domenica 30 dicembre 2012

ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA

Con il recente dilagare della mania zombie tanto nel mondo videoludico quanto in quello cinematografico che in quello del fumetto,...le produzioni basate sul ritorno di massa dei morti viventi sono diventate molteplici e di qualità altalenante....
Una delle più riuscite incarnazioni del genere è sicuramente quella di The Walking Dead, dilagata su cinema e giornali ed infine riportata in un ottimo gioco di avventura dagli ormai specializzati Telltale Games.
Tocca adesso a Terminal Reality l’impresa di cimentarsi in quello che, in base ai risultati, potrà risultare o un qualsiasi gioco di zombie, o l’ennesimo gioco mal riuscito ispirato ad una serie televisa o,magari, un buon prodotto: se si parla di zombie e di videogiochi, infatti, il difficile non è tanto ottenere un titolo giocabile, quanto farlo emergere dalla massa e competere con il mostro sacro del genere Left for Dead o il comunque ottimo Dead Island.
The Walking Dead: Survival Instinct si differenzierà dal principale e ottimo concorrente di Telltale Studios in due punti: il primo riguarda la fonte di ispirazione, non più il fumetto come in The Game,ma bensì la serie televisiva in onda su Fox, il secondo il genere, in quanto non si tratterà di un’avventura grafica,ma bensì di un più immediato ed aperto a tutti sparatutto in prima persona.
Una cosa che invece i due titoli condivideranno sarà la possibilità di intraprendere scelte diverse durante il prosieguo delle missioni, scelte che ovviamente avranno delle conseguenze che possono essere positive quanto negative, cosa che si traduce sia nel campo delle mappe, aperte a diverse strade percorribili, sia in quello degli enigmi che in quello degli incontri con altri sopravvissuti.
Le conseguenze delle scelte, che si tratti di usare un’autostrada piuttosto che un bosco, di aprire una porta con l’esplosivo o infilandosi dopo aver rotto una finestra, di salvare o meno personaggi non giocanti in difficoltà influiranno direttamente sul prosieguo della missione, e, una volta effettuate, le loro conseguenze non potranno essere mutate, se non ovviamente riavviando una nuova partita e facendone di diverse.
Uno dei primi meriti di Survival Instinct, almeno per i fan della serie televisiva, sarà poter interpretare uno dei propri beniamini riprodotto con le sembianze dell’attore che lo ha interpretato: stiamo parlando di Daryl Dixon (cui l’attore Norman Reedus darà la voce anche nella versione digitale) e gli eventi partiranno dai primi momenti dell’epidemia, con Rick Grimes ancora in coma. Il primo obiettivo di Daryl, accompagnato al fratello Merle (Michael Rooker), sarà quello di esplorare la Georgia alla ricerca di sopravvissuti e generi di necessità, evitando zombie ed abomini vari.
Chi cerca uno sparatutto alla Call of Duty,o, visto il genere, alla Left For Dead, si dovrà ricredere: non solo lo scontro fisico sarà un’opzione pericolosa ed azzardata, ma addirittura vengono presi in considerazione elementi di particolare realismo come la stanchezza, il sudore, in grado di attirare gli zombie, la scarsa reperibilità di munizioni, la necessità di spiare da dietro le porte e gli anfratti prima di lanciarsi in corse suicide in mezzo alla strada o in centri commerciali più o meno abbandonati, in un’idea di oppressione, di minaccia continua di, come dice il titolo, pura sopravvivenza.
All’esperienza meramente personale e agli scontri diretti si deve alternare poi l’interazione con i propri compagni di avventura, sopravvissuti, civili e militari, che possono essere salvati come no, e che possono come non unirsi ai due protagonisti per formare un gruppo compatto. In queste occasioni verranno alla ribalta un paio di aspetti inusuali, quasi di carattere ruolistico, di Survival Instinct: si potrà infatti affidare ai membri del party delle missioni secondarie, come trovare carburante o cibo, e si potrà anche fornire loro il materiale e gli equipaggiamenti necessari per riuscire nell’impresa, da kit di pronto soccorso fino ad armi. Chiaro che andare a cercare rifornimenti in un contesto post apocalittico non è proprio come andare a prendere il pane la mattina presto, ed infatti questa fase dovrà essere studiata con attenzione, pena la perdita sul campo non solo del personaggio, ma anche dell’equipaggiamento datogli per la riuscita della missione: si torna al già citato meccanismo di scelte e conseguenze.
E’ interessante come, essendo l’obiettivo principale sopravvivere, non si avranno vere e proprie missioni particolari o mete da raggiungere,e come più ancora della vita del personaggio sarà estremamente importante curare quella del mezzo di trasporto utilizzato per le proprie scampagnate tra morti viventi: finita la benzina, infatti, scatterà il game over, indipendentemente dalla situazione in cui questo accada (cosa poco convincente, perchè mai non si potrebbe avere la possibilità di cercare altro carburante?) quindi occhio all’indicatore della riserva.
Al di là delle promesse più o meno incoraggianti le poche immagini al momento disponibili rivelano come l’aspetto grafico sia piuttosto spartano, almeno paragonato a produzioni più recenti, ed ovviamente non bastano un paio di video per stabilire se la libertà di esplorazione e risoluzione sarà davvero aperta come viene descritto o se vi saranno invece dei check point predefiniti piuttosto che una storia principale cui non poter fare a meno.
La risposta a tutte queste domande arriverà con l’uscita del gioco, prevista per il 2013.
The Walking Dead: Survival Instict Anteprima »

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