitario stretto attorno all’Africa.
Seguendo il convoglio misterioso, l’azione si sposterà da Genova a Milano, altra piazza protagonista del fumetto. Qui i due faranno il loro incontro e scopriranno che a muovere le pedine in gioco c’è una cospirazione politica di dimensioni mai viste prima.
Più ispirato alle pellicole di Romero che ai fumetti di Robert Kirkman, Planet Dead si inquadra nel filone spy-horror story, andando a colmare un gap presente nell’offerta di Cronaca di Topolinia.
Come riportato dagli autori infatti, è stata Daniela Zaccagnino, sceneggiatrice e supervisore della casa editrice guidata da Salvatore Taormina, a suggerire a Stefano Bonazzi di guardare il catalogo per individuare quale tipo di fumetto mancasse. L’horror.
L’autore, tuttavia, non ha voluto disegnare la classica apocalisse zombi, bensì ha pensato dare al fumetto un taglio più cospirativo da spy story: il contagio c’è stato, ma è ancora limitato. Come si comporteranno i governi e le potenze economiche di tutto il mondo?
Sul fronte grafico ho apprezzato molto lo stile asciutto e pulito di Luciano Costarelli, che avevo già imparato a conoscere con Lunar Lex. Le tavole sono ricche di dettagli, mai confusionarie, e accompagnano la lettura che diventa sempre più vorace pagina dopo pagina, grazie anche alla sceneggiatura che avvince ed appassiona.
Il prossimo volume è atteso per inizio febbraio, e verrà mostrato in occasione del Festival di Novegro. Non resta che aspettare quindi per scoprire cosa ci aspetta dal mondo malato di Planet Dead!
Planet Dead #1 – Contagio ci porta nel cuore di un’intricata cospirazione governativa che vede una prossima invasione zombie.