domenica 22 luglio 2012

PRESTO GIUNGERA' LA GUERRA DEGLI ZOMBI

The War ZHammerpoint Games e Arktos Entertainment hanno annunciato uno zombie survival MMO ancora in produzione, col nome di The War Z. Questo MMO non è da confondere con Class 4, un altro zombie MMO, in fase di produzione dal 2009 a cura di Undead Labs. Sergey Titov ha rilasciato delle dichiarazione ad IGN: “Abbiamo iniziato a pensare ad un nuovo gioco basato sugli zombie lo scorso anno, e lo abbiamo ambientato in un grande mondo infestato da cadaveri viventi. I giocatori esploreranno e sbloccheranno nuove aree della mappa e i personaggi progrediranno in base alla risoluzione di quest in-game.
In seguito alla popolarità di [Arma 2 mod] DayZ, e dopo aver visto come la community sta reagendo, abbiamo capito due cose: primo - il nostro modo di fare uno zombie MMO è esatto e c'è una base di mercato già pronta ad accogliere un gioco di questo tipo. Secondo - abbiamo abbandonato l'idea di sbloccare zone di mappa in seguito ai progressi del personaggio, piuttosto i giocatori potranno visitare liberamente l'area di gioco e ricevere informazioni e quest trovando note, diari, etc." Ambientato cinque anni dopo l'apocalisse "zombesca", con l'intero ambiente di gioco già progettato intorno, l'MMO catapulterà il giocatore in un mondo denominato "Colorado", che sarà uno dei tanti a disposizione. "Vogliamo che i giocatori vedano i segni della lotta e della distruzione in seguito ai combattimenti tra uomini e zombie e provino ansia e paura quando esplorano l'ambiente di gioco," sostiene Titov. "In più, a parte la presenza di diversi personaggi selezionabili per giocare e altre meccaniche di gioco, un'importante caratteristica sta nel fatto che, essendo un gioco a sé stante, sarà maggiormente accessibile in termini di acquisto, download, installazione, log in nei server e giocabilità." Il gioco è in alpha testing e sarà rilasciato prima della fine dell'anno.

IL MIX DI DROGA E' LA CAUSA DEL CANNIBALISMO

DROGHE, ZOMBIE E CANNIBALE. “La droga cannibale non esiste. Gli atti efferati riportati dalla cronaca dipendono dal mix tra più sostanze stupefacenti, o tra droga e alcol, e non da una specifica sostanza in grado di indurre costantemente al cannibalismo”. Ad affermarlo è Elia Del Borrello, responsabile del laboratorio di tossicologia forense dell’Università di Bologna, dopo che anche in Italia un uomo ha morso il volto della fidanzata, presumibilmente dopo avere fatto uso dei cosiddetti catinoni, un estratto vegetale noto anche come “sali da bagno”.
Professoressa Del Borrello, come si spiegano gli episodi di cannibalismo delle ultime settimane?
Assumere una droga disinibisce l’individuo e libera i comportamenti repressi. La persona normalmente ha una coordinazione a livello del sistema nervoso centrale, e purtroppo quando viene meno questo tipo di integrazione superiore emergono istinti normalmente sotto controllo. Non esiste quindi una specifica droga che provochi determinate reazioni aggressive come il cannibalismo. Esiste una disinibizione derivante dagli stupefacenti che può aumentare l’aggressività, i comportamenti anomali, gli istinti di perversione e le patologie psichiatriche.
In che modo?
La componente principale è la patologia psichiatrica che sottende il comportamento dell’individuo, e che si evidenzia nell’occasione dell’assunzione di sostanze che possano portare a questa liberazione degli istinti repressi. Tutte le sostanze, anche vegetali, che creano un effetto allucinogeno provocano un’alterazione della percezione degli stimoli e della valorizzazione delle sensazioni. Quello che si rischia di intraprendere è un brutto viaggio, che consiste in un esternarsi dalla realtà, con l’assunzione di alcune sostanze o peggio ancora con dei mix che fanno venire a galla quello che era già presente nell’individuo.
Quali stupefacenti sono più predisposti a condurre al cannibalismo?
Specialmente le droghe eccitanti, quelle che danno sicurezza, quelle che disinibiscono e alterano l’aspetto cognitivo dell’individuo, portando purtroppo al verificarsi questi eventi. Il comportamento anomalo deriva dal fatto che, pur essendo razionalmente predisposti a capire quello che è il bene è quello che è il male, in queste circostanze la nostra razionalità salta e non siamo più nelle condizioni di controllare i nostri istinti. Nell’individuo in cui è già presente una patologia di base, viene amplificata la reazione.
Ma allora perché gli episodi di cannibalismo nelle ultime settimane si sono ripetuti con una frequenza così preoccupante?
Perché stanno immettendo sul mercato dei prodotti di sintesi di cui noi non conosciamo gli effetti a lungo termine. Quando parliamo di smart drugs, cioè di prodotti che sono commercializzati liberamente pur essendo dannosi per la salute, parliamo in termini molto ampi e generici di qualcosa ancora da studiare.
Anche in passato si sono verificati episodi di cannibalismo come questi?
Negli Stati Uniti c’è stata un’ampia pubblicizzazione di questi eventi, mentre in Italia si è preferito non parlarne. Ci vuole molta cautela, in quanto l’individuo che commette un atto dannoso per la società come un gesto di cannibalismo va analizzato da un punto di vista più ampio. Occorre cioè studiarlo sotto l’aspetto psichiatrico, sociale, dell’aggressività del momento scatenata da un comportamento circostanziale. L’atto del cannibalismo ha una componente patologica di fondo che emerge con l’aiuto di questi prodotti. Una persona con un’alterazione della percezione della realtà spazio-temporale, vede che qualcuno sta cercando di fargli del male, si sente esposto al pericolo e quindi reagisce aggredendo.
Gli atti riportati dalla cronaca sono però di una ferocia inaudita …
La ferocia dipende dall’associazione tra le diverse sostanze, incluso l’alcol. Dei mix non conosciamo tutti i possibili effetti. Tutto dipende da come e in quali quantità sono assunti.

PRONTI PER L'ASSALTO?

Siete pronti in caso di un attacco di zombie o semplicemente siete degli amanti del genere e fan della serie The Walking Dead? Optic Planet vende un kit anti-zombie per 23.999 dollari.

Con il passare degli anni ci siamo resi conto che tutto può accadere, e se siete persone che ogni notte si chiedono: “Siamo forniti correttamente in caso di un apocalisse zombie?” tranquilli, perché la risposta a questa domanda è “Sì!” grazie al nuovo kit di sterminio degli zombie (Zombie Extermination, Research and Operation). Con soli $ 23.999, Planet Optics vi equipaggerà con una serie completa di forniture, compreso il materiale di primo soccorso, accessori di armi, e strumentazioni da laboratorio (in modo da poter cercare una cura per la piaga zombie, naturalmente).
All’interno non ci saranno pistole, ma il kit comprende alcuni coltelli speciali per quando si esauriscono le munizioni. C’è chi dice che questo kit non verrà venduto, c’è invece chi, spenderebbe la modica cifra di 23,999 dollari per avere in casa un set utile e un kit da collezione. Se si fa clic su “Verifica disponibilità“, dice il sito “Verrà effettuata la spedizione prima della apocalisse zombie!” ma la sezione dei commenti sembra prendere molto sul serio l’elenco. C’è chi scrive: “Um, è necessario avere più informazioni sugli zombie, gli Zombie Non temono i COLTELLI”.

VIVI LA SUSPANCE CON I TUOI BENIAMINI

The Walking DeadThe Walking Dead, la serie del network AMC basata sui fumetti horror di Robert Kirkman, tornerà ad ottobre, ma a novembre farà anche una incredibile sorpresa ai suoi fan. Questo Halloween infatti darà la possibilità a tutti gli zombie addicted di vivere l’esperienza con in non morti dal vivo!! Da poche ore AMC ha postato sul suo blog la notizia che agli Universal Orlando Resort e Universal Studios Hollywood per Halloween Horror Nights i fan della serie potranno provare in prima persona l’orrore che vivono i loro beniamini in The Walking Dead in una nuova attrazione. Greg Nicotero ha dichiarato “Vogliamo che i fan possano provare lo stesso terrore nel vivere in questa realtà di zombie, che i nostri personaggi hanno affrontato durante la prima e la seconda stagione e continueranno ad affrontare nella terza. La nostra collaborazione con il team creativo degli Universal Studios è cosi eccitante perchè tentiamo di catturare proprio l’essenza della serie”. John Murdy, il direttore creativo degli Universal Studios Hollywood ha aggiunto “il nostro obiettivo è far sì che i nostri ospiti si sentano come intrappolati nel mondo di The Walking Dead”, concludendo con un “Non sei più seduto in un divano guardando una serie… La stai vivendo!”.

VIVI...CON GLI ZOMBI

Strana coppia di esseri sovrannaturali presenti in The Sims 3 Supernatural: le fate e gli zombie. Le fate sono esseri soprannaturali capricciosi e magici con un legame istintivo con la natura. All’inizio del gioco, le fate appariranno naturalmente come creature dall’aspetto umano, ma con ali eteree e svolazzanti. Attraverso uno speciale potere esse possono tornare alla loro vera forma che assomiglia a una piccola lucciola. Le fate possono essere create attraverso il menù “Crea un Sim” con tantissime possibilità di personalizzazione: dalla scelta della forma e colore delle ali a quella della grandezza e forma delle orecchie. Le fate spesso concedono regali e sono circondate da un aura, che aumenta le loro abilità e quelle di chi le circonda.

In contrapposizione alla leggerezza e al brio delle fate, The Sims 3 Supernatural introduce nel gioco degli esseri vagabondi e lamentosi, gli zombie. Queste goffe creature hanno solo due cose in testa: semi e cervelli! Mentre vagano per la città, gli zombie cercano di mordere i Sims e appropriarsi delle loro piante. Nemmeno gli altri Sims soprannaturali sono immuni alla zombificazione! Un morso di queste creature golose di cervelli può lasciare il tuo Sims con effetti più o meno duraturi. Benché gli zombie non possano essere creati attraverso il “Crea un Sims”, il processo di zombificazione può accadere in diversi modi, quindi i Sims devono tenere sempre gli occhi bene aperti. Non vogliamo rivelare gli altri metodi di zombificazione, ma ecco solo qualche esempio:
1. Un Sim può creare una pozione di zombificazione e lanciarla ad un altro Sim
2. Oppure, un Sim può essere morso da uno zombie.

Se il tuo Sim si è tramutato in uno zombie, niente paura – esiste una cura. Cerca tutti gli ingredienti necessari e prepara una pozione antidoto per farlo tornare come prima. Dai al tuo Sim le armi giuste per sconfiggere gli attacchi degli zombi con gli “sparapiselli” di Plants vs. Zombies. Questo nuovo sparapiselli è un contenuto speciale incluso nella Limited Edition di The Sims Supernatural, disponibile per chi prenoterà il gioco. Oltre all’esclusivo sparapiselli di Plants vs. Zombies, la Limited Edition include dei fantastici abiti in stile zombie per dare un look mostruosamente chic ai vostri Sims e altri oggetti in stile Plants vs. Zombies.
Strana coppia di esseri sovrannaturali presenti in The Sims 3 Supernatural: le fate e gli zombie. Le fate sono esseri soprannaturali capricciosi e magici con un legame istintivo con la natura. All’inizio del gioco, le fate appariranno naturalmente come creature dall’aspetto umano, ma con ali eteree e svolazzanti. Attraverso uno speciale potere esse possono tornare alla loro vera forma che assomiglia a una piccola lucciola. Le fate possono essere create attraverso il menù “Crea un Sim” con tantissime possibilità di personalizzazione: dalla scelta della forma e colore delle ali a quella della grandezza e forma delle orecchie. Le fate spesso concedono regali e sono circondate da un aura, che aumenta le loro abilità e quelle di chi le circonda.

In contrapposizione alla leggerezza e al brio delle fate, The Sims 3 Supernatural introduce nel gioco degli esseri vagabondi e lamentosi, gli zombie. Queste goffe creature hanno solo due cose in testa: semi e cervelli! Mentre vagano per la città, gli zombie cercano di mordere i Sims e appropriarsi delle loro piante. Nemmeno gli altri Sims soprannaturali sono immuni alla zombificazione! Un morso di queste creature golose di cervelli può lasciare il tuo Sims con effetti più o meno duraturi. Benché gli zombie non possano essere creati attraverso il “Crea un Sims”, il processo di zombificazione può accadere in diversi modi, quindi i Sims devono tenere sempre gli occhi bene aperti. Non vogliamo rivelare gli altri metodi di zombificazione, ma ecco solo qualche esempio:
1. Un Sim può creare una pozione di zombificazione e lanciarla ad un altro Sim
2. Oppure, un Sim può essere morso da uno zombie.

Se il tuo Sim si è tramutato in uno zombie, niente paura – esiste una cura. Cerca tutti gli ingredienti necessari e prepara una pozione antidoto per farlo tornare come prima. Dai al tuo Sim le armi giuste per sconfiggere gli attacchi degli zombi con gli “sparapiselli” di Plants vs. Zombies. Questo nuovo sparapiselli è un contenuto speciale incluso nella Limited Edition di The Sims Supernatural, disponibile per chi prenoterà il gioco. Oltre all’esclusivo sparapiselli di Plants vs. Zombies, la Limited Edition include dei fantastici abiti in stile zombie per dare un look mostruosamente chic ai vostri Sims e altri oggetti in stile Plants vs. Zombies.
Strana coppia di esseri sovrannaturali presenti in The Sims 3 Supernatural: le fate e gli zombie. Le fate sono esseri soprannaturali capricciosi e magici con un legame istintivo con la natura. All’inizio del gioco, le fate appariranno naturalmente come creature dall’aspetto umano, ma con ali eteree e svolazzanti. Attraverso uno speciale potere esse possono tornare alla loro vera forma che assomiglia a una piccola lucciola. Le fate possono essere create attraverso il menù “Crea un Sim” con tantissime possibilità di personalizzazione: dalla scelta della forma e colore delle ali a quella della grandezza e forma delle orecchie. Le fate spesso concedono regali e sono circondate da un aura, che aumenta le loro abilità e quelle di chi le circonda.

In contrapposizione alla leggerezza e al brio delle fate, The Sims 3 Supernatural introduce nel gioco degli esseri vagabondi e lamentosi, gli zombie. Queste goffe creature hanno solo due cose in testa: semi e cervelli! Mentre vagano per la città, gli zombie cercano di mordere i Sims e appropriarsi delle loro piante. Nemmeno gli altri Sims soprannaturali sono immuni alla zombificazione! Un morso di queste creature golose di cervelli può lasciare il tuo Sims con effetti più o meno duraturi. Benché gli zombie non possano essere creati attraverso il “Crea un Sims”, il processo di zombificazione può accadere in diversi modi, quindi i Sims devono tenere sempre gli occhi bene aperti. Non vogliamo rivelare gli altri metodi di zombificazione, ma ecco solo qualche esempio:
1. Un Sim può creare una pozione di zombificazione e lanciarla ad un altro Sim
2. Oppure, un Sim può essere morso da uno zombie.

Se il tuo Sim si è tramutato in uno zombie, niente paura – esiste una cura. Cerca tutti gli ingredienti necessari e prepara una pozione antidoto per farlo tornare come prima. Dai al tuo Sim le armi giuste per sconfiggere gli attacchi degli zombi con gli “sparapiselli” di Plants vs. Zombies. Questo nuovo sparapiselli è un contenuto speciale incluso nella Limited Edition di The Sims Supernatural, disponibile per chi prenoterà il gioco. Oltre all’esclusivo sparapiselli di Plants vs. Zombies, la Limited Edition include dei fantastici abiti in stile zombie per dare un look mostruosamente chic ai vostri Sims e altri oggetti in stile Plants vs. Zombies.

LA NUOVA DROGA E' GIUNTA GIA' IN ITALIA

Dopo mesi di notizie agghiaccianti di attacchi zombie prima dallaFlorida e poi dagli USA in generale e una fama che stava quasi per diventare talmente leggendaria da sembrare quasi una finzione, una sorta di lancio virale per qualche film horror ad alto budget e magari in 3D, forse alla fine sono arrivati anche da noi. Stiamo parlando dei "salt bath", i Sali da bagno o "settimo cielo", la droga cannibale che ha terrorizzato Miami e la Florida in una escalation di violenza senza precedenti, tanto che qualcuno aveva addirittura avanzato l'ipotesi di un virus in grado di "zombificare" gli esseri umani.
Da Miami a Genova, dove stamattina una ragazza si è risvegliata con la faccia a brandelli, le labbra staccate. Sopra di lei l'ex fidanzato in stato confusionale. I medici dell'ospedale San Martinostanno analizzando il sangue di lui per risalire alla sostanza che ha causato l'attacco zombie. L'ipotesi più probabile è che la terribile droga che ha già fatto vittime sulla East Coast sia arrivata anche da noi. Gli investigatori hanno rinvenuto quattro compresse bianche e un involucro contenente sostanze di diversi colori e una confezione di pillole gialle. La droga sarebbe stata fornita da un amico della coppia, entrambi dell'est Europa, ragazzi sui vent'anni, di buona famiglia, ex fidanzati.

QUI E' GIUNTA L'APOCALISSE

Gli zombie salgono le scale senza grossi problemi, anche se una volta all'interno degli edifici si muovono più lentamente - ArmA IIAl risveglio a Chernaus, la fittizia regione dell'est Europa in cui è ambientato il gioco, il primo impatto è spiazzante. Ci si ritrova soli, attorniati dalla natura fino a perdita d'occhio, senza nessuna indicazione su cosa fare. Perché sì, è bene chiarire fin da subito un dettaglio: il solo scopo perseguibile in DayZ è la sopravvivenza, e quella non può esserci insegnata da nessuno. L'interfaccia a video si limita a fornire informazioni basilari sulla salute del personaggio relative ai livelli di sangue, fame e sete. La prima, lunga corsa verso un qualcosa che segnali la presenza di altri esseri viventi nel mondo di gioco rivela immediatamente la forte spinta verso il realismo. I 225 km2 di open-world promessi dalla presentazione della mod sul sito ufficiale sono tutti lì, sotto i vostri piedi virtuali da calpestare e scoprire, lasciandovi guidare dal vostro senso dell'orientamento, dal sole, dai cartelli stradali o da una mappa, qualora siate così fortunati da trovarne una durante la visita in uno dei villaggi abbandonati che è possibile trovare nella regione. In questi luoghi però finirete presto per rimpiangere la solitudine iniziale.I soli abitanti di Chernaus infatti sono zombie o altri sopravvissuti come voi, e l'interazione con entrambi deve essere gestita con estrema attenzione. I primi sono i più prevedibili, benché penalizzati da una vista piuttosto limitata che a fatica riesce a percepire gli esseri umani che si muovono accucciati, i non-morti compensano con un udito molto sviluppato, motivo per cui è consigliabile evitare di compiere gesti scellerati, come sparare attirando a se orde di infetti, ma anche altri più naturali come correre sulle superfici rumorose. A proposito di corsa, gli zombie presenti in DayZ appartengono alla controversa categoria dei runner, perciò non pensate di poterli seminare con uno scatto, evitare in ogni modo di segnalare la vostra presenza resta il modo migliore per prolungare il vostro soggiorno tra i vivi. In generale, è bene fare tesoro di questa regola e applicarla anche con gli umani. Ricordate recenti pellicole come The Road o Io solo Leggenda, film ambientati in un mondo post apocalittico in cui trovavano spietata conferma le teorie del filoso inglese Hobbes sulla natura intrinsecamente egoistica dell'uomo condensate nel celebre motto “Homo homini lupus”? Bene, in DayZ accade esattamente la stessa cosa. È la paura infatti a guidare le relazioni tra i giocatori, e quando ciascuno è consapevole che da un momento all'altro potrebbe ritrovarsi morto e derubato di tutti gli oggetti faticosamente raccolti in viaggio, il confine tra preda e predatore diventa labile. Questo finora si è rivelato il punto di forza del gioco: nelle diverse ore passate nel mondo virtuale di DayZ abbiamo assistito a inattesi esempi di crudeltà e umanità, abbiamo ricevuto armi in dono per difenderci, ma siamo stati anche traditi da chi avevamo appena aiutato a sfuggire agli zombie e ci siamo trasformati a nostra volta in spietati calcolatori uccidendo chi si presentava come amico.Il realismo a cui si accennava nel paragrafo precedente non si esprime solo nella vastità e nella conformazione della superficie di gioco, ma anche e soprattutto in tutti gli altri aspetti connessi al personaggio che interpreterete. La fame e la sete intanto vi costringeranno a cercare dei viveri con cui nutrirvi periodicamente, le ferite da morsi o da arma da fuoco devono essere curate con bendaggi e trasfusioni, le fratture vi costringeranno a muovervi strisciando finché la morfina non placherà il dolore, mentre le infezioni necessiteranno di antibiotici, e il peggioramento di queste condizioni si tradurrà in tremori e appannamento della vista che peggioreranno progressivamente fino a portare il vostro personaggio alla svenimento. L'inevitabile conclusione dell'avventura, la morte – al momento il sito ufficiale parla di un periodo di sopravvivenza medio di 35 minuti – vi costringerà al respawn in un altro luogo, nuovamente isolati, ma soprattutto vi priverà di armi ed equipaggiamento raccolti, riavvolgendo il ciclo di esplorazione, raccolta e confronto con zombi e altri sopravvissuti.DayZ, in sostanza, si rivela un'esperienza che va oltre a un semplice gioco, in grado di stordire con le sensazioni delle prime partite, lo spaesamento, il vivo terrore degli incontri con i non-morti e con gli altri sopravvissuti, il senso di abbandono che si prova a vagare per una regione dove l'umanità ha ormai abbandonato tutti, zombie ed esseri umani indifferentemente. Non manca il divertimento, ma non è il semplice spasso di uno sparatutto, quanto la gioia della scoperta costante, sia per quanto riguarda le dinamiche di gioco, sia il comportamento umano. Come spesso accade, il gioco migliora ulteriormente se giocato con un amico, ma per ora non è implementato alcun tipo di comunicazione vocale in-game, perciò bisogna appoggiarsi a servizi esterni come Skype e Team Speak, e in ogni caso riuscire a incontrarsi su una mappa così sconfinata è un'impresa per nulla semplice.Mettendo per un attimo il piede fuori dalla straordinaria atmosfera in cui il gioco è immerso, bisogna fare la conta dei numerosi problemi che lo affliggono. La cosa non sorprende, stiamo parlando di un'alpha di una mod di un gioco di per se famigerato per la gran mole di bug. Succede così di frequente di perdere oggetti dall'inventario, rimanere incastrati in una scala o vedere scomparire animali di cui ci si stava per cibare. Anche l'interfaccia, mutuata da Arma II, non è l'apice dell'intuitività, e la stessa installazione del mod richiede la lettura di una guida. Tuttavia questo percorso a ostacoli conduce a un gioco davvero differente da quanto il panorama videoludico ha da offrire in senso lato, e non solo per quanto riguarda il tema zombie. E vista la fase preliminare di sviluppo è lecito attendersi numerosi aggiustamenti entro la release finale, tanto più il suo ideatore Dean Hall è entrato ufficialmente a far parte del team di Arma. Da parte nostra continuiamo a tenere d'occhio il titolo: se tutte le migliorie promesse verranno introdotte nella release definitiva DayZ si appresta a diventare il prossimo caso del panorama videoludico per PC.Quel cecchino sul detto dovrebbe suggerire che è il caso di abbandonare la zona quanto prima senza attirare la sua attenzione - ArmA IIIn gruppo e con un equipaggiamento adeguato le possibilità di sopravvivenza iniziano ad aumentare, ma  una mossa azzardata può significare la morte dell'intero gruppo - ArmA II

IL PERSONAGGIO ZOMBI

Se in George Romero gli zombi sono il fulcro di una riflessione di straordinaria lucidità politica sull'America dagli anni '60 in avanti, e più recentemente, nel 2005, in La terra dei morti viventi, l'emblema di un caos dal quale i ricchi e potenti si credono in salvo asserragliandosi in un paradiso capitalistico, nel 1983 Stephen King con il suo Pet Sematary (trasposto in un film non eccelso) introduce un corpo nè morto nè vivo, dolorosamente minaccioso, nella dimensione domestica e familiare: l'intervento (amoroso, egoistico?) di un padre che non vuole rassegnarsi alla perdita della moglie e del figlio gli restituisce una creatura irriconoscibile.

Chi è colpito dal virus spesso intende sottrarsi al destino spaventoso che lo attende: la perdita della dignità. Giocando su questo clichè, nel 2002 con 28 giorni dopo Danny Boyle punta il dito sul momento epico dell'uccisione forzosa del familiare o dell'amico fraterno, riducendo a pochi secondi, una decina, il tempo utile per operare la propria scelta. In Shaun of the Dead (2004) seppure in chiave demenziale, i morti viventi non sono facilmente distinguibili dai proletari della periferia britannica, lobotomizzati da lavori ripetitivi, sbronze colossali e playstation.

Intanto negli ultimi anni non sono mancati film che hanno affrontato con intelligenza, in modi diversi, il tema della scelta di una fine dignitosa e della sovranità del soggetto rispetto al proprio corpo e anche alla propia morte: Le invasioni barbariche di Denys Arcand, Mar Adentro di Alejandro Amenábar, Million Dollar Baby di Clint Eastwood, e più recentemente Quelques heures de printemps di Stéphane Brizé e La bella addormentata di Marco Bellocchio. Altri registi, come Haneke, de Oliveira e di nuovo Eastwood, raccontano personaggi sempre più anziani mettendoli di fronte a scelte drastiche nell'età della decadenza fisica e psicologica, man mano che si avvicinano essi stessi a un'età importante.

Qualcuno ha anche osato miscelare i due temi: Robin Campillo nel suo raggelante Les Revenants (2004) fa del mort-vivant, l'elemento soprannaturale, la miccia incendiaria che scompagina tutte le carte, l'emblema dell'outsider che viene mal digerito da una società che si crede capace di riassorbire ogni fenomeno sotto il suo dominio, e fa rientrare lo zombi nella dinamica familiare, anch'essa non sempre in grado di gestire lo spazio che si viene a creare tra la dimensione della vita e quella della morte. Come forse ha saputo fare solo uno scrittore di fantascienza, Robert Silverberg, con L' amore al tempo dei morti, riflessione sconvolgente sul sul concetto di differenza e di alterità nella società contemporanea.   Nel 2012, il regista e sceneggiatore madrileno David Moreno, già vincitore al Lago Film Festival nel 2009 con il suo premiatissimo corto Socarrat, e giurato l'anno successivo, riesce a fare sue quasi tutte le componenti finora citate, mescolando miracolosamente tutti i registri: sociale, drammatico, demenziale, dilatando nello spazio di 13 minuti il momento in cui l'eroe, colpito da un male irreversibile, rivendica per sè la scelta di una morte autodeterminata.

Zombi - già selezionato alla 14°Semana del Cortometraje di Madrid,al Festival Villamayor de Cine FEC 2012, al Certamen Nacional de Cortometrajes de Mula e al Festival de Cortometrajes Caostica 2012, e vincitore di tre premi, ritrae in uno smagliante digitale la vita di tutti i giorni: ma mentre la Mamma e Ragazzino sono in cucina, in una comune mattina d'estate, il Nonno, un vecchio con in braccio un tostapane, sorride dolcemente mentre si prepara quello che spera sia il suo ultimo bagno. La quotidianità domestica contiene delle componenti grottesche, ma Moreno non le esaspera: si limita a registrarle con un sorriso (il dialogo durante il sesso tra la donna, sopraffatta dalla demenza senile del vecchio papà, che pure ama, quasi si augura la sua morte, ma al tempo stesso è decisa a non chiuderlo in un ospizio; e il marito insofferente, che abbandona la casa pur di non affrontare il problema). A interpretare il Nonno con soave e beffarda levità, un vecchio che nei momenti di lucidità reclama di non essere trattato come un bambino, eppure si trasforma in bambino scambiando la figlia per sua madre) è un meraviglioso Carlos Álvarez-Nóvoa, già diretto da Moreno in Socarrat: prima scrittore, autore e direttore teatrale, poi attore, ha lavorato con Agustí Villaronga nel '92 e con Benito Zambrano, nel '99, per cui ottiene il Goya come migliore rivelazione.

L'unico a capire le sue ragioni è il Ragazzino, che legge fumetti di morti viventi: il Nonno glielo spiega, non vuole essere un fardello, e poi sta diventando uno zombi: perde la memoria, non riesce a badare a se stesso, ha gli occhi vuoti. Quando sarà morto non sarà necessario tagliargli la testa! Ma è quello che desidera. Il Ragazzino è anche l'unico, all'interno della famiglia, a vedere i fatti, anzichè le aspettative.

Scandito in quattro stagioni, dall'estate all'inverno successivo, Zombi riesce a raccontare con tocco leggero e insieme profondo le ultime quattro stagioni di un uomo che lotta per catturare ancora un granello di consapevolezza e prendere una decisione che spetta a lui soltanto. Sarebbe un crimine raccontare il finale, sospeso tra realismo, umorismo nero e poesia surreale: ma incredibilmente questa favola quotidiana, in questi pochi minuti, riesce anche a commuovere, e a regalare una piccola perla affettuosa a chi continua a ritenere ostinatamente che la morte debba essere una faccenda slegata dalla vita di un uomo, dalla sua umanità. Il corto si chiude con la dedica di tutta la crew alle proprie famiglie.Zombi, di David Moreno. Il poster

domenica 15 luglio 2012

PRESTO UN PARCO DI DIVERTIMENTI...

<iframe width="586" height="385" src="http://www.youtube.com/embed/ijFphEN8bE0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Mentre aspettiamo che arrivi nelle sale il film World War Z sul tema zombie, c’è chi guarda avanti. E’ l’imprenditore Mark Siwak che vuole creare il parco a tema Z World nelle strade degradate e abbandonate di Detroit. Vediamo di cosa si tratta:
Immaginate di star vivendo l’apocalisse zombie. Tu e il tuo gruppo siete in città e siete alla ricerca di un rifugio. Ad un certo punto siete attaccati dagli zombie. Alcuni nel tuo gruppo non sono abbastanza veloci… qualcuno corre giù per la strada e si nasconde in un vecchio magazzino. Sarà sicuro qui? Quanto tempo potrete sopravvivere? Ce la farai per tutta la notte? Tutto questo sembra la trama di un videogioco interessante, ma dov’è l’emozione reale in un videogioco? Supponiamo di trasformarlo in realtà. Supponiamo di essere davvero in gruppo con i tuoi amici. Supponiamo di dover davvero correre e nascondersi. Ora è interessante. Z World Detroit sarà un unico e spettacolare parco a tema zombie che trasformerà una parte praticamente trascurata di Detroit. I partecipanti saranno inseguiti da un’orda di zombie attraverso fabbriche abbandonate, negozi e case in un centinaia di ettari abbandonati. Il parco sarebbe un radicale e creativo cambiamento e ripensamento del riassetto urbano di Detroit. Tutto questo porterebbe posti di lavoro e fama alla città. Naturalmente, per essere una vera ‘esperienza’, deve essere coinvolgente. L’esperienza del parco è stata progettata per durare tutta la notte e per quel tempo Z World Detroit sarà il vostro mondo. Sarete inseguiti. Vi daranno la caccia. Vivrete un’esperienza che non dimenticherete mai. Tutto sarà progettato per garantire un elevato grado di rigiocabilità, così la gente avrà voglia di tornare per ripetere le visite. Ad esempio, la natura e l’intensità delle ondate di zombie può variare. Così come le varie situazioni, sempre diverse.
Il tutto è ancora in fase di progettazione, c’è un video di presentazione ma mancano i fondi.

NON SI PLACA IL MORBO...

Un nuovo attacco zombie si è da poco verificato negli USA. Carla Murphy, 31 anni, ancora in ospedale dopo aver partorito pochi giorni prima bambino, dopo aver assunto la droga tenta di sbranare un agente venuto a calmarla.
nuovo attacco zombie usa
Un nuovo attacco zombie si è da poco verificato negli USA, in Pennsylvania. La droga ormai comunemente indicata come disco, o "sali da bagno", fa impazzire un'altra persona: Carla Murphy, 31 anni. La donna, in ospedale dopo aver partorito pochi giorni prima un bambino, viene sorpresa a rotolarsi nuda e indemoniata sul pavimento di un bagno.
Le viene somministrato un antipsicotico ma non è sufficiente. Carla, che aveva assunto la droga degli zombie, i cosiddetti sali da bagno, (che teneva nascosti in una semplice penna biro), reagisce con un impeto di furia ancora maggiore, imprecando e insultando i presenti.
Arrivano degli agenti, finalmente, ma il primo poliziotto che tenta di bloccare la donna in preda alla droga degli zombie viene sbattuto a terra con un pugno al volto. Carla Murphy allora gli salta addosso e tenta di affondare i denti, di sbranarlo. Il poliziotto lotta e prima che la nuova "donna zombie" riesca ad addentarlo gli altri agenti la immobilizzano, la ammanattano e naturalmente la arrestano.

La droga degli zombie, definita Disco, è simile alla cocaina e talvolta viene usata per amplificare gli altri effetti delle droghe leggere, tipo marjuna e hashish.
Gli episodi di cannibalismo legati al suo uso non si arrestano e continua a montare la paura negli USA per l'"apocalisse zombie". La donna è accusata di vari reati tra cui aggressione aggravata, molestie, possesso di droga. Anche il fidanzato di Carla è finito in carcere: anche lui possedeva in casa un buon quantitativo della pericolosissima droga che rende zombie.
Per fortuna per lo meno in questo caso la persona aggredita non ha subito gravi ferite al volto. Ma la tensione legata agli attacchi zombie, in America, sale ancora.

ODISSEA ZOMBI DOPO UN ANNO


Irene Vanni e Francesco Spagnuolo ai Delos Day 2011 ingrandisci
Ciao Francesco, presentiamo intanto la collana Odissea Zombie.
Odissea Zombie è una collana nata da un’intuizione di Franco Forte, che a suo tempo notò un forte interesse editoriale verso questo filone di romanzi. Inizialmente, dopo un briefing, e aver avuto feedback dalle agenzie letterarie, abbiamo deciso di partire con storie nuove che raccogliessero il meglio dei plot di nuova generazione, quindi storie capaci di meravigliare, commuovere, sorprendere e divertire. Ci piaceva l’idea di avere sempre lo zombie come nemico, evitando storie di morti viventi al liceo, o connotati lungo un filone più romantico.

Ovviamente, non è stato semplice individuare quali autori e romanzi: il mercato lo fanno i lettori, e molti dei nostri sono donne, per cui non snaturare lo zombie e farlo conoscere sotto ogni aspetto attraverso i romanzi non è stato proprio uno scherzetto, anzi. Nello specifico l’idea era di creare una collana essenzialmente basata su storie di esseri umani che affrontano o sopravvivono all’era degli zombie, un po’ come in The Walking Dead, inserendo all’occorrenza anche narrazioni diverse, ma sempre con lo zombie cattivo: per la serie uccidi o sarai ucciso.

Dopo due anni posso dirti che siamo molto felici perché la collana sta andando bene, nonostante il periodo economicamente difficile che sta attraversando il nostro Paese.

Si fa presto a dire Zombie. Se guardo ai romanzi della collana abbiamo due romanzi con tutte le caratteristiche del racconto di formazione con pagine molto liriche, Rot & Ruin in particolare, che contiene in sé anche il viaggio dell'eroe. Anche Il primo giorno non disdegna di essere pregno di significati.
Cosa ci dobbiamo aspettare da Trappola al Gil's Diner?

Tutti e tre i libri, come ho appena spiegato, hanno un punto fermo: la natura dello zombi. Il morto vivente è l’essere da cui difendersi, dal quale aspettarsi di essere divorati. Questa lotta assume colori e significati diversi a seconda di molti fattori, il più importante dei quali l’utilizzo dello zombie come antagonista tout court o come “argomento” per dire altro.

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Il primo giorno
di Rhiannon Frater potrebbe sembrare uno di quei film a cui il cinema di George Romero ci ha abituato, se non fosse per la forte componente sentimentale di cui è permeata l’intera storia. In questo caso abbiamo lo zombie come essere cattivo, da cui non ci aspettiamo nulla, se non quello di essere attaccati e distrutti, mentre l’umanità cerca di risollevarsi durante la piaga.
Il discorso cambia con Rot & Ruin di Jonathan Maberry, che tende a utilizzare gli zombie come argomento per dire altro. La domanda che pone Maberry all’inizio delle Cronache di Benny Imura è semplice e profonda: nell’èra degli zombie, chi è il vero mostro? E’ questo che fa di Rot & Ruin un romanzo spettacolare, pieno di significati, e che mi ha convinto, dopo una segnalazione di Franco Forte, a optare per Maberry, che abbiamo preso superando la concorrenza di altri editori interessati. Lo zombie è sì il nemico, ma anche un motivo per interrogarsi nel profondo e guardare chi è l’uomo quando l’umanità è nel caos più totale. Maberry ha vinto tredici premi letterari. Il sequel di Rot & Ruin, Dust & Decay ha vinto quest’anno il Premio Bram Stoker nella categoria YA. Mi pare che il discorso sia piuttosto chiaro.
Come accade nel mondo cinematografico, le storie che si interrogano di più e che scavano in profondità vincono e restano nel cuore dei lettori o degli spettatori. C’è da dire che Maberry è un grande studioso di zombie chiamato in causa anche da History Channel, insieme ad altri autori, per parlare del fenomeno “morti viventi”, un motivo in più per leggere questo bravo autore.

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Per quanto riguarda In trappola al Gil’s Diner, devo dire che è stata una scelta, ardua, e fondata su diversi fattori, tra questi l’apertura di un nuovo genere che accetta lo zombie come figura antagonista principale tra le altre creature della notte, basti pensare a Paranorman e The Goon, che mettono in risalto lo zombie come elemento predominante di un mondo formato anche da altro; ulteriore cosa importante è la qualità letteraria di Martinez, che è davvero un bravo autore, capace con questa opera letteraria di vincere premi importanti e farsi opzionare dalla Dreamworks Animation.
Da In trappola al Gil’s Diner dovete aspettarvi un romanzo irriverente, oscuro, che può ricordare per tono le storie di Tim Burton, o lo stile fantastico di film tipo Grosso guaio a Chinatown di John Carpenter (tanto è vero che avevo proposto tra i titoli anche Grosso guaio al Gil’s Diner). Martinez ha scritto un’opera eccellente capace di entrare e di uscire dai generi. Non è una zombie novel tradizionale la sua (anche se negli U.S.A. la inseriscono tra i libri umoristici con gli zombie da leggere), ma una idea diversa, con lo zombie al centro dell’attenzione anche se per schema narrativo è alla base di qualcosa di più vasto: l’Armageddon. Attenzione però: gli zombi pre-romeriani erano richiamati alla vita attraverso riti arcaici, proprio come accade in questo fantastico romanzo. La traduzione è di Annarita Guarnieri, che ha saputo apportare al romanzo il taglio più adeguato garantendo un’opera degna dell’autore.

GLI ZOMBEMONI!


Descritta come un incrocio tra I Goonies e L'alba dei morti dementi, sta per arrivare l'horror comedy Dead Before Dawn, diretta da April Mullen. Il trailer non sembra troppo originale, anche se i momenti "clou" di certo non mancano...

Dead Before Dawn racconta la storia di alcuni ragazzi che, involontariamente, risvegliano un'antica maledizione che trasforma gli abitanti della loro cittadina in Demoni Zombi (Zemons ! ) assetati di sangue. Il resto della storia viene da se....sopra il poster...

GUADAGNA UCCIDENDO GLI ZOMBI

Gli sviluppatori di casa Yalla Apps rilasciano nel Marketplace un nuovo divertente titolo basato sul massacro degli abusati morti viventi. Kill Zombies For Money è il titolo scelto per l’occasione, distribuito in versione totalmente gratuita.
La trama del gioco non è certo di pregiata fattura, ma funge perfettamente da collante per l’intera durata del titolo. In un futuro non molto lontano più della metà della popolazione si è trasformata in famelici zombie pronti a cibarsi di ogni essere umano rimasto in vita. Le varie organizzazioni rimaste decidono quindi di assoldare una serie di mercenari in grado di contrapporsi alla piaga dei morti viventi, cercando di eliminare dalla faccia della Terra i terribili mostri grazie a una vera e propria pioggia di piombo.L’utente dovrà quindi imbracciare il proprio arsenale ed esplorare una serie di locazioni, cercando di eliminare quanti più nemici possibili allo scopo di guadagnare sempre più denaro, spendibile in oggetti in grado di migliorare il proprio armamento. Due sono le modalità presenti in Kill Zombies For Money: Missions e Survival. Rispettivamente caratterizzati dal più classico story mode a missioni e dal tentativo di sopravvivere a orde infinite di morti viventi.
Kill Zombies For Money ha già riscosso ottimi pareri da parte dei giocatori che hanno già scaricato l’applicazione. Non resta che far proprio questa divertente avventura, disponibile in versione gratuita.

I PUNTI ZERO

...Buon pomeriggio...oggi sono parzialmente incavolato...il vento forte disturba il mio debole segnale di ricezione e per cui ho difficoltà nel divulgare le notizie riguardanti i morti viventi...costoro sono imperteriti e continuano a sbattere sotto il mio portone...sanno che sono qui...intanto vi posso annunciare i sette luoghi dove non avrete problemi nel nascondervi.....

Buzzfeed ci presenta una serie di posti che potrebbero accogliere l’umanità, o almeno qualche fortunato, qualora i morti viventi decidano di assaltare le nostre città.

7 – MONT SAINT MICHEL, FRANCIA - Questo castello ha resistito agli assalti inglesi durante la Guerra dei cent’anni. Il suo punto di forza è dato dalla mancanza di angoli ciechi. Inoltre la marea potrebbe portare via gli zombie durante l’assalto. Ma se poi li trovassimo al negozio di souvenir?

6 – ARIAU TOWERS, BRASILE - Le torri in questione si trovano a 56 chilometri all’interno della foresta amazzonica. Non è tutto, la loro altezza va da dieci a venti metri. Ciò significa che si è ben al sicuro da qualsiasi attacco zombie. Da un lato si può vivere come all’epoca delle caverne, ma dall’altro non si può non tenere in considerazione il fatto che le infezioni più pericolose vengono trasmesse dalle scimmie, ben presenti in quella zona.

5 – SKELLING MICHAEL, IRLANDA - L’isola disabitata posta a sette miglia nautiche dalle coste dell’Irlanda dovrebbe essere libera da zombie, a meno che esistano zombie nuotatori o zombie pirata. L’attracco è possibile solo in tre punti, ma se i vichinghi in passato sono riusciti ad abbordare l’isola non è detto che non ci riescano anche gli zombie. E se poi inquinassero il pesce usato per nutrirsi?




4 – PIZZO GLORIA, SVIZZERA - Benvenuti nel ristorante posto alla sommità dello Schilthorn nelle alpi svizzere. La sua inaccessibilità dovrebbe farvi sentire al sicuro. Peccato che l’ambiente sembra fin troppo estremo, tanto che se saltasse la corrente si capitolerebbe a causa del freddo.

3 – TEMPIO DI XUANKONG, CINA - Costruito sul bordo di una montagna, il tempio è posto a oltre 20 metri d’altezza rendendolo quindi inaccessibile all’attacco degli zombie. Peccato però che essendo situato nel paese più popoloso del mondo, in caso di infezione la situazione sarebbe senza ritorno.

2 - JULES UNDERSEA LODGE, KEY LARGO, FLORIDA - Gli zombie galleggiano, non affondano. Purtroppo se mancasse l’aria si diventerebbe cibo per pesci.

1 – KELVEDON HATCH, INGHILTERRA - Questo buker della Guerra Fredda può ospitare fino a seicento persone ed è stato progettato per resistere a una guerra nucleare. Lo spazio non manca, ma se poi entrasse dentro uno zombie come farebbero le altre 599 persone?

domenica 8 luglio 2012

FERMATA DELL'AGGRESSORE...

...come ben sappiamo un'epidemia non conosce limiti e luoghi...questo è quello che sta capitando all'attuale schizzofrenia...dopo i casi della Florida,atti di cannibalismo sono capitati anche in Cina ,dove un'autista di un autobus, dall'apparente stato di ubriachezza,ha aggredito una donna all'interno del suo veicolo...l'aggressore è stato fermato dalle forze dell'ordine  e per la vittima si dobvrà ricorrere all'intervento chirurgico per risistemare il suo viso...
Apocalisse Zombie, è arrivata l'ora della Cina?

IN PRIGIONE SI E' PIU' SICURI

...si stanno svolgendo le riprese per quanto riguarda la terza serie di The Walking Dead...l'ambiente sara' costituito dalla prigione ...i superstiti vi entreranno per stare incolumi ma prima dovranno fare piazza pulita al suo interno...queste comunque sono le prime immagini rilasciate...the-walking-dead-exclusive-1_510.jpg
Immagine di anteprima per prison still.jpg

I ZOMBI TORNERANNO A BRESCIA

...L'8 settembre dopo il successo dell'anno scorso,si fara' nuovamente la zombiwalk a Brescia.La manifestazione è stata organizzata per l'occasione dalla Pro Gamers.Il percorso partirà da Parco Gallo poi piazza Loggia,fino al duomo e dopo di chè si ritornerà al punto di partenza...vediamo cosa accadrà quest'anno....

PROSSIMAMENTE IL DOCUMENTARIO SUI MORTI VIVENTI

...Il primo documentario sul fattore z giungerà probabilmente il lontabo 2014.Le riprese avverranno nell'inverno 2012 per finire nel 2013...in questo documentario verranno interpellati nomi celbri come Romero e Pegg e mandati in onda probabili video di un' invasione reale...una produzione davvero originale che molti ragazzi accorreranno al progetto....Il documentario si intitolerà "Doc of the Dead" e non ce ne sarà per nessuno...

HO VOGLIA DI CARNE!

...le cicale emanano strorditi suoni in questo pomeriggio desolato.E' bel tempo di sole e al momento nessun cadavere si è visto...forse sono anche loro andati al mare...Conosciamo ormai l'effetto della droga"sali da bagno".Un'altro episodio è successo in Georgia,dove un ragazzo per festeggiare i suoi 21 ha assunto questa droga e minacciato con una mazza da golf di mangiare carne umana.La polizia l'ha dovuto bloccare con 21 scosse di teaser....Non finisce qui,finita l'assunzione del sedattivo si è messo a fare il pazzo in ospedale spaventando il personale..            .

domenica 1 luglio 2012

AIUTO GLI ZOMBI

...Gli appassionati di sparatutto su iPhone e iPad hanno un nuovo titolo top da segnare tra gli acquisti da fare o nella lista dei desideri: si tratta di Dead Trigger ultimo titolo realizzato da MadFinger, già autori dell'apprezzatoShadowgun... Il giocatore è uno dei pochi umani superstiti di un olocausto di zombie che ha contagiato tutta la Terra: una volta uniti a un piccolo gruppo di resistenti dobbiamo affrontare decine e decine di missioni diverse non solo per rimanere in vita e vedere l'alba del prossimo giorno, ma anche per assicurare la sopravvivenza nostra e del gruppo.

Oltre all'azione frenetica in stile sparatutto Dead Trigger aggiunge diversi elementi dei giochi di avventura e di ruolo per offrire complessivamente oltre 40 ore di divertimento. Il titolo è sviluppato con il motore Unity e dal punto di vista grafico troviamo scenari, personaggi e azioni in 3D a 360 gradi in stile console. Per avanzare nella storia di Dead Trigger possiamo affrontare così missioni che richiedono la difesa di una postazione, l'eliminazione di un numero infinito di zombie, il recupero o la messa in sicurezza delle scorte, approvvigionamenti di armi e così via. Ci sono poi altre missioni non vincolate alla storia che vengono generate in modo infinito e casuale all'interno dell'app. In Dead Trigger possiamo migliorare il nostro equipaggiamento, le armi, le munizioni e anche le nostre abilità personali utilizzando il denaro e punti accumulati all'interno del gioco oppure per chi lo desidera anche tramite in-app-purchase. In calce in questo articolo inseriamo il trailer rilasciato dalla sviluppatore.

BOMBE SUGLI ZOMBI

...dalla radio è giounta la notizia che la Spagna è passata in vantaggio...maledizione...ne approfitto nel parlarvi del nuovo gioco per l'Android:"Bomb The Zombies"...il vostro compito è quello di uccidere gli zombi rifugiati in strutture molto resistenti dove ci sono anche dei sopravissuti...bisognera' quindi scoprire il punto debole della struttura e farli esplodere..ma non sarà facile...non bisognerà però uccidere gli ostaggi presenti...il gioco è composto di 90 livelli suddivisi in 9 quadri....

PROVE PER L'INVASIONE

...con l'uscita della nuova droga...i superstiti americani stanno diventando come i pericolosi zombi...per questo per fronteggiare il nemico sempre più numeroso,una troupe di medici hanno improvviasto una rapida ricerca di un vaccino da somministrare per evitare il contagio...nella ricostruzione si è anche pensati al furto dei medicinali per rendere difficoltoso l'impresa....

LI DENTRO QUELLA CASA...

...tra poco in un bunker segreto,si disputerà la finale dei vivi per quanto riguarda gli europei di calcio...io in attesa che capto il segnale vi dico qualche novità..Per la Windows Phone è giunto un nuovo gioco intitolato "Zombie Fighter Free"....certo è la solita storia di battaglia contro i morti viventi...L'obiettivo è quello di salvare una ragazza da questi mostri,schivando anche occhi enormi.Per fortuna dentro la casa dove è ambientato il tutto possiamo trovare porzioni magiche...Il gioco è già disponibile su Widows Phone Marketplace...Zombies Fighter Free per Windows Phone: alcuni screenshot