domenica 30 dicembre 2012

ANCHE IL PC E' STATO INFETTATO DA RE6

Una bella giornata oggi...domani allo scoccre della mezzanotte i militari spareranno i colpi di mortaio sugli zombi...chissà cosa avverra'...nel frattempo parliamo di Resident Evil 6, il survival horror che ha emozionato una intera generazione di videogiocatori con i suoi capitoli. Una saga molto fortunata che ha visto inoltre trasposizioni cinematografiche e letterarie per non far restare il pubblico di fan fidelizzati mai a secco. Resident Evil 6 uscirà per PC a marzo 2013, con tutti i DLC già disponibili. Andiamo a vedere alcune novità importanti relative al sesto capitolo di questa fortunata saga e i requisiti di sistema.Resident Evil 6 si conferma come uno dei migliori survival horror in circolazione. Già disponibile per Playstation 3 e Xbox 360, Resident Evil 6 propone ben 4 avvincenti campagne e offre la possibilità di giocare in coppia attraverso una struttura pensata propria per il "double player" che risulterà sicuramente (sotto certi aspetti) molti più divertente ed emozionante rispetto alla modalità singola.
Dalla paura e dall’adrenalina, veri leitmotiv dei primi capitoli, Resident Evil ha creato un universo a parte, con numerose strizzate d’occhio ai fan, personaggi ricorrenti e scenari sempre adatti al genere, cercando di migliorarsi sempre a ogni capitolo. In Resident Evil 6 ci troveremo nel 2013, in Cina, dove un nuovo attacco bioterroristico causato dal C-Virus la farà da padrone e dovrà essere contrastato dal noto Chris Redfield.
Come abbiamo detto, molti scenari sono stati pensati proprio per giocare in 2, il che rende la cosa più divertente, senza tuttavia sminuire la modalità single player. Dopo un avvincente prologo (che funge anche da tutorial), in cui Leon S. Kennedy e Helena Harper saranno costretti a difendersi da un’orda di zombi in Cina, avremo la possibilità di avventurarsi nelle 3 campagne disponibili: quella che vede Chris Redfield protagonista, ci vedrà impegnati contro i temibili J’Avo, zombi dotati di un’intelligenza quasi umana; quella di Jake Muller e Sherry Birkin è pressoché simile, ma si avrà la possibilità di lottare anche corpo a corpo; infine, quella di Ada Wong (che dovrà però essere sbloccata dopo aver completato le prime 3 campagne).Dopo aver spopolato, com’era prevedibile, sulle console, Resident Evil 6 arriverà su PC il 22 marzo 2013, con tutti i contenuti della versione per le console e i vari aggiornamenti ed espansioni pubblicati fino a oggi: a dare l’annuncio ufficiale è stata direttamente Capcom, che ha rivelato anche gli importanti requisiti di sistema necessari per giocare allo sparatutto horror più famoso del mondo. Resident Evil 6 uscirà in Europa sia in versione retail, sia in formato digitale, mentre negli Stati Uniti uscirà solo in versione digitale, ovvero da scricare online, che consentirà comunque ulteriori possibilità di intrattenimento, come i salvataggi su cloud e i tornei fra amici, senza contare tutte le modalità già presenti nella versione per PC, come No Hope (il nome è già tutto un programma), Agent Hunt, Predator, Survivors e Onslaught.

ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA

Con il recente dilagare della mania zombie tanto nel mondo videoludico quanto in quello cinematografico che in quello del fumetto,...le produzioni basate sul ritorno di massa dei morti viventi sono diventate molteplici e di qualità altalenante....
Una delle più riuscite incarnazioni del genere è sicuramente quella di The Walking Dead, dilagata su cinema e giornali ed infine riportata in un ottimo gioco di avventura dagli ormai specializzati Telltale Games.
Tocca adesso a Terminal Reality l’impresa di cimentarsi in quello che, in base ai risultati, potrà risultare o un qualsiasi gioco di zombie, o l’ennesimo gioco mal riuscito ispirato ad una serie televisa o,magari, un buon prodotto: se si parla di zombie e di videogiochi, infatti, il difficile non è tanto ottenere un titolo giocabile, quanto farlo emergere dalla massa e competere con il mostro sacro del genere Left for Dead o il comunque ottimo Dead Island.
The Walking Dead: Survival Instinct si differenzierà dal principale e ottimo concorrente di Telltale Studios in due punti: il primo riguarda la fonte di ispirazione, non più il fumetto come in The Game,ma bensì la serie televisiva in onda su Fox, il secondo il genere, in quanto non si tratterà di un’avventura grafica,ma bensì di un più immediato ed aperto a tutti sparatutto in prima persona.
Una cosa che invece i due titoli condivideranno sarà la possibilità di intraprendere scelte diverse durante il prosieguo delle missioni, scelte che ovviamente avranno delle conseguenze che possono essere positive quanto negative, cosa che si traduce sia nel campo delle mappe, aperte a diverse strade percorribili, sia in quello degli enigmi che in quello degli incontri con altri sopravvissuti.
Le conseguenze delle scelte, che si tratti di usare un’autostrada piuttosto che un bosco, di aprire una porta con l’esplosivo o infilandosi dopo aver rotto una finestra, di salvare o meno personaggi non giocanti in difficoltà influiranno direttamente sul prosieguo della missione, e, una volta effettuate, le loro conseguenze non potranno essere mutate, se non ovviamente riavviando una nuova partita e facendone di diverse.
Uno dei primi meriti di Survival Instinct, almeno per i fan della serie televisiva, sarà poter interpretare uno dei propri beniamini riprodotto con le sembianze dell’attore che lo ha interpretato: stiamo parlando di Daryl Dixon (cui l’attore Norman Reedus darà la voce anche nella versione digitale) e gli eventi partiranno dai primi momenti dell’epidemia, con Rick Grimes ancora in coma. Il primo obiettivo di Daryl, accompagnato al fratello Merle (Michael Rooker), sarà quello di esplorare la Georgia alla ricerca di sopravvissuti e generi di necessità, evitando zombie ed abomini vari.
Chi cerca uno sparatutto alla Call of Duty,o, visto il genere, alla Left For Dead, si dovrà ricredere: non solo lo scontro fisico sarà un’opzione pericolosa ed azzardata, ma addirittura vengono presi in considerazione elementi di particolare realismo come la stanchezza, il sudore, in grado di attirare gli zombie, la scarsa reperibilità di munizioni, la necessità di spiare da dietro le porte e gli anfratti prima di lanciarsi in corse suicide in mezzo alla strada o in centri commerciali più o meno abbandonati, in un’idea di oppressione, di minaccia continua di, come dice il titolo, pura sopravvivenza.
All’esperienza meramente personale e agli scontri diretti si deve alternare poi l’interazione con i propri compagni di avventura, sopravvissuti, civili e militari, che possono essere salvati come no, e che possono come non unirsi ai due protagonisti per formare un gruppo compatto. In queste occasioni verranno alla ribalta un paio di aspetti inusuali, quasi di carattere ruolistico, di Survival Instinct: si potrà infatti affidare ai membri del party delle missioni secondarie, come trovare carburante o cibo, e si potrà anche fornire loro il materiale e gli equipaggiamenti necessari per riuscire nell’impresa, da kit di pronto soccorso fino ad armi. Chiaro che andare a cercare rifornimenti in un contesto post apocalittico non è proprio come andare a prendere il pane la mattina presto, ed infatti questa fase dovrà essere studiata con attenzione, pena la perdita sul campo non solo del personaggio, ma anche dell’equipaggiamento datogli per la riuscita della missione: si torna al già citato meccanismo di scelte e conseguenze.
E’ interessante come, essendo l’obiettivo principale sopravvivere, non si avranno vere e proprie missioni particolari o mete da raggiungere,e come più ancora della vita del personaggio sarà estremamente importante curare quella del mezzo di trasporto utilizzato per le proprie scampagnate tra morti viventi: finita la benzina, infatti, scatterà il game over, indipendentemente dalla situazione in cui questo accada (cosa poco convincente, perchè mai non si potrebbe avere la possibilità di cercare altro carburante?) quindi occhio all’indicatore della riserva.
Al di là delle promesse più o meno incoraggianti le poche immagini al momento disponibili rivelano come l’aspetto grafico sia piuttosto spartano, almeno paragonato a produzioni più recenti, ed ovviamente non bastano un paio di video per stabilire se la libertà di esplorazione e risoluzione sarà davvero aperta come viene descritto o se vi saranno invece dei check point predefiniti piuttosto che una storia principale cui non poter fare a meno.
La risposta a tutte queste domande arriverà con l’uscita del gioco, prevista per il 2013.
The Walking Dead: Survival Instict Anteprima »

SOFFRIAMO TUTTI DI ZOMBITUDINE

Prima di salutare questo 2012.... andiamo al Teatro India di Roma per concludere il nostro viaggio insieme all’Ishmael del teatrodelleapparizioni e al “Moby Dick” illustrato da Rockwell Kent....

Ci stringiamo gli uni con gli altri sulle panche sistemate in scena: al centro un rettangolo di luce, un uomo e il suo monologo. Due le forme di narrazione, già utilizzate nelle repliche precedenti e riadattate ora a Perdutamente (a seguito delle prove aperte rivolte a bambini tra gli 8 e i 10 anni): la parola e l’immagine.

La scelta di un testo classico della letteratura contemporanea si traduce in una messa in scena in gran parte illustrata della meraviglia della storia del Pequod, della sua rotta e delle anime che hanno traghettato al suo interno – tutte passeggere e perdute, tranne appunto quella dell’io narrante. Non c’è infatti nel riadattamento drammaturgico di Fabrizio Pallara un contrasto o un minimo distacco tra l’immagine videoproiettata ai piedi dello spettatore e le parole di Dario Garofalo, tantomeno tra queste e il testo di Hermann Melville; ma è più un ricalco figurativo, forse un po’ troppo didascalico, di un eterno conflitto iscritto in un destino, dove per destino intendiamo anche destinazione. Che è quella della balena per antonomasia, di Achab, della rimessa in discussione del senso stesso di un viaggio (nostro e altrui), oltre che di un loro storico corollario illustrativo.

Ad aspettarci all’uscita della sala troviamo gli zombie di Daniele Timpano e Elvira Frosini, presenze intermittenti nei tempi e costanti nei fatti, sostanziate in apparizioni che ci accompagneranno durante tutta la serata: tre performance di circa mezz'ora ciascuna e una piccola “invasione” di campo (durante la puntata di "Nollywood" dedicata ad Andrea Baracco).
Va detto che, nei due giorni della nostra presenza all’India (comunque pochi per tirare le fila sui fatti e sugli accadimenti di Perdutamente nel suo complesso, “Zombitudine” ci è parso un accadimento diverso da tutto il resto, forse anche più amaro.
Invasivo nella direzione e nella modalità, va da sé per il megafono di Timpano, ma anche per i cartelli-messaggio appesi al gruppo di attori al suo seguito, o per le loro movenze confondibili in mezzo al resto delle presenze a teatro, e dunque anche con le nostre. Ma non solo per questo.

Nello specifico, c’è stato in questa performance e nelle sue tappe – “Walking Zombi” e “Stanno arrivando” quelle viste, a cui aggiungere “Scusa, ti posso mangiare?” del duo Frosini-Timpano e l’installazione-confessionale “Talking Dead” realizzata da Emiliano Martina – un dialogo serrato con l’esterno. Un dialogo fatto di sguardi, di piccoli spostamenti e aggiustamenti, di parole opposte o accompagnate ad altre parole mute, perse tra le decorazioni di un Presepe vivente di prodotti o servizi comuni o nell’ordine confuso “Marciare non marcire! Marcire non marciare!”.

È sicuramente il punto di vista che cambia, la direzionalità del messaggio e il suo procedere non solo verso una scena condivisa, di presupposti comunque dati per assodati e compresi, ma di uno spazio ben più ampio.
L’invasione di zombi all’India, morti viventi in libertà, è la prima tappa della nuova produzione di Kataklisma “Zombi 2”, ma risulta soprattutto come un’azione del qui e ora, con una progettualità osservante l’immediato. Se ad ogni azione corrisponde una reazione e così via, è capitato durante le varie tappe di questa performance di riflettere su quel “noi”, di sentirsi osservati e chiamati in causa gli uni con gli altri. Di chiedersi se e in che modo rispondere. E non solo perché le immagini riflesse sui cartelli o sul fondo delle bottiglie Peroni, o quelle appese al cellulare, erano ben omologate con il contesto. Estremo straniamento e divertente non-sense.

Mentre aspettiamo di assistere al successivo spettacolo all’India ci soccorrono i Fogli di Perdutamente, composti dalle compagnie durante queste settimane di residenza. Così, tra le facciate di «Per-du-ta-men-te n*2», captiamo il trafiletto “Nemmeno speculari” di Roberto Latini, e le sue parole ci faranno da prologo per il sit-in artistico “Seppur voleste colpire”: «C’era una volta il tempo che eravamo, tutto il tempo che eravamo stati e quello che saremmo stati. C’era tempo dentro il tempo e in ogni relazione, c’era il tempo per le idee. Poi, poco a poco, come quando la riserva diventa condizione, ci siamo ripresentati dentro il nulla potenziale». Un suggerimento shakespeariano per un confronto di drammaturgie, di derivazioni e risultati, per un incontro di occasioni e di pance grasse e posticce.

Dalle panchine a bordo scena o direttamente dalla platea vediamo affacciarsi alcuni fra gli artisti di Perdutamente (Andrea Trapani, Lucia Calamaro, Elvira Frosini, Vincenzo Schino e Marta Bichisao, Veronica Cruciani), oltre all’ideatore di questa “battaglia per la resistenza teatrale”.
I frammenti così ricomposti dialogano, interferiscono, cozzano, fanno pendant ma anche no, all’interno di un contenitore dai contorni slabbrati e dal centro magmatico. Il fondo nero da cui ciascuno appare e scompare pulsa di vita, di vita viva coi suoi contrasti e le sue simpatie. Altra rispetto a identità e a biografie gettate in pasto a sé e agli altri, attaccata com’è ancora al sé. Un sé tuttavia inaspettatamente e per un tempo collettivo, un atto unico proprio non solo dell’occasione, ma grazie a quest’ultima sicuramente ancor più visibile e condivisibile.

Ci si soffermi su di un lavoro potenziale - come le due letture di Lucia Calamaro sul laboratorio India e sull’arte di prendere appunti, o profondamente elaborato come l’estratto di “Digerseltz” della Frosini - o ancora completamente da elaborare, come la lettura di “Una specie di solitudine” di John Cheever, e si provi ad aggiungervi la visione e successiva rilettura di un cortometraggio della Walt Disney di Opera, o ancora il monologo sulla semplicità perfetta e irrecuperabile dell’esecuzione delle Variazioni Goldberg di Glenn Gould. Infine l’intenso monologo di Roberto Latini, “If you could hurt…”.
Provate a colpire il vento, o a lasciatevi afferrare dai suoi tentacoli incidentali o distratti, appena abbozzati o definitivamente perduti.
Art you lost? a Perdutamente

LE RADIAZIONI DA CERNOBYL

Il Natale è passato...ora ci troviamo,ammesso che ci siano un bel po' di sopravissuti in questa città devastata,al 30 dicembre...come sarà l'anno prossimo peggiore?...vi dico se siete in ascolto...che    hanno speso oltre due miliardi di euro e lavorato per anni solo per preparare le scenografie, ma il colossal del Natale 2012 è finalmente pronto. Ovviamente stiamo parlando del film Decay, frutto dell’immaginazione e dell’ironia di alcuni dottorandi inglesi del CERN di Ginevra, che hanno ambientato una storia horror a base di morti-viventi nel tunnel del Large Hadron Collider.
Come è lecito aspettarsi, al centro della vicenda troviamo il famoso bosone di Higgs, solo che in questo caso la sua scoperta e il relativo campo di particelle si rivelano essere molto pericolosi. Un incidente inaspettato, infatti, trasforma i ricercatori e i tecnici esposti alla radiazione in terribili zombie assassini affamati di carne umana. Solo alcuni giovani studenti vengono inizialmente risparmiati, ma per loro inizia il tentativo disperato di salvarsi raggiungendo una delle uscite di sicurezza. Lungo i 27 km dell’anello situato tra la Svizzera e la Francia inizia così una lotta a base di morsi, sangue e violenza, come nella migliore tradizione splatter, ma senza mai eccedere troppo nel trash o nel ridicolo. Il film, nonostante il basso budget a disposizione, mantiene sempre un buon livello di credibilità e lo spettatore non si annoia mai, con continui scontri e colpi di scena. La proiezione è ben scandita dalle musiche originali composte da Tom MacLaughlan. Anche i giovani attori, pur non essendo dei professionisti, sono efficaci nella loro recitazione.
Il film, disponibile liberamente per il download o per lo streaming su diverse piattaforme, sta riscuotendo un notevole successo in rete. Lo stesso CERN, pur non avendo mai autorizzato l’iniziativa, non ne sta certo ostacolando la diffusione. In fondo si tratta di pubblicità a costo zero e l’ironia dell’iniziativa è evidente.“Questo progetto, realizzato nel nostro tempo libero, è stato una grande esperienza”, dice il regista Luke Thompson a Oggiscienza. “Tutti quelli che conosco, chi più chi meno, hanno reagito positivamente. Nel complesso, molte persone pensano che sia stata proprio una grande idea! Le principali difficoltà sono state di natura logistica. È quasi impossibile gestire tanti volontari tutti insieme al posto e al momento giusto, con l’attrezzatura adeguata, un paio di volte a settimana e per molte ore! Sono stupito di essere riuscito a farlo, andando avanti per otto mesi. Voglio ringraziare il nostro produttore Michael Mazur, perché ha le capacità organizzative che a me mancano! Ho scoperto che mi piace molto fare il film-maker, sarà certamente un hobby per il futuro. Finirò il mio PhD a breve, per il momento non ho piani immediati per un nuovo film, ma ho un sacco di idee su cui mi piacerebbe lavorare.”Abbiamo anche raggiunto Zoe Hatherell, l’attrice protagonista. Ecco le sue impressioni: “Ho passato un periodo meraviglioso interpretando Amy. Dopo essere stata coinvolta nel progetto sin dalle fasi iniziali, una cosa che mi ha sempre attratta è stato lo sviluppo del personaggio. All’inizio del film vediamo Amy felice del fatto che i ragazzi prendano l’iniziativa. Lei è terrorizzata quando le cose vanno male, agendo in preda al panico e alla paura. Tuttavia, quando la situazione peggiora, lei diventa più forte, mostrando la sua forza interiore mentre combatte contro i non-morti. Prima di ogni scena ho passato un po’ di tempo a leggere quelle precedenti, a pensare allo stato d’animo con cui avrei dovuto girare, quello che era appena successo ad Amy e come avrebbe dovuto sentirsi. Per le sequenze più disperate, a volte sono scesa giù da sola in una delle molte gallerie buie, per sperimentarne la solitudine e sfruttarne l’atmosfera spettrale. Amy è simile a me per molti aspetti e diversa per altri. Inizialmente è stata una sfida recitare le scene in cui lei è più tranquilla, ma un po’ a disagio vicino a Connor. Abbiamo voluto trattare l’aspetto romantico in maniera sottile, senza che prendesse il sopravvento sulle storie degli zombie, aggiungendo allo stesso tempo anche l’elemento dei due ex partner che riscoprono i loro sentimenti nel momento in cui si trovano ad affrontare le loro paure. Spero che gli spettatori apprezzino questo passaggio da una studentessa di fisica molto dolce a una killer di zombie decisamente aggressiva.”
Per certi versi, alcune scene sono simili a quelle del film 28 giorni dopo di Danny Boyle, ma in effetti il tema è già stato ampiamente trattato e non è certo la prima volta che il mondo è costretto ad affrontare un’epidemia di zombie spietati e assetati di sangue. Si pensi, per esempio, a Io sono leggenda, Dal tramonto all’alba e La notte dei morti viventi. Insomma, a quanto pare, prima o poi capiterà a tutti noi di dover affrontare a muso duro questi esseri così invadenti e antipatici, quindi tanto vale affidarsi ai consigli degli esperti per non farci trovare impreparati. Ci riferiamo, in particolare, a Valentina Daelli e Matteo De Giuli, studenti del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA (come l’autore dell’articolo), che già da alcuni mesi hanno messo a punto un sito internet e un pratico opuscolo per la prevenzione delle epidemie zombie. Ovviamente con la giusta dose di ironia, ma il tema non è affatto scontato come potrebbe sembrare. Interpellati in merito alle tecniche da adottare per salvarsi in un caso così disperato come quello descritto nel film, ecco cosa ci hanno raccontato: “Abbiamo pochi consigli da dare. Non bisogna avere nessuna pietà. Non importa se lo zombie era un vostro amico, collega, amante, supervisor di dottorato: messi alle strette, un bel colpo in testa e via. Gli zombie sono noti per non avere capacità cognitive brillanti. Se attaccati, usate la vostra intelligenza per aggirarli e renderli inoffensivi. In ogni caso restate uniti, armatevi (qualsiasi oggetto contundente va bene), scegliete un rifugio sicuro, accertatevi che nessuno tra voi sia infetto (qualcuno c’è sempre), cercate di chiedere aiuto.”
Nel complesso, il film ambientato al CERN ai due esperti è piaciuto: “La comunità degli appassionati è molto intransigente, anche se alla fine ognuno ha la propria teoria su come dovrebbe essere il “vero” zombie: lento, veloce, più o meno intelligente, infettato da un virus o contagiato da una radiazione. Decay sfugge a questo tipo di diatribe lasciando le questioni “scientifiche” volutamente piuttosto vaghe. La realizzazione tecnica è più che buona e l’omaggio ai B-Movie anni Settanta e Ottanta è sentito e godibile!”
La locandina del film (Credits: Decay by H2ZZ Productions)

lunedì 24 dicembre 2012

TWD:LA QUARTA STAGIONE!

Mi pareva strano che terminasse cosi'...E' in progetto la quarta stagione di The Walking Dead, la fortunata serie della AMC, che ha convinto tutto il mondo che gli zombie sono tra le cinque cose migliori nel mondo, è stata confermata per una quarta stagione. Che dite? Era scontato? Sì, sono d’accordo con voi. Ma la vera notizia è un’altra e non è altrettanto bella: Glen Mazzara, show runner dello show per la seconda e terza season, ha scelto di abbandonare. Questa la sua dichiarazione dopo l’annuncio della separazione: “Fare da showrunner per The WalkingDead è stata un’esperienza fantastica, ma dopo la fine della terza stagione è tempo di cambiare. Ho raccontato la storia che volevo raccontare e ho stretto un rapporto con il nostro pubblico che non mi sarei mai immaginato. meglio di così non poteva andare. Grazie a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questo viaggio“.La cosa potrebbe apparire come normale, ma a ben guardare sembra esserci qualcosa sotto: perché la AMC e nello specifico questa serie non riesce a tenersi uno showrunner che sia uno? Dopo l’abbandono di Frank Darabont, s’era corsi ai ripari con Mazzara che è riuscito entrare a metà strada nella seconda e ad alzare gli ascolti, nonostante una riduzione del budget, nella terza. E adesso? Staremo a vedere chi verrà preso e, soprattutto, chi riuscirà a mantenere il livello qualitativo dello show così alto.

DAY Z O THE WAR Z?

Visto che oggi la vigilia,almeno per chi ha ancora qulcuno affianco a se vi annuncio ancora giochi survival..."L'intera situazione mi ha reso depresso", scrive Hall su Reddit. "Da un punto di vista personale, l'intera storia dello sviluppo parallelo di The War Z mi ha indotto a ragionare sul mio ruolo all'interno dell'industria dei videogiochi. Ho riflettuto a lungo e in alcuni momenti ho pensato che forse sarebbe conveniente ridurre le perdite e rinunciare al progetto".
Dean Hall, lead designer di DayZ, ha parlato a proposito del successo di The War Z, gioco appena rilasciato che condivide diverse caratteristiche con la mod di Arma 2, anch'essa destinata a diventare un titolo standalone.Per chi non lo sapesse, DayZ è una mod per lo sparatutto militare Arma 2. Trasforma il gioco di Bohemia Interactive in un open world game in cui i giocatori devono attrezzarsi per fronteggiare l'invasione degli zombi. Caratteristiche che condivide con The War Z, al punto che molti ritengono che Hammerpoint, sviluppatore di quest'ultimo titolo, abbia guardato al successo ottenuto da Hall con la sua mod e a quel punto abbia deciso di creare un gioco con caratteristiche simili. Ma, per rispondere a queste insinuazioni, Hammerpoint ribadisce di aver iniziato lo sviluppo di The War Z molto prima del rilascio di DayZ.
Tutta la situazione ha conferito a The War Z un già importante livello di popolarità prima del rilascio, avvenuto su Steam in questa settimana. Ma la pubblicazione della versione definitiva del gioco ha fatto implodere definitivamente la cosa, al punto che The War Z ha rapidamente conquistato la posizione di gioco più scaricato su Steam.
Ma il giorno dopo il rilascio, i giocatori hanno reso pubbliche diverse esternazioni riguardo alla mancaza in The War Z di feature che lo stesso sviluppatore aveva promesso sulla pagina Steam del gioco. Questo ha indotto Valve a rimuovere addirittura The War Z dal suo store. Hammerpoint, insomma, in poche ore è riuscita a rovinare quanto di buono aveva fatto sul piano del marketing, svilendo le aspettative sul titolo, poi rimesso online su Steam.
Le difficoltà di Hammerpoint hanno indotto Hall a pubblicare su Twitter il seguente status: "L'uomo che ha integrità morale, anche se lento, alla fine supera quello più veloce".
Ma lo status di Hall ha gettato ulteriore benzina sul fuoco, il che lo ha portato a smorzare i toni: "Sono stato martellato da una quantità considerevole di richiesto sullo stato di sviluppo di DayZ e sulla mia reazione al lancio di The War Z. Ma mi limito a dire che in questo momento sono a casa nel tentativo di completare il prima possibile DayZ, come sta facendo anche il resto del team di sviluppo".
Dean Hall ha servito per l'esercito della Nuova Zelanda, dal quale è stato recentemente congedato. Da quel momento, secondo gli esami medici, la sua pressione è sempre stata molto alta.DayZ

E GUERRA SIA

In occasione delle feste Natalizie,i più ricchi hanno potuto accapararsi i due nuovi giochi survival ma hanno avuto una brutta sorpresa...L'uscita di The War Z su Steam ha sorpreso molti, ma non in senso positivo. Ma non usiamo eufemismi: tantissimi acquirenti sono letteralmente inferociti e sono sul piede di guerra contro gli sviluppatori e il negozione virtuale di Valve.
I motivi? Il principale è che il gioco è uscito, ma non è uscito, nel senso che la versione acquistabile non è la definitiva, ma una versione alpha o beta (non è chiaro nemmeno questo), chiamata Foundation Release chissà per quale motivo (dissimulazione?).
Da questo deriva il secondo motivo di rabbia: la descrizione di Steam non fa assolutamente menzione dello stato del gioco. Anzi, leggendola vengono pubblicizzate delle feature che attualmente non sono ancora state implementate.
Ad esempio il gioco c'è una sola mappa molto più piccola di quanto promesso, non ci sono server privati, le skill non appaiono in nessun dove e la grafica è davvero poco rifinita.
Altri hanno puntato il focus sul fatto che The Waz Z sia un mero reskin di War Inc. fatto in fretta e fuori per cavalcare il successo di Day Z, la mod gratuita per ARMA II che vanta più di 1.000.000 di giocatori.
Insomma, ci troviamo di fronte a una situazione quantomeno incresciosa, soprattutto per la mancanza di comunicazioni in merito allo stato del prodotto, che oltretutto sta vendendo molto bene.
Hammerpoint Interactive si difende affermando che chi si lamenta è una minoranza. Secondo loro il 93% dei giocatori gradisce il gioco, con il 40% che afferma trattarsi di un prodotto perfetto e il 50% che lo considera molto buono, ma ha bisogno di essere rifinito. Solo al 4% dei giocatori The War Z non sarebbe piaciuto, mentre il 3% lo odierebbe.
Insomma, il classico caso di minoranza troppo rumorosa? Non proprio. Certo, fa specie notare come prodotti lanciati sul mercato in stato pietoso siano stati accettati da Steam senza batter ciglio (mentre molti indie di valore devono passare per le forche caudine di Greenlight) e riescano comunque a piazzare un gran numero di copie.
Sembra il ripetersi di quanto accaduto con Orion: Dino Beatdown, lanciato pur essendo evidentemente incompleto. Era un FPS e c'erano i dinosauri e molti lo comprarono lo stesso. Stessa storia con The War Z, ma con gli zombi al posto dei bestioni preistorici. Pare evidente che la definizione comune di videogiocatore hardcore non sia più molto realistica.Gli utenti inferociti contro The War Z e Steam

AIUTO! AIUTO!

Nell'attesa che ricominci, in Febbraio, la terza stagione di The Walking Dead,.... ci si può trovare in astinenza da zombie......Ci ha pensato per questo Blaze Bayley, l'ex-cantante degli Iron Maiden, a far salire l'adrenalina in un mondo invaso dai morti viventi. Ha trascorso il weekend allo Zombie Bootcamp, un centro di addestramento anti-zombie in Inghilterra. Come spiega il creatore del bootcamp, basta un weekend di addestramento si potrà diventare membro di una squadra d'assalto anti-zombie, con efficaci simulazioni sul campo. Dalle prime ore dell'infezione, fino alla guerra totale, i protagonisti combatteranno orde di zombie nella maniera più adatta.
A quanto pare per Blaze, questo significa urlare fortissimo (e motivatissimo) guardando la telecamera, e far fuori gli zombie mentre il video non sta riprendendo. Molto comodo, Blaze...bayley_zombie.jpg

LA NOUVA HIT DEI MORTI

Siamo alla vigilia,ma è come se non si sentisse...Forse farò iregali a loro,che mi hanno sempre tenuto compagnia...Chiunque abbia assistito a più di qualche puntata della serie tv americana The Walking Dead avrà notato come l’istinto di sopravvivenza dei suoi molti protagonisti, persino quelli più competenti e abili nell’uso delle armi, sia talvolta ben poco o per nulla sviluppato. Una massa di cadaveri affamati si avvicina nel vicolo? Sarà meglio uscire a controllare. Di vedetta sopra il camper con l’orda che ci da la caccia? Scusate, mi ero un attimo addormentato… Seguendo un copione che ricorda quasi quello di un reality show, gli autori del programma si sono divertiti ad eliminare un personaggio dopo l’altro nelle situazioni più variegate e facilmente evitabili, riuscendo persino a creare una nuova antonomasia memetica della sbadatezza nel turbato e distratto giovane Carl Grimes. Ma forse ancora più stoici nell’accettazione del loro destino sono gli zombie stessi (pardon, i walkers) condannati in un episodio dopo l’altro a truculenti smembramenti, mazzate e decapitazioni in grande quantità. Ma da oggi, grazie ai ragazzi di Teddiefilms e agli specialisti dell’horror della Rocky Point Haunted House, anche loro hanno una voce: è quella della cantante folk Laura Curtis, impegnata in una simpatica cover del video virale Dumb Ways to Die. In questo annuncio di pubblica utilità, diretto per una volta ai poveri morti viventi, l’arma dell’umorismo viene usata per spiegare a tutti loro come salvarsi da una prematura quanto spiacevole fine. LINK AL VIDEO ORIGINALE  

domenica 16 dicembre 2012

IL RIASSUNTO GRAFICO DI TWD


Dobbiamo cercare di ingannare l’attesa che ci separa da ora al 10 febbraio, data in cui The Walking Dead tornerà con la seconda metà della terza stagione (altri 8 episodi).
Potete vedere le prime clip del nono episodio a questo link, mentre se volete fare qualcosa di più costruttivo e divertente esaminate nel dettaglio quest’infografica che Andrew Barr e Richard Johnson hanno pubblicato sul National Post.
Raccoglie tutti e 349 gli zombie uccisi durante i 27 episodi fino ad oggi trasmessi. La legenda: Rosso = 1° stagione, Verde = 2° stagione, Blu = 3° stagione. I Gialli sono i personaggi della serie diventati zombie.
Per ogni zombie è segnalato il suo killer e l’arma utilizzata:
 
Ecco inoltre quali sono le armi più utilizzate!
Ed infine la top-ten dei killer: con 86 zombie ammazzati Rick regna indiscusso!

UNA COPPIA INNAMORATA

Ora parlero un po' di dvd....I gemelli Carol e Patrick Darlin vivono in una ricca e tranquilla cittadina dove tutto sembra essere sotto controllo. Dopo la loro laura però, la loro vita viene sconvolta dalla misteriosa scomparsa di un’amica, la bella Wendy, di cui erano innamorati. Ma questo è ancora niente, perché durante un giro in auto i due si imbatteranno nel corpo dell’amica, scoprendo che è diventato uno zombie.
Produttore: Rai Cinema – 01 Distribution
Genere: Horror, Commedia Horror
Regia: Deagol Brothers
Attori: Eric Lehning, Cody DeVos, Leah High, Brett Miller
Zombie Lover

DAL GIAPPONE CON IL MORBO

Anche i Manga hanno i loro morti viventi...Nel Manga of The Dead ci sono vari racconti...Sabato 22 Dicembre sarà disponibile, al costo di 1490 Yen (15 € circa), il tankobon che raccoglie i contributi precedentemente ospitati sull’omonimo sito interamente dedicato agli zombie.
La copertina è realizzata da Sho-u Tajima, celebre disegnatore di MPD Pyscho (Planet Manga), mentre Rei Hiroe (Black Lagoon, Planet Manga), Hiroaki Samura (L’Immortale, Planet Manga) e Jiro Matsumoto (Freesia, Goen) offriranno delle illustrazioni.
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Per quanto riguarda i racconti, ne troviamo otto:
And I Love Her di Katsuya Terada (Blood The Last Vampire): seguiamo la vita quotidiana di una famiglia che ha qualcosa di speciale, una nonna trasformata in zombie!
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Dead and Fail to Die di Hitoshi Kino: racconta di una sezione speciale della polizia di una città afflitta da un focolaio di una malattia mortale; all’interno di questa sezione sembra esserci “un depuratore” che porta l’uniforme…
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Yuki Yokai Ningen Organogel di Atsushi Fukao: ambientata nel 2073 in un mondo in cui sono ancora presenti terrorismo, armi biologici e geni infettati, una ragazza in buona salute si mette alla ricerca del padre da cui è stata separata…
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Fight of the Living Dead di Tomohiro Koizumi: nel corso di un incontro di arti marziali uno dei combattenti si sente male e vomita; portato all’ospedale, confida all’amico di essere stato morso da una studentessa…
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Shitai to Kurasu na Kodomotachi di Sachiko Uguisu: in un Giappone dove gli zombie sono in agguato nelle strade, i piccoli Mika e Makoto non sono ancora diventati zombie a differenza dei loro genitori che di giorno in giorno diventano sempre più affamati…
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Zombie di Toranosuke Shimada: nel corso di una riunione di ex compagni di scuola una persona riferisce che un loro vecchio compagno è morto, e che durante la veglia funebre il suo cadavere è scomparso…
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Shonen Zombie di Shinichi Hiromoto (Bushido, Flashbook Edizioni): in un Giappone reduce da un’epidemia che 5 anni prima lo ha devastato un ragazzo ottiene il lavoro di “lavare i cadaveri”. Arrivato sul posto di lavoro il ragazzo si renderà conto che l’impiego non è proprio quello che si immaginava…
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Shiryo no Mori di Masaya Hokazono: Koha Shimada è un ragazzo che ha il potere di vedere i fantasmi e che segue le lezioni universitarie del professor Akutsu, specializzato in cerimonie funebri dei popoli antichi. Un giorno il professore decide di sperimentare in prima persona quelle cerimonie…
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SOTTO I TUNNEL COS SI CELA?

Peno proprio che stamane sia la mattinata dei film...navigando sul quello che rimane nel web ho visto
su YouTube la versione completa del film "Decay", girato nei tunnel del Large Hadron Collider e negli altri territori dell'Organizzazione Europea per la ricerca nucleare (CERN).
Il film racconta del gruppo di studenti che chiusi nei tunnel capiscono che gli specialisti, che mantengono il Collider si sono trasformati in zombi.
La pellicola è stata creata dagli studenti di fisica, hanno lavorato sul film 2 anni, il budget è stato un po' più di 3 mila dollari. Il film è diffuso online liberalmente.
Большой адронный коллайдер туннель тоннель

TYREESE E? ANCORA INCREDULO

Per problemi di invasione nei punti di ripresa...The Walking Dead tornerà a febbraio con la seconda parte della terza stagione. Nell’ultimo episodio, come vi avevamo anticipato tempo fa, ha fatto il suo ingresso nello show un nuovo personaggio: Tyreese. Chad L. Coleman, l’attore che lo interpreta, ha dichiarato a Collider che appena è andato a cercare informazioni in rete su The Walking Dead, ha scoperto che Tyreese era una personaggio molto amato dai fan del comic e per lui, questa, è la prima volta che deve interpretare qualcuno di già esistente quindi cercherà di rendergli onore e di far sì che i fan continuino ad essere cotenti dell’adattamento televisivo.
Durante le riprese, l’attore ha confessato di essere elettrizzato come un pazzo, anche perché gli zombi sono così reali che non c’è bisogno di recitare grazie all’ottimo lavoro svolto da tutto lo staff. Per Coleman, però, tutto questo è strano, e ancora più strano è il fatto che tutti si comportano come se fosse una cosa normale sia durante le riprese che nelle pause. Ancora trova piuttosto buffo vedere uno truccato da zombie che prende un condimento per l’insalata…
Chad Coleman in The Walking Dead 3

IL LIBRO DELLA VITA

....non ne avete abbastanza di film a tema zombi...cari sopravvissuti?bene c'e' una novità per il nuovo film di Jorge R. Gutierrez, intitolato “Day of the Dead”. Il produttore Guillermo del Toro e la Reel Fx hanno deciso per il cambio di nome della pellicola che si chiamerà “Book of Life”. Del Toro crede moltissimo a questa pellicola che sarà completamente ambientata in Messico. Il titolo precedente era perfetto per spiegare lo scenario di morte che farà da sfondo al film. In una terra infestata dai morti viventi, zombie e quanto altro, al limite dell’Apocalisse, nascerà una profonda storia d’amore tra un ragazzo ed una ragazza. Altra novità importante è la presenza della Fox Production che ha deciso di contribuire alla riuscita del lungometraggio.
 Day of the Dead cambierà nome

UN'ENNESIMA INVASIONE CINEMATOGRAFICA

Come se nulla fosse in questa città deserta...continuano a giungere dal web altre brutte notizie....non più vampiri ma arrivano altri gli zombie. Saranno i tempi tristi ma al cinema per tutto il nuovo anno si assisterà ad un grande revival di zombie, sopravvissuti, apocalittici vari, tutti evidentemente scampati alla distruzione del mondo prevista dai Maya tra pochi giorni. Intanto è online il trailer italiano di World War Z, l'action movie apocalittico, dove il protagonista Gary Lane (Brad Pitt), dipendente delle Nazioni Unite, affronterà un attacco planetario degli zombie. In Italia uscirà a fine giugno. Uscirà il 17 gennaio in 200 sale, il film Rec 3 - La Genesi, terzo capitolo della fortunata saga ideata da Paco Plaza e Jaume Balaguero, grazie alla neonata società di produzione e distribuzione Notorious Pictures. Il film ha ottenuto un ottimo risultato al box office con incassi superiori a 3 milioni di euro in Spagna e 3 milioni in Francia. Questa volta l'infezione ha lasciato l'edificio e invade la città, che ritorna alle origini e collega le trame dei primi due film svelando retroscena inquietanti. Gli zombie arrivano ad un ricevimento di nozze, ma la sposa non permetterà a nessuno di rovinarle il giorno più bello della sua vita. Warm Bodies, adattamento di una storia di Isaac Marion e Bruna Papanadrea, è incentrato su uno zombie esistenzialista e tormentato che inizia un'amicizia improbabile con la fidanzata di una delle sue vittime. Evil dead, remake di uno dei cult movie più amati degli anni '80. Protagonista della nuova Casa è Mia (Jane Levy), una giovane ragazza che sta lottando contro l'alcolismo, e che si ritira in una casetta in mezzo ai boschi assieme al fratello e ad un gruppo di amici. Qui, ovviamente, li attende il Libro dei Morti, con tutte le sue conseguenze Uscita prevista per il 12 aprile 2013. A maggio è prevista invece l'uscita di Juan de los muertos. Un gruppo di buoni a nulla diventa una banda di eroi quando l'Avana viene invasa dagli Zombie. Riusciranno Juan e i suoi a sconfiggere quelli che la propaganda di regime chiama «dissidenti pagati dal Governo degli Stati Uniti»? Una commedia feroce sulla sopravvivenza con un tocco di satira politica. Per luglio arriva R.I.P.D., ovvero Rest in Peace Department, basato sull'omonimo fumetto di Peter Lenkov. Ci sono poi in pre-produzione il film The Gatekeeper una zombie comedy, e il remake del celebre Ho camminato con uno zombie, tratto da un racconto di Inez Wallace.Una scena di «Rec 3 La Genesi», nelle sale dal 17 gennaio

PLURIPREMIATO TWD GAME

Nonostante oggi sia...credo dai miei calcoli...il 16 dicembre...pare una semplice...bella giornata di pimavera....e da poco si sono appena svolti i Video Games Awards 2012, i premi che l’industria videoludica assegna ogni anno ai migliori titoli dell’anno. In questa edizione ha trionfato, non senza polemiche, The Walking Dead – The Game, il gioco ispirato alla serie tv e ai fumetti di Kirkmann ambientati in un mondo post apocalittico, che deve affrontare una terribile epidemia zombie, in cui i cattivi non sono solo i morti viventi, ma gli stessi uomini.
Il gioco, rilasciato in capitoli che si possono ottenere tramite il download, è disponibile per PlayStation 3, Xbox 360 e PC.http://www.youtube.com/watch?v=iLX79XLi408&feature=player_embedded

domenica 9 dicembre 2012

L'ASCENSORE DEL RITORNO ALLA VITA

Nonostante l'apocalissee dopo il grande successo sul web della candid camera in cui ignare persone venivano sorprese dall'apparizione di un fantasma in ascensore, i brasiliani ci riprovano con uno scherzo simile.
La location è sempre un ascensore, ma stavolta l'elemento terrificante è costituito da una bara posizionata da dei facchini.Durante il tragitto il cadavere si risveglia. Prima cade a metà dal sarcofago, poi, quando la vittima è già abbastanza terrorizzata, le si avvicina in pieno stile zombie.Uno zombie in ascensore: il video dello scherzo sul web (VIDEO)

IL RITORNO DI GORE

Pare che abbia smesso di nevicare..mah...tornando a noi abbiamo parlato più volte,ma oggi è finalmente disponibile per il download Minigore 2: Zombies, il nuovo capitolo di questo survival game che ha rapito proprio tutti nella sua precedente versione.

John Gore torna più agguerrito che mai per combattere i mostri e restare in vita il più a lungo possibile. Una sfida ancora più ardua questa volta perchè si ritroverà all’interno di uno scenario molto più grande, ricco e curato anche dal punto di vista grafico. Inoltre, la fronteggerà una varietà di mostri assai elevate, con oltre 60 diverse tipologie di nemici, 7 Boss e 300 fantastiche sfide!
Potremo giocare anche con altri personaggi, ognuno caratterizzato da abilità o armi differenti. Lo stesso protagonista avrà l’abilità di cambiare l’arma per difendersi al meglio in ogni situazione.

La grafica è particolarmente curata e sono stati aggiunti degli effetti, dei dettagli e l’esclusiva Cinematic Lighting sui dispositivi dall’hardware più avanzato come iPhone 5 ed iPad 4. La nuova versione ci farà ritrovare accerchiati da un massimo di 150 zombie contemporaneamente! Siete pronti per raccogliere la sfida e tenere in vita John Gore?

ANCORA NON MORTA

Qus vicino alla mia postazione per la precisione ad Ancona...in una rassegna.... Il premio Corto Dorico e' stato assegnato al regista Pier Paolo Paganelli per 'Vai col liscio', uno zombie-movie ambientato in una balera romagnola e interpretato da Valerio Mastandrea, Andrea Mingardi, Raoul Casadei. Il film e' stato scelto dalla giuria di qualita' del festival del cortometraggio di Ancona presieduta da Daniele Cipri'. Premio Amnesty International Italia per i Diritti umani al regista barese Pierluigi Ferrandini per 'Lutto di civilta', sugli anni che prepararono il fascismo.

L'INVASIONE MADE IN NORVEGIA

Zombi norvegesi per una pubblicità...da paura!
E' proprio vera che la pubblicità, quando è fatta bene, può essere molto divertente. E questo Spot norvegese per la catena di negozi sportivi XXL ne è l'ennesima dimostrazione.

Il divertentissimo Spot, realizzato da Storm Studios, mostra gli abitanti di un quartiere che, per difendersi da un'orda di zombi, usano esclusivamente...articoli sportivi! Enjoy!

VIVERE NON DA VIVO


È stata diffusa la seconda puntata di Di come diventai fantasma e zombi, la nuova webserie de La Buoncostume (che poi sarebbero Carlo Bassetti, Simone Laudiero, Fabrizio Luisi e Pier Mauro Tamburini), che conoscete già se avete visto Kubrick – Una storia porno e La deriva del Panda. Il protagonista della serie è Tommaso, che si suicida per ragioni misteriose e scopre che il suo spirito ritorna come fantasma, mentre il suo corpo prende vita come zombi. Comincia così una difficile convivenza fra i due, che sono diversi in tutto, se non fosse che sono la stessa persona. Qui la prima puntata.

UN NUOVO GIOCO DELLO ZOMBIE

Se domani dovesse continuare ...saro' spacciato per sempre...i sopravissuti vogliono fare una specie di rivlta...Ma quanto fa gola un gioco sull’Apocalisse Zombie? Tanto. A dirla tutta molti si sono buttati in questa “Zombie Bandwagon” ma il punto è che al giorno d’oggi creare qualcosa che è al 100% originale è assai difficile. Questa è la storia di Blackout, un Gamebook disponibile per Android e Windows Phone (e Windows 8!)nel quale dovrete scegliere il percorso narrativo del vostro protagonista scelto.Esattamente: questo è un tipico gioco con una storia da “scegli il tuo destino” tutta da leggere sperando d’aver fatto la cosa giusta. Sono disponibili più finali per finire il gioco, il tutto raccontato attraverso la mano (e la tastiera) d’una singola persona che ha creato l’intero racconto tutto per voi. Il team di Blackout è parecchio ristretto, ma è sorprendentemente tutto italiano. E’ raro vedere un gioco così creativamente impegnato ed allo stesso tempo ideato da degli italiani.Ad ogni modo questo Gamebook ha partorito anche un seguito, un completo continuo della sua storia che sta crescendo sempre di più e che probabilmente arriverà a diventare una serie o comunque un punto di partenza per altri Gamebook del genere. Blackout è il puro esempio di come tornando alle origini di ciò che ci divertiva un tempo può ancora avere una sua carica se applicato allo schermino d’un dispositivo elettronico che c’è costato fior fiori d’euro. In fondo, Angry Birds è a malapena un gioco e non si fa nulla, in questo leggerete righe e righe di testo.
Importante è la tensione che da questo titolo, e certo possiamo ricordare altri titoli che hanno ripreso il termine Gamebook già un paio d’anni fa. Questi però sono sempre di programmazione americana ed alcuni sono rimasti ancora su base cartacea. Dunque, è questo il futuro dello sviluppo Software italiano? Chi può mai dirlo. Nel frattempo Blackout è decisamente consigliato per gli avventurosi che vogliono vivere un “Alba dei morti viventi” sfogliando un libro digitale e sentendosene pieni protagonisti della vicenda.
Il ritorno dei Gamebook: Blackout

IL CALENDARIO UFFICIALE DI TWD

Sarei dovuto andare ad un punto d'incontro con i sopravissuti della mia zona...ma la sfortuna con tinua a perseguitarmi...Ieri si è messo a nevicare.....Pessimisti e superstiziosi attendono per il 21 dicembre 2012 la fine del mondo che sarebbe stata preannunciata dal calendario Maya. Gli appassionati della zombie-saga più famosa del pianeta sanno benissimo che l’apocalisse è già arrivata, si può leggere, è seriale e ne conoscono l’autore: si chiama Robert Kirkman. Per loro saldaPress e Skybound hanno mandato in stampa il calendario ufficiale 2013 di The Walking Dead, la creatura di Kirkman, nella ferma convinzione che non ci sarà nessuna fine del mondo e che avremo ancora bisogno di contare i giorni.

13 suggestive immagini a colori create da Charlie Adlard e Cliff Rathburn con personaggi e situazioni tratte dal mondo della serie a fumetti vi accompagneranno per tutti i 365 giorni del nuovo anno. Ogni mese saranno segnalate una serie di date: ad esempio il compleanno di George Romero, la prima messa in onda di The Walking Dead, le date di uscita della serie a fumetti in edicola, la prima proiezione de La notte dei morti viventi e molte altre ricorrenze legate alla zombie culture.
Il prezzo del calendario è di 14.99 euro ed è possibile sin da ora ordinarlo nelle fumetterie. Ma fate attenzione: per la natura specifica dell’oggetto editoriale, la tiratura sarà limitata al primo ordine, che sarà naturalmente disponibile entro la fine del 2012. Alla faccia dei Maya.1x1.trans

domenica 2 dicembre 2012

LORO SEMPRE PRESENTI IN RETE


Sempre di giochi adesso vi parlo dell'uscita di Dead Trigger .E' stato un gioco molto discusso, non tanto per le sue meccaniche, ma per la scelta degli sviluppatori di trasformarlo da titolo a pagamento al più comune free to Play.
Per capire se il gioco avesse subito in maniera negativa la nuova meccanica, abbiamo giocato a fondo il titolo Madfinger e vi anticipiamo subito che ci siamo divertiti.
Il device scelto per fruire di questo FPS in salsa horror è stato il Nexus 7, il quale si sposa benissimo con i controlli grazie ad un display grande abbastanza e ad un peso contenuto.
Inoltre avendo tra le mani un tablet con il Chip Tegra 3 di Nvidia, abbiamo potuto godere appieno della grafica ottimizzata per questo tipo di SoC.
Tornando al gioco, Dead Trigger fa parte del genere degli FPS in stile horror, ma non siamo di certo di fronte ad un survival, dato che le munizioni che avremo a disposizione sono molte e i nemici ci fronteggeranno in gran numero.
Il gameplay è vivace e divertente sin da subito, anche se i primi livelli sono volutamente semplici per consentire anche al giocatore meno esperto di entrare in sintonia con le meccaniche di gioco.
Gran parte degli obbiettivi si tradurranno nel massacro di più non morti possibili, anche se alcune volte ci troveremo costretti a scappare in cerca di una via di fuga, oppure dovremmo proteggere determinati obbiettivi sensibili prima che questi vengano colpiti dall’ondata di Zombie.Tecnicamente il gioco è molto bello, con ambientazioni più varie e curate di Shadowgun. A volte le animazioni risultano leggermente robotiche, ma un dettaglio di poco conto rispetto a tutto quello che ci viene proposto davanti agli occhi.
Come detto all’inizio, il titolo ora è scaricabile gratuitamente, mentre alcuni oggetti in app, come armi e potenziamenti, necessitano l’acquisto con particolari lingotti d’oro.
Questi lingotti, acquistabili direttamente con denaro reale, possono essere accumulati anche con altri apprezzabili metodi, come per esempio il dover scaricare e far partire un’applicazione specifica dal Google Play store o iscriversi ad un particolare sito, senza andare così a spendere neanche un euro, facendo comunque attenzione a cosa ci si sta iscrivendo.
Siamo riusciti in questo modo a portarci a casa anche numerose armi sbloccabili solo con i lingotti, naturalmente però abbiamo dovuto sprecare un po’ di tempo in queste procedure, che faranno la felicità di molti giocatori.Dead Trigger: zombie e violenza, formula vincente

UNICO CONTRATTO DEVI UCCIDERLI

L'invasione non è solo nel mondo di questi mostrui ma anche nei mobile..La Glu Mobile,infatti, sta per pubblicare il seguito per il celebre titolo della serie Contract Killer dedicato agli Zombies, il gioco si chiamerà Contract Killer Zombies 2: Origins. Per chi non lo conoscesee parliamo di un Action shooter in terza persona. Non ci sono attualmente molti dettagli su miglioramenti e modifiche al gamestyle ma pare siano stati apportati sostanziali cambiamenti al tipo di visuale in gioco che appare meno statica. Vi proponiamo di seguito il teaser trailer di presentazione.
  • Movimento libero  in terza persona!
  • Grafica 3D di alta qualità!
  • Tonnellate di missioni da completare! Salvare i civili, trovare approvvigionamenti e vie di fuga per aprire nuove posizioni.
  • Uccidere gli zombie con una grande varietà di armi mortali, granate e armi da mischia!
  • Fucili, mitragliatrici, fucili di precisione, granate, kit medici e altro !
Maggior libertà di movimento, armi di ogni genere e sniping all’ennesima potenza rendono interessante l’attesa di Origins che potrebbe rivelarsi un titolo interessante. Il gioco inizialmente distribuito per iOS sta per approdare su Android, secondo i rumors gia durante la settimana in corso. Non ci sarà molto da attendere e come sempre vi avviseremo appena il titolo sarà reso disponibile.

12 MESI...MOSTRUOSI


Mi gusta sempre di più il pensiero zombi...Ragazze bellissime in bikini su spiagge bianchissime. Sembra uno dei tanti calendari sexy in circolazione, se non fosse per un particolare: le modelle sono degli zombie. Per la pausa di metà stagione, la produzione di "The Walking Dead" ha salutato i suoi fan con una calendario shock. L'idea - nata in collaborazione con un'agenzia sudafricana - ha centrato in pieno l'obiettivo, confezionando scatti di grande impatto visivo.
La terza stagione di "The Walking Dead" si prepara per la pausa natalizia, ma i fan non resteranno a bocca asciutta. La produzione ha infatti preparato un calendario shock per accompagnare gli appassionati per tutto il 2013. Protagoniste degli scatti bollenti bellissimemodelle-zombie, coperte dalla testa ai piedi di cicatrici, sangue e ferite.

Un progetto nato in collaborazione con Fox Africa, rete su cui va in onda lo show, che promette di lasciare i fan di "The Walking Dead" senza fiato. Intanto lo show (dopo la puntata di midseason in onda negli States il 2 dicembre) andrà in vacanza fino a febbraio, lasciando in sospeso non pochi interrogativi.

A commentare gli ultimi sviluppi Steven Yeun (Glenn), che nella finzione è stato catturato con l'amata Maggie (Lauren Cohan): "Glenn e Maggie hanno commesso un errore, hanno abbassato la guardia. Ma si sono comportati egregiamente, anche sotto tortura. E' stupefacente in quanti modi i nostri personaggi si stiano evolvendo, ci sono sempre nuovi modi di ammazzare zombie e questo è fantastico".

BUON MORSO NATALIZIO


Anche gli zombie (ormai quasi più richiesti dei vampiri presso il pubblico giovanile) arrivano al Torino Film Festival 2012.
Il film è Christmas with the dead, tratto da una novella di Joe R.Lansdale, grande scrittore di noir ma anche di patchwork fantascientifici e orrorifici con uno stile personalissimo che riesce a fondere humour nero, cultura popolare e temi più densi.
Il buon Lankford si professa suo fan e l’obbiettivo era quello di trasfondere l’operazione nel linguaggio cinematografico omaggiando allo stesso tempo il genere zombie-horror precedente. Purtroppo le capacità di scrittura di JRL sono decisamente superiori che non quelle registiche di TLL e il prodotto che ne esce è un mediocre déja vu (la vigilia di Natale, una tempesta magnetica uccide quasi tutta la popolazione trasformandola in un esercito di morti viventi pronti a mangiarsi i pochi sopravvissuti) che non riesce a prendere quota neppure quando tenta di alzare il livello con il rapporto tra il protagonista Calvin e la moglie zombizzata (non si rassegna alla sua perdita e la tiene letteralmente al guinzaglio in balcone; “devi imparare a dire addio” gli dirà il più saggio compare con cui farà squadra) o quando affronta il fanatismo religioso con una setta che vede un intervento divino nella faccenda e reputa gli zombie eletti dal Signore e quindi da non sopprimere ma anzi da sfamare con i viventi (tranne lui e i suoi accoliti naturalmente…).
Ai giovani critici e studenti di cinema presenti in sala basta qualche idea carina (Lankford inventa gli zombie “ballerini”, nuova categoria dopo quelli veloci, quelli parlanti e quelli intelligenti…) per divertirsi e trovano geniali (sottolineando i passaggi con urla di piacere…) alcune trovate che, se impiegassero un po’ più di tempo a recuperare la storia del cinema tout court invece di concentrarsi solo su alcuni generi cinematografici, sono già viste e straviste…
A noi sembra invece che dopo il ciclo romeriano, le innumerevoli versioni di quello, le commedie demenziali e meno e le serie televisive la misura sia in qualche modo colma e che difficilmente potrà uscire qualcosa di nuovo dal filone. Certamente non sarà Christmas… a passare alla storia…
Poco il product placement da segnalare se si eccettua il pick up CHEVROLET del protagonista, l’emittente radio per cui lavora, la KICKS 105, e la KFOX TV.TFF 30

PESCHIAMOLI


In questa fantastica pubblicità creata per il marchio di attrezzatura sportiva norvegese XXL l’apocalisse zombie inizia dalla Florida e gli abitanti della capitale si ritrovano inseguiti da famelici morti viventi. Ma come tutti sanno l’orrida creatura originaria del vodou haitiano, ormai trasformata in anti-eroe popolare da molteplici film e serie televisive, ha un fondamentale punto debole: l’andatura torpida e scomposta dovuta a muscoli aggravati e rigor mortis. Ben diversi invece i giovani sportivi della patria dei celebri Miami Dolphins: ecco allora racchette, mazze da golf, frisbee e canne da pesca diventare armi improvvisate di un’improbabile battaglia. Proprio quando tuttavia il confronto principale sta per iniziare all’interno di uno stadio, con tanto di arbitro e majorettes, interviene la dissolvenza in nero per un finale ad effetto.
Il video è stato prodotto dagli Storm Studios, la più grande azienda per la realizzazione di effetti speciali in Norvegia. I registi sono Henrik Sander e Mathis Fürst; ecco la pagina ufficiale.Continua su feeds.feedburner.com (Foto, Video e Link)

GRATUITO SOPRAVIVVERE


In attesa del grande freddo,mi godo questa splendida giornata...iniziamo cosi' dal capolavoro di “The Walking Dead” al remake di “L’alba dei morti viventi”, dalla saga di Resident Evil ai libri di Max Brooks… tutti i media erano occupati dagli zombie. Anche noi, amanti dei ritornanti, ci siamo chiesti come poter omaggiare il loro… ritorno al top dopo anni di silenzio.L’unica idea davvero rivoluzionaria che ci è venuta in mente è stata cercare di ricrearli dal vivo. Ovviamente.Purtroppo tutti i tentativi di distillare della Triossina 204 in cantina fallirono miseramente. E in giro trovi il Virus della mucca pazza, della SARS e siamo sicuri che da qualche parte del mondo c’è ancora qualcuno con la Peste, ma del Virus T non c’è nessuna traccia. Buttando i manuali di biogenetica dell’Umbrella inc. e presi dallo sconforto dell’impossibilità di creare una pandemia con la quale invadere il pianeta, ci siamo accorti che i nostri scaffali erano stracolmi di qualcos’altro: fumetti. “The Walking Dead” e “Marvel zombies”, certo, ma anche “Writing for comics” di Moore, “Contratto con Dio” di Eisner, collezioni complete di Naoki Urasawa, il nostrano Dylan Dog, il ferino Wolverine, Lanterna Verde, il mitico Punisher, “Adventure Comics” e ovviamente Hellboy.“Oh cacchio.” Un’epifania. “Ci piacciono gli zombie. E ci piacciono i fumetti.”Due ragazzi e due passioni in comune, poteva essere l’incipit per una sit com oppure l’inizio di una buona avventura. O i primi due minuti di un video di youporn, effettivamente. Così dopo anni di appunti, disegni, sceneggiature e prove… siamo orgogliosi di presentare il frutto della nostra passione: Undead Trinity.Un web comic totalmente gratuito diviso in tre capitoli, la cui pubblicazione del primo (Pater) è già iniziata. Dopo una partenza tranquilla vi porteremo per mano in un inferno di sangue, morte, scelte discutibili ed eticamente sconsigliabili… perciò se siete condizionabili, evitate la lettura!Feed the Zombies! un nuovo webcomic horror gratuito >> LoSpazioBiancoFeed the Zombies! un nuovo webcomic horror gratuito >> LoSpazioBianco