domenica 15 dicembre 2013

CARNE CRUDA IN TAVOLA

Invano ho bussato.Non c'e' nessuno...io provo a fare irruzione...
Quale momento migliore del Natale per riflettere sulle cose della vita? E quale modo più efficace per riflettere sulle cose della vita che pensare a dei belli zombie? Certo, è un modo un po' "hard" per concepire la parte riflessiva delle feste natalizie, ma non è scorretto:  «Lo sfacelo dell’economia mondiale costringe gli esseri umani a tornare a pensare all’essenziale. Ovvero: cibo, un riparo per la propria famiglia e ciò che serve per tenerla al sicuro. Il segreto del successo degli zombie è tutto qui. Ci fanno affrontare la paura più grande, ci costringono a riflettere sull’unico appuntamento al quale nessuno di noi, prima o poi, potrà mancare e ci spingono a chiederci: come vogliamo viverlo il tempo che abbiamo a disposizione prima di quel momento? La vita è preziosa. Vivere intensamente, dando valore a ogni singolo giorno, è quanto di meglio possiamo fare. E quanto di più difficile».

Questa è la riflessione che ha portato Chiara Poli e Paolo Franchini, due scrittori con la passione per l’horror, gli zombie, il noir ma soprattutto per la solidarietà, a inventarsi  una curiosa iniziativa a favore di A.I.S.EA Onlus e AST Onlus, due associazioni senza fini di lucro a supporto delle persone affette da due malattie rare, la Sindrome di Emiplegia Alternante e la Sclerosi Tuberosa, e delle loro famiglie.

Con la collaborazione di oltre cento autori, che hanno messo gratuitamente la loro creatività al servizio di queste associazioni, è nato infatti  “Morto e mangiato - Storie di zombie di AA. VV.”: racconti brevi sul tema “zombie” scritti con ironia, provocazioni e riflessioni sul senso di una vita che va vissuta fino in fondo.

Tra i tanti scrittori che hanno contribuito da tutta Italia  ci sono circa 15 varesini: tra di loro nomi noti in provincia come Maniglio Botti, Federica Baj, Fiorenzo Croci, Stefania Radman, Adriana Scanferla, Massimo Rodighiero, Francesco Manarini. Sono però molti di più: i loro nomi potete trovarli qui.
Morto e mangiato - Storie di zombie di AA. VV. è disponibile dal 12 dicembre in ebook presso i migliori store on line al prezzo di 4,99 euro e in formato cartaceo, ordinabile tramite il sito www.mortoemangiato.tk al prezzo di 15 euro.

TUTTE LE STAR DEL WEB RIUNITE

E’ tutto pronto per i Web Show Awards, la prima edizione dello spettacolo che vedrà le webstar riunite per un evento mai visto prima. Uno show incredibile al quale è possibile assistere dal vivo, scaricando gratuitamente l’invito dal sito ufficiale, il prossimo mercoledì 18 dicembre al Palapartenope di Napoli, alle ore 21. Un evento che vede Fanpage.it tra i media partner dell’evento, insieme a La3, Ceres, Radio Kiss Kiss e Youtube. Tra le webstar della serata parteciperanno: Jacopo Morini (Le Iene), Frank Matano, Guglielmo Scilla – Willwoosh, The JackaL, freschi dell’ultimo corto “The Parker”, I Nirkiop, Leonardo DeCarli, Daniele Doesn’t Matter, Michael Righini, The Pills, Claudio DiBiagio, Francesco Sole, hMatt e Fancazzisti ANOnimi.
Non c'e' nessuno all'interno...provo a ribussare...

Lo “zombie” Jacopo Morini ha consegnato, con una serie di clip virali apparse sul web, il riconoscimento del “Web Show Awards” ai personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport che hanno un grande seguito in rete. Il “leit motiv” di queste clip vedeva lo zombie-Morini cogliere di sorpresa l’ospite premiato, mentre si dedicava ai ringraziamenti di turno. Tra le premiazioni più divertenti quelle di Mario Balotelli e Maccio Capatonda, entrambi riusciti a neutralizzare la minaccia zombie. Poca “fortuna” hanno avuto invece Gianluigi Buffon e Fedez, sorpresi e sopraffatti dal “non morto”.

Il “dress code”. A quanti parteciperanno alla serata dei Web Show Awards, è richiesto un “dress code” zombie. Proxy dei Jackal ha realizzato un video dove mostra come ottenere un rapido effetto zombie in 5 semplici minuti, ricordando che al Palapartenope sono presenti truccatori professionisti che vi daranno una mano per i ritocchi, oltre ad esserci la possibilità di cambiarsi nella struttura grazie all’ausilio di vere e proprie “locker room”.



I Web Show Awards sono il primo evento live in Italia dedicato al mondo della rete. Sarà trasmesso anche in live streaming mondiale sul canale ufficiale Youtube dell’evento


continua su: http://tv.fanpage.it/web-show-awards-tutti-zombie-al-palapartenope-il-18-dicembre/#ixzz2nYZLDXJ5
http://tv.fanpage.it

ANCHE I MANGA SONO RI-TORNATI

Poco distante da noi c'e'muna cascina...chiederemo asilo li...
GP Manga si unisce al trend del momento proponendo un’antologia di brevi manga a tema zombi.
L’inizio del volume presenta le storie migliori e più interessanti; Katsuya Terada (autore noto in Italia per Saiyukiden) e Sachiko Uguisu scrivono storie dolorose ma sul confine del grottesco, entrambe disegnate con un tratto che lascia intravedere influenze dal fumetto occidentale underground. Degni di nota per il loro discostarsi dai modelli che vengono normalmente proposti tra la produzione manga Toranosuke Shimada e Tomohiro Koizumi: due autori che non vedrei male tra le pagine di una rivista di stampo alternativo come Canicola, ma che non riescono a concretizzare due idee potenzialmente interessanti.
Delude Sinichi Hiromoto, autore noto in Italia per Fortified School Violent runner vibrator, con una storia svogliata che si regge solo sull’eccesso delle situazioni proposte in maniera spesso gratuita. Poco da dire sugli altri racconti, francamente dimenticabili.
L’impressione finale è di un’eccessiva disomogeneità di stili e intenzioni; questo potrebbe comunque esser anche visto in positivo, ma purtroppo per alcuni autori siamo di fronte a una scarsa ispirazione e qualità del lavoro.
Si può apprezzare la capacità dei fumettisti giapponesi di passare dal dramma al comico con naturalezza, ma la mancanza di una linea comune che leghi tra loro le storie al di là degli zombi pesa sul giudizio finale, anche se forse le opere citate risultano sufficienti per considerarne l’acquisto.

UN NUOVO SPARATUTTO IN CIRCOLAZIONE

Inpieno inverno vaghiamo senza metà...qualcuno ci aprirà...
AE Zombie War Zone è un nuovo gioco sviluppato per Windows Phone 8 e Windows Phone 7 da AE Mobile che propone un divertente sparatutto in prima persona.In AE Zombie War Zone il nostro compito sarà quello di lottare con dei temibili zombie per salvare la nostra città, a disposizione abbiamo diverse armi, granate e kit di guarigione, potenziabili tramite l’acquisto con monete virtuali (o reali). Il gioco è di tipo statico, infatti tramite i controlli touch possiamo solo mirare e sparare ai vari zombi in modo da completare il nostro livello.
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IL RITORNO DELLA GUERRA Z

Per compassione volevano almeno tenere al sicuro il mio cucciolo...non lui è venuto con me e così sarà per sempre...
Nonostante una produzione travagliata come poche altre, con grandi rimaneggiamenti di sceneggiatura a riprese già iniziate e una parte finale che ha deluso gran parte di pubblico e critica, World War Z ha comunque incassato molto bene ed è scontato che ci sia già in cantiere un sequel per questa epica-epidemica.
Brad Pitt è nuovamente coinvolto su entrambi i lati della barricata: sarà quindi produttore e protagonista del seguito e torneremo ad ammirarlo mentre scappa in giro per il mondo inseguito da incredibili masse di morti viventi.
Con una mossa piuttosto anomala, la produzione ha già individuato il regista per il sequel, ancora prima di affidare la sceneggiatura a qualche scrittore e decidere l’impalcatura di base del nuovo film.
Sarà infatti Juan Antonio Bayona a dirigere il tutto e questo cineasta spagnolo sembra comunque avere le carte in regola per affrontare un simile progetto, non tanto per le atmosfere gotiche che ha dipinto in The Orphanage quanto per la mano sicura che ha mostrato nel filmare la scena del disastro in The Impossible.
Quel tipo di visione e di tecnica gli torneranno molto utili quando sarà alle prese con le scene di gruppo e con gli innumerevoli zombie di World War Z: rimane ora da scovare uno sceneggiatore che sappia pescare fra le pagine dell’opera di Max Brooks per trovare le situazioni adatte al sequel, senza ripetere gli errori della precedente produzione.
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IL CONTINUO DI THE TUBE

Adesso vago per il deserto con il mio cucciolo e qualche provvista...
Ormai tutti ne parlano e tutti la osannano. The Tube, la serie zombie/horror ideata da Franco Forte, che ne ha dato l’avvio scrivendo il primo capitolo, ovvero The Tube — Stazione 27, ormai si è imposta all’attenzione del pubblico, non solo degli appassionati di horror in senso stretto, ma anche dei lettori di fantascienza e di paranormal in generale. Tutti i capitoli fin qui pubblicati, che hanno fatto seguito al pilot di Franco Forte, sono arrivati in cima alle classifiche di vendita di Amazon per gli ebook horror e di fantascienza, un successo che si rinnova con ogni nuova uscita.
Con The Tube siamo entrati in un mondo claustrofobico in cui all’improvviso tutto cambia e i morti cominciano a camminare sulla terra. Da martedì 3 dicembre, con l’uscita del quinto capitolo della serie, Progetto Bokor di Scilla Bonfiglioli, l’universo di The Tube si espande con personaggi e scenari nuovi in cui fare addentrare il lettore.

CHI SOPRAVVIVERA'?

Tristemente vi comunico della mia espulsione dalla base perchè ho criticato il servizio del proprietario e dei suoi umili servitori...
artist = zombie esposizione sulla morte dell'arte

Nata dall'omonimo progetto artistico basato su 24 autoscatti dell'ArtistaZombie Giacomo Verde. Nello spazio tempo della scena teatrale l'ArtistaZombie allestirà i sui autoritratti spiegando perché l'arte è morta e perché gli Artisti sono ormai degli Zombie (ma forse lo sono sempre stati). L'artista è uno zombie perché si nutre di vita reale, di eventi vitali e di organismi viventi per trasformarli in simulacri, rappresentazioni, feticci museali, cose senza vita, decorazioni, nature morte. E tutto per cercare di sopravvivere in un contesto malato, infettato, dove solo i mutanti, i morti viventi, possono aspirare all'immortalità. L'artista è uno zombie perché è da sempre uno schiavo. Un resuscitato per essere sfruttato nelle piantagioni dell'immaginario, non decide mai in prima persona cosa fare. E' un servo degli eventi che lo circondano. Segue solo il suo istinto di sopravvivenza.
Un solo quesito
Se uccidi uno zombie non è un omicidio. Era già morto.
Se uccidi un artista è un omicidio?
Ha debuttato al Teatro Francesco di Bartolo di Buti per la rassegna "Piccoli Fuochi" il 27 settembre 2013.
E ogni performance potrebbe essere l'ultima.
Ingresso a offerta a partire da 3 euro
Progetto www.verdegiac.org/zombie
Video http://youtu.be/EAekeW0dECI

​A seguire proiezione di
Zombie Massacre

di Luca Boni e Marco Ristori
2013, Ita, Usa, Ger, Can
90'

Un'arma batteriologica sviluppata dal governo statunitense allo scopo di creare super-soldati scatena un'epidemia in una piccola città dell'est europa.
Tutti gli abitanti si trasformano in zombie infetti.
Il piano è portare un ordigno nucleare nella centrale atomica della città per mascherare la situazione con un incidente nucleare, in questo modo nessuno avrebbe saputo la verità. Una squadra di mercenari viene assoldata per completare la missione.
La battaglia ha inizio: orde di mostri contro i mercenari.
Chi sopravviverà?



Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/cronaca/artist-zombie-esposizione-sulla-morte-dell-arte-2062358.html
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domenica 8 dicembre 2013

NEANCHE FEDEZ VIENE RISPRMIATO

Dopo Mario Balotelli anche il rapper Fedez è stato attaccato dallo zombie virale dei Web Show Awards, l’evento dedicato alle webstar che si terrà il 18 dicembre al Palapartenope di Napoli. Il rapper riceve il riconoscimento per i suoi numeri sul web: più di 130 milioni di visualizzazioni su Youtube, più di 880mila fans su Facebook, più di 280mila follower su Twitter. Il Web Show Awards premierà dal vivo le webstar più note, ma non solo, perché per il pubblico è richiesto un dresscode zombie. Chi vorrà partecipare allo spettacolo vestito da “non morto”, potrà arrivare già preparato oppure cambiarsi in uno dei dieci stand messi a disposizione dall’organizzazione e farsi ritoccare da truccatori professionisti. L’ingresso è assolutamente gratuito, basta andare sul sito ufficiale e scaricare l’invito. Chi non potrà parteciparvi, potrà comunque seguire la diretta sul canale youtube ufficiale.
Anche Fedez divorato dallo zombie dei Web Show Awards (VIDEO).

OCCHIO ALLE SPALLE!

Sto notando che nelle ultime settimane ci sono poche notizie sui nostri amici...
Migliore portiere del mondo? Celo. Record di presenze in nazionale? Celo. Coppa del Mondo? Celo. Scudetti? Celo, celo! Cosa manca a Gigi Bufon allora? Beh, un premio per essere uno degli sportivi italiani più seguiti su Internet, per esempio. Ma è solo questione di giorni: perché il 18 dicembre riceverà il Web Show Awards per gli stratosferici numeri che ha raggiunto sui social network. Più di due milioni su Facebook, oltre 400mila su Twitter, il portiere dei record ne raccatta anche on line.


La grande festa, nella quale verranno premiati anche altri personaggi di sport e spettacolo che riscuotono successo su Internet, si svolgerà a Napoli e sarà una serata a tema "zombesco". Tutti travestiti come nel leggendario video Thriller di  Michael Jackson. E qualche zombie è  già in giro... almeno a giudicare dal breve e divertente filmato in cui Buffon annuncia ai tifosi di aver vinto il premio.
Buffon premiato per il Web ma aggredito dagli zombie

E' ARRIVATA ORMAI LA MORTE BIANCA

Mi sto riprendendo dall'influenza o sono infetto?
Proprio come il film originale, anche il sequel di Dead Snow, sarà presentato nel corso della prossima edizione (16-26 gennaio) del Sundance Film Festival.  Precedentemente annunciato come War of the Dead, il film ha assunto invece il titolo ufficiale di Dead Snow: Red Vs. Dead.

Dead Snow: Red Vs. Dead, sempre diretto da Tommy Wirkola, è un sequel in cui l'unico sopravvissuto alla battaglia del film precedente, è chiamato a combattere una nuova e più vasta ondata di morti viventi in uniforme nazista; questa volta, però, insieme a lui ci sarà una squadra speciale "anti-zombi" arrivata appositamente dagli Stati Uniti. Wirkola ha dichiarato: "Red Vs. Dead sarà più spaventoso, divertente, con più azione e molto più gore del film originale!". Non vediamo l'ora.
Il sequel di Dead Snow sarà presentato al Sundance 2014: ecco le prime immagini

STO SCAPPANDO DAI ZOMBI!

Sto pensando di fare un magazine a divulgazione editoriale con uscite mensili.Voi che ne pensate?
Ha rubato un camion e si è dato alla fuga. Non dalla polizia, quanto dagli "zombie".
E' stata infatti questa la singolare giustificazione che un 23enne statunitense ha fornito alle forze dell'ordine, dopo che lo avevano tratto in arresto per aver rubato un mezzo fermo presso una stazione di servizio del Minnesota.
Come riporta il Minneapolis Star Tribune, gli agenti hanno trovato il ragazzo in evidente stato di agitazione, terrorizzato dall'idea di essere inseguito dai morti viventi.
Ovviamente, la polizia non ha creduto alla motivazione del giovane e, per questo, lo ha bloccato. Successivi accertamenti hanno dimostrato inoltre come il ragazzo, residente ad Apple Valley, nella Contea di Dakota, fosse ubriaco al momento del furto: nel suo sangue, infatti, è stato riscontrato un tasso alcolico superiore del doppio rispetto a quello concesso dalla legge del Minnesota.
Usa. Ruba un camion: "Dovevo fuggire dagli zombie"

domenica 1 dicembre 2013

LA DROGA TI TRASFORMA IN ZOMBI

Biancaneve (un vero e proprio “nomen omen”) ridotta dal consumo di cocaina a uno zombie devastato e putrescente, mentre i sette nani (e “nani” è anche il nome col quale vengono spesso definiti i pusher) assistono indifferenti alla scena, ognuno perso in se stesso, ognuno specchio di un preciso sintomo/effetto provocato dalla cosiddetta polvere bianca.

Una scena carica di orrore e angoscia, rappresentata su un’inquietante sfondo notturno. In primo piano, inoltre, una mela divorata fino al torsolo simboleggia l’avvelenamento e la morte.

Illustrata da Pasquale Qualano (disegnatore di Poggiomarino che lavora ormai da alcuni anni per diverse case editrici di comics statunitensi) a sua volta coadiuvato dalla tavolozza digitale della brava colorista di origini lucane Ylenia Di Napoli (anch’essa conosciuta principalmente per i suoi lavori pubblicati Oltreoceano), questa importante campagna sociale diretta contro l’uso della cocaina si avvale di fondi europei e parte da un’iniziativa del Piano di Zona di Cava de’ Tirreni.

Ideatori del concept e della promozione sono Francesca Mastrolla, Manuel Lupi e Francesco Nobile.

“Il progetto è stato strutturato in due parti”, ha spiegato Nobile. “Abbiamo dapprima ideato dei questionari per le scuole in cui abbiamo chiesto agli studenti quali fossero i fattori critici che, secondo loro, favorirebbero il consumo di stupefacenti. E siccome compagnie e dinamiche di gruppo si sono rivelate centrali nelle loro risposte, ne è derivato che la successiva campagna di manifesti e cartellonistica è stata improntata sullo slogan: “Scegli bene i tuoi amici”. L’idea, poi, di utilizzare delle versioni distorte di Biancaneve e i sette nani è stata magnificamente supporta dall’arte di Qualano e Di Napoli”.

L’idea che l’antica fiaba popolare di “Biancaneve e i sette nani” canonizzata dai fratelli Grimm proponga – nella versione cinematografica realizzata da Walt Disney – dei chiari riferimenti agli effetti dell’abuso di cocaina, rappresenta una sorta di “leggenda culturale” che di tanto in tanto torna a farsi spazio sui media. Ultimamente è stato Mitchell Stephens, docente di Storia della Televisione all’Università di New York, a farsene promotore. Ovviamente si tratta di tesi basate su prove che definire indiziarie è poco (la ricerca di sottotesti “perversi” intorno ai lungometraggi targati Disney rientra nelle famigerate “teorie del complotto”).

Gli zombie della cocaina campagna contro la droga

COME SOPRAVVIVERE A UN'EPIDEMIA

Ci sono survival horror e survival horror. la differenza è netta e non è da poco anche se a leggere le due parole sembrano uguali. Uno degli esempi di “differenziazione” è How to Survive, sviluppato da EKO Studios e distribuito da Halifax. Si tratta di un gioco disponibile per le console last-gen PS3, Xbox 360, sistemi Windows PC e Wii U di Nintendo e distribuito solamente in formato digitale. Il suo scopo, come tutti i survival horror, è quello di cercare di sopravvivere ad isole infestate da zombi. Non sapete proprio da dove cominciare per salvarvi la pelle? Nessun problema! Per fortuna c’è Kovac.
Kovac è uno dei sopravvissuti che, certo della sua esperienza, ha scritto una guida alla sopravvivenza e l’ha disseminata, a capitoli, in giro per le isole. I giocatori di How to Survive, trovandole e leggendole, avranno presto un’idea più precisa di dove sono finiti e cosa fare per craftare armi, procurarsi, cibo, acqua e per riposare.

TROVATO IL REGISTA DEL REMAKE DEL GIORNO DEGLI ZOMBI

Da qualche settimana impazza in rete una notizia resa ormai ufficiale dalla Millennium Films: “Il giorno degli zombi” di George A. Romero avrà un imminente remake.
Come saprete non è questa la prima volta che il terzo capitolo della saga romeriana sui morti viventi è oggetto di sequel e remake, visto che nel 2005 è stato prodotto un pessimo sequel apocrifo, “Day of the Dead 2: Contagium”, e nel 2008 un remake a cura di Steve Miner e da noi ancora inedito.
Stavolta la palla è passata nelle mani dei produttori di “Non aprite quella porta 3D” Lati Grobman e Christa Campbell, che in primis hanno annunciato di voler rimanere il più fedeli possibili al lavoro di Romero, riproponendo anche la figura dello zombie lento e ciondolante “classico”, sostituto nelle produzioni più recenti da morti viventi agili e furiosi.
Ma ora veniamo alla notizia del giorno.
È appena stato annunciato il nome di chi dirigerà questo remake di “Il giorno degli zombi”. Si tratta di Mark Tonderai, già noto al pubblico horror per il discreto road movie “Hush – Panico” (uscito da noi solo in home video per la Koch Media) e il thriller/horror con Jennifer Lawrence “Hates – House at the End of the Street”.
La sceneggiatura è stata affidata a Lars Jacobson, già regista e sceneggiatore dello spietato e anomalo slasher drammatico “Baby Blues”, il film avrà un budget di circa 20 milioni di dollari e le riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2014.
Non abbiamo ancora indiscrezioni sul cast, ma quanto prima vi comunicheremo i primi nomi degli attori che andranno a comparire nel nuovo “Il giorno degli zombi”.
Il giorno degli zombi

IL PUNK E' SOPRAVVISSUTO

Rock e zombie formano un’accoppiata perfetta, ecco perché il nuovo fumetto pubblicato dall’audace 80144 Edizioni è un vero spasso: Punk Is Undead, ovvero il ritorno dei morti viventi in una Los Angeles oscura e perversa, dove i quattrini dettano le regole e i destini. Ma gli zombie che tornano a popolare la terra non sono “ammassi di carne putrefatta” qualunque, ma bensì tre icone della musica morte in circostanze misteriose o violente: Jimi Hendrix, Jim Morrison e Jaco Pastorius. Dopo il fortunato Suburbans, la casa editrice continua sulla strada del fumetto lanciando questa serie venata di horror ambientata nel mondo del rock americano. Il primo volume Live in Los Angeles conta 64 pagine di disegni accattivanti e nella versione ebook, disponibile su Itunes e realizzata nell’innovativo formato epub3/fixed layout, si trova anche un’opzione sonora. Il lettore potrà infatti attivare i suoni di sfondo, un supporto sonoro all’azione delle tavole, per leggere la storia con un effetto di coinvolgimento mai provato.
Gli autori sono Paolo Baron ( ideatore delle collane Toilet e Lineagialla per 80144 edizioni e autore di racconti) e Ernesto Carbonetti (ex-membro del T.i.n.a. comics lab per il quale ha realizzato il graphic novel Suburbans e disegnatore di videogames). Aspettando i prossimi volumi, non resta che caricare una playlist ad hoc di classici del rock ’70 per godersi appieno questo “spaventoso” viaggio nelle viscere di L.A.

domenica 24 novembre 2013

DALLA CONSOLLE ALL'ANDROID

La Frima Studio Inc.  ha pubblicato da pochi giorni un nuovo titolo per Android decisamente interessante: Zombie Tycoon 2. Si tratta di un titolo sviluppato per PS3 e PS Vita portato su Android. Purtroppo si tratta, al momento, di un’esclusiva Nvidia Shield e dunque non è acquistabile per altri smartphone o Tablet (e il prezzo non è basso!). Di seguito la descrizione:

Schierati da una parte e scatena le orde per decidere una volta per tutte che tipo di zombi, lento o veloce, erediteranno la terra bruciata! Gioca entrambe le fazioni zombi, nell’emozionante campagna per giocatore singolo: impara a padroneggiare le 4 unità di mostri (la versione cazzuta degli eroi), alzagli il livello mentre conduci le squadre di zombi attraverso 8 epiche missioni per giocatore singolo e scopri le nostre uniche 6 classi di zombi! Cattura i loro edifici e specializza le rispettive squadre con ulteriori competenze ed esperienze! Vuoi scegliere i samurai rapidi e mortali? Gli ingegneri dalla pronta cattura o gli esploratori furtivi che ti aiuteranno a trovare dove si trova il tuo avversario? Padroneggia la stupefacente abilità dell’assalto letale e preparati per l’ “over-the-top” partita mortale on-line.
Zombie Tycoon 2

COME ERA PRIMA IL MONDO DI TWD

Gli zombie non arrestano la loro marcia sul piccolo schermo, ma anzi raddoppiano la dose. Amanti dei morti viventi, se le avventure di The Walking Dead non vi dovessero bastare, sappiate che gli autori della serie targata AMC e creata da Frank Darabont dai fumetti di Robert Kirkman stanno progettando una nuova storia tratta dalla serie apocalittica. D’altra parte TWD, giunto alla quarta stagione, sta ancora ottenendo un successo strepitoso, tanto che lo show ha rinnovato per una quinta stagione.
Tornando a parlare del nuovo prodotto, vi sarete certo chiesti cosa fosse successo al mondo mentre Rick era in coma e come mai il pianeta fosse invaso dai famelici morti viventi. Bene, forse, a breve la vostra curiosità sarà soddisfatta. Infatti, quello che Robert Kirkman ha in mente è un prequel di TWD. TVLine ha infatti rivelato che la futura serie racconterà gli eventi immediatamente successivi alla diffusione dell’epidemia e gli sforzi di contenerla.
Kirkman ha fatto sapere che il nuovo prodotto in fase di ideazione “Sicuramente non sarà ambientato in Georgia. È importante per noi che abbia una sua identità. Dev’essere una serie degna di esistere”. Quello che attualmente sappiamo del progetto in cantiere è che l’ambientazione e i personaggi saranno diversi da The Walking Dead. Sapranno anch’essi conquistare il pubblico?
Lo sviluppo è ancora nelle fasi iniziali e il debutto è previsto per il 2015. C’è quindi tutto il tempo necessario per creare una storia avvincente che faccia appassionare gli spettatori.
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SFRECCIA IN STRADA

Se sentivate la mancanza di un gioco in cui si ammazzano zombie, eccovi accontentati. La Black Bullet Games ha infatti lanciato The Deadshot, app nella quale dovrete eliminare il maggior numero di morti viventi grazie alla vostra buona mira. Lo scenario del gioco sono le strade di una città invasa dagli zombie, nati dalla proliferazione di un virus geneticamente modificato sfuggito al controllo di uno scienziato.
Non ci saranno corpo a corpo con i mostri, voi vi troverete in una posizione sopraelevata, spesso la finestra di un palazzo, e con il vostro fucile di precisione dovrete cercare di abbattere gli zombie in strada. Il mirino vi permetterà di zoomare su una parte del corpo dello zombie: colpire alla testa conviene sempre.
L’obiettivo del gioco non è abbattere quanti più mostri è possibile, ma evitare che i morti viventi attraversino la zona X dello stage, dove sono rifugiati i sopravvissuti. La difesa della razza umana, dunque, è nelle vostre mani, anzi nel vostro fucile.

lunedì 18 novembre 2013

MONOPOLI ANCHE PER I SOPRAVISSUTI...

E' quasi ora di cena...
The Walking Dead è ormai diventato un cult sia nel mondo dei fumetti che in quello televisivo e ultimamente sta prendendo piede anche in quello dei giochi grazie alla Telltale Games.

Oltre al videogioco, il franchisee del mondo post apocalittico popolato da zombie  si è esteso anche ai giochi di società, infatti è già disponibile su Amazon una versione zombizzata del popolare gioco del Monopoli dove i giocatori, dopo aver comprato i terreni, avranno lo scopo di fortificarli per renderli sicuri dagli affamati mangia-pelle.Ma non è finita qui, dopo la survival edition del Monopoli, è uscita anch ela versione The Walking Dead di Risiko (lo trovate qui sempre su Amazon) dove i combattimenti per la sopravvivenza si fanno ovviamente con i morti viventi!

La proposta di Amazon per entrambi i giochi acquistati insieme è attualmente di 86 $ (circa 64 €) e dato che Natale si sta avvicinando (lo so perché i supermercati sono già pieni zeppi di pandori e panettoni…) io ci sto facendo un pensierino per alcuni dei miei amici thewalkingdediani che come me seguono avidamente ogni puntata di questa quarta stagione di The Walking Dead.
The Walking Dead

UN NUOVO GIOCO SUI ZOMBI IN APP STORE

Sono ancora rabbiato per una questione di domenica...
Tra i temi più gettonati in App Store, per quel che concerne il reparto videogiochi, vi è sicuramente quello degli Zombie. I non morti, infatti, sono spesso protagonisti di gioco o, meglio dire, gli antagonisti. Ancora una volta, in questo Dead on Arrival 2 il giocatore si troverà immerso all’interno di sanguinose battaglie con i morti viventi. L’azione di gioco si svolge attraverso una camera dall’alto che riprende l’intera arena di gioco. Si tratta, sostanzialmente di uno shooter che punta tutto sulla modalità cooperativa, in cui gli utenti dovranno aiutarsi a vicenda per sopravvivere.
Dead on Arrival 2 è basato, ovviamente, sulle micro transazioni, quasi come la totalità dei giochi gratuiti rilasciati in App Store. Infatti, la lotta per la sopravvivenza non passerà solo e soltanto dalla bravure del giocatore, ma anche dagli investimenti di Z-Bucks, che potranno essere raccolti dopo ogni uccisione o acquistati in App Store tramite pacchetti di gioco a pagamento. Prima di scendere all’interno di ogni arena il giocatore dovrà fare i conti con il proprio arsenale, dovendo ponderare la scelta da fare a seconda del nemico. Sbagliare l’arma significa morte certa. Oltre ad un vasto arsenale l’utente potrà anche acquistare bonus, extra, power up e perfino un potentissimo lanciarazzi. Dead on Arrival 2, come già anticipato, punta tutto sull’esperienza multigiocatore e permette di beneficiare dell’aiuto di altri giocatori, amici o sconosciuti che siano, potendo battagliare con un massimo di 4 utenti a schermo contemporaneamente.
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ROMERO DICE BASTA AGLI ZOMBI

Fa freddo nel mio alloggio...spero che hanno azionato la caldaia...
The Walking Dead è giunta ormai alla quinta stagione, ma i fan non sembrano stancarsi di seguire le avventure dei sopravvissuti all’apocalisse zombie. Sarà per la qualità sempre alta della serie ideata da Robert Kirkman, o sarà forse perché la figura dello zombie non ha ancora perso, a quasi cinquant’anni dal suo ingresso trionfale nel cinema moderno, il suo fascino sovversivo. Non che La notte dei morti viventi di George Romero sia stato il primo film della storia a introdurre i morti viventi, ovviamente, ma è innegabile che tra i cadaveri ambulanti dei vari White Zombie e L’ombra che cammina e le orde fameliche (e dal forte sottotesto politico e sociale) del film di Romero il salto sia stato evidente e decisivo.

Quarantacinque anni e parecchi film di zombie dopo (L’alba, Il giorno, La terra, Le cronache, L’isola…), Romero non ha smesso di amare la figura del morto vivente, tanto che a gennaio uscirà per Marvel il fumetto in 15 volumi Empire of the Dead. Il regista si è però stufato dello sfruttamento intensivo di questa (ormai) icona pop, come ha dichiarato in una recente intervista:

«Tornerò a interessarmi agli zombie quando usciranno dalla cultura pop. Ora come ora non voglio averci niente a che fare. Diamine, sono ovunque! C’è The Walking Dead, World War Z, un sacco di videogiochi, le pubblicità… argh! È troppo. Mi sento fuori posto in questo mondo. Mi hanno chiesto di dirigere un paio di episodi di The Walking Dead ma ho detto di no: è una soap opera nella quale, ogni tanto, compare uno zombie o due. Per me lo zombie è sempre stato veicolo di satira o di critica politica, tutte cose che mancano oggi».

E poi, la botta peggiore:

«Oggi come oggi non farei mai un film di zombie. Per me quella parentesi è chiusa».
George Romero al vetriolo: «Basta zombie, ho detto di no anche a quella soap opera che è The Walking Dead»

domenica 10 novembre 2013

IL TUBO TERZO DELL'ORRORE

Il riscaldamento non riesce a funziona abbastanza.Fuori piove a dirotto...

Nei primi due capitoli di The Tube, intitolati rispettivamente Stazione 27 (di Franco Forte) e La fame e l’inferno (di Ilaria Tuti e Carlo Vicenz), siamo entrati in un mondo claustrofobico in cui all’improvviso tutto cambia e i morti cominciano a camminare sulla terra. Da martedì 5 novembre 2013, con l’uscita del terzo capitolo della serie, Giorno Zero di Antonino Fazio e Alain Voudì, l’universo di The Tube si espande e trova nuovi, terrificanti scenari in cui far muovere i suoi protagonisti.

Nella prima puntata, Stazione 27, ci troviamo nella metropolitana di una città non precisata. Il giovane Milo si trova a bordo di una carrozza, intento ad ammirare Marika, una biondina di cui è perdutamente innamorato. Quando finalmente si decide ad abbordarla, il treno si ferma e le porte si aprono sulla banchina della stazione 27. Quello che succede dopo pare un incubo, o una sequenza di fotogrammi sgranati da un film dell’orrore: creature barcollanti cercano di entrare nel vagone, scavalcando corpi insanguinati e massacrati. Milo si trova costretto ad affrontare delle creature terrificanti, degli zombie che cercano di aggredirli, dimostrando un coraggio che sorprende lui per primo. Ma deve combattere per sopravvivere, e per impedire che quei mostri facciano del male a Marika. Dopo aver combattuto con i morti viventi, Milo, insieme a un manipolo di passeggeri, si rinchiude in un vagone del treno. Con loro c’è il conducente, che fa partire il convoglio. Ma cosa troveranno alle prossime fermate? E perché la metropolitana sembra non raggiungere mai la stazione successiva?

Nel secondo capitolo di The Tube, La fame e l’inferno, mentre Milo, Marika e gli altri lottano per sopravvivere nel vagone della metropolitana che pare diretto verso il nulla, in superficie un nuovo personaggio si aggira fra i morti viventi: è Tea, una donna che custodisce un segreto terribile, che le logora l’anima. Lei è umana, ma quando la Fame la tormenta, si trasforma in qualcosa che forse è ancora più letale degli stessi zombie. Tea incontra altri sconosciuti nei sotterranei della metro, e quando vedono arrivare un treno, non sanno chi, o che cosa, incontreranno…

domenica 3 novembre 2013

WLAKING DEEJAY

Oggi, 31 ottobre, Linus ha fatto una sorta di “spaventoso” outing sul suo blog: “Se c’è una cosa che non ho mai capito è il successo degli zombie nel cinema o nelle serie televisive. Non è questione di mancanza di fantasia, sono riuscito persino ad appassionarmi ad Alien vs Predator, ma è dai tempi di Thriller di Michael Jackson che mi chiedo cosa c’è di così ‘scary’ in uno che cammina con la testa di lato e trascinando i piedi“. Per un bel po’lui ha pensato che fossero “un’icona di quel periodo“, abitanti di “un mondo fatto di effetti speciali primitivi“; poi, però, sono venute fuori pellicole e serie tv come The Walking Dead e World War Z, “e allora – conclude Linus nel suo messaggio – mi sono adeguato“. In che modo? Diventando uno zombie. Insieme ad altri 9 volti di Radio Deeejay. Il risultato è decisamente degno di nota:

The Walking Deejay, tutti con sguardi vitrei e occhiaie profonde (poveretti, chissà da quanto tempo non prendono pace…). Linus ha sul collo il buco di una pallottola e dalla bocca gli cola del sangue, Albertino guarda minaccioso verso l’obiettivo e l’istinto è quello di darsela a gambe nel più breve tempo possibile. Nicola Savino s’è beccato un colpo di pistola in fronte e ha le labbra completamente spaccate, anche Fabio Volo è messo maluccio ma si sa: lui sa sempre trovare il lato positivo di ogni faccenda.
Nikki stringe un cuore umano fra le mani e pare l’abbia scambiato per una merendina, La Pina ha la sua inconfondibile chioma bionda – perfettamente in ordine nonostante la violenta colluttazione da cui è reduce – e due canini più affilati di quelli di un gatto, Platinette conserva uno sguardo languido e manda un lieve bacio e chi vorrà… riportarla in vita. Veramente mostruosi, questi deejay. E Linus ha fatto bene ad adeguarsi: quel pallore gli dona parecchio…
Radio Deejay: Linus e gli altri diventano “zombie” per Halloween 2013

A MILANO CI SONO I Z BABY!

Arriva per la prima volta a Milano la Zombie Walk (la “camminata degli zombie”) dedicata a bambini e ragazzi.

Si tratta di una marcia diffusa nel mondo e in Italia, nella quale un gruppo di persone si dà appuntamento e sfila per le vie della città travestito da zombie. L’appuntamento, organizzato dalla rivista Focus Junior, è in Piazza San Babila il 31 ottobre, la vigilia di Halloween, con ritrovo alle 17.30 e partenza alle 18.

SULLA BRECCIA DI TWD

Centinaia di corridori per le vie di Roma, ma inseguiti da zombie: nel giorno di Halloween è stata la Nike Flash Run, corsa notturna frutto della collaborazione tra il canale Fox (111 di Sky) e Nike. L'evento è nato in concomitanza con il lancio della nuova stagione di 'The Walking Dead' - serie tv di Fox - e con l'inizio ufficiale delle sessioni di training per la 3/a edizione della We Run Rome, la 10 km che si correrà il 31 dicembre nella Capitale e le cui iscrizioni saranno aperte da lunedì.

SOLO USO PERSONALE!

Non è bastat l'infezione...
Otto mesi di reclusione, pena sospesa con la condizionale. Si è concluso così il processo a carico di un 40enne di Caorso accusato di detenzione a fini di spaccio di una particolare droga sintetica chiamata Mdpv o, per dirla con un termine scientifico, metilenediossipirovalerone, una sorta di sostanza anfetaminica molto potente (e pericolosa) utilizzata perlopiù come stimolante sessuale e venduta in alcuni casi sotto forma di “sali da bagno" (ed è così che viene definita la droga in alcuni ambienti) o di polvere bianca simile alla cocaina.
L'Mdpv è salito agli onori delle cronache un paio di anni fa, soprattutto negli Stati Uniti, come la “droga che rende zombie” perché in alcuni casi sembra che fosse alla base di atti di cannibalismo e di strani suicidi. Letteratura e leggende a parte, si tratta comunque di una sostanza in effetti pericolosa, estrema, non certo diffusa sulle piazze italiane tant'è che il 40enne in questione si era dovuto affidare a internet per acquistarne il quantitativo di cui è poi stato trovato in possesso: 75 grammi comprati sul web e fatti arrivare dalla Spagna.
Insieme ai 75 grammi di Mdpv, però, sono arrivati anche i carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza che tenevano d'occhio il particolare canale di rifornimento internet di questa sostanza.
Morale, denuncia e quindi condanna. La tesi della procura, e in particolare del pm Ornella Chicca rappresentata in aula dal pubblico ministero d'udienza Arturo Jacovacci, è che l'imputato - frequentatore di feste e ritrovi decisamente particolari - non solo consumasse tale sostanza ma in qualche modo la smerciasse. Di qui l'accusa di detenzione a fini di spaccio, ritenuta sussistente dal giudice Adele Savastano che ha dunque condannato il 40enne.
«Si tratta solo ed esclusivamente di uso personale, non esiste in alcun modo la prova dell'attività di spaccio» è invece la tesi degli avvocati difensori Giorgio Parmeggiani ed Emiliano Lommi che hanno già annunciato appello dopo la lettura delle motivazioni di una sentenza considerata ingiusta.
la droga Mdpv

CORSA DEGLI ZOMBI

Non sanno più cosa inventarsi gli asiatici
Si è tenuta oggi a Taipei la prima corsa di zombie in una zona periferica della capitale di Taiwan. I corridori potevano essere travestiti o meno, ma i cosiddetti 'umani' erano distinti da tre nastri rossi. Secondo gli organizzatori sono stati almeno 10mila gli iscritti. A disposizione dei partecipanti anche un servizio make up, molti però sono arrivati già truccati e mascherati nei modi più stravaganti come vere e proprie opere d'arte splatter.
La corsa degli Zombie a Taipei

HALLOWEEN A MANDORLA

Halloween credo che sia la festa dei morti viventi...
Scene da "Notte dei morti viventi"... con gli occhi a mandorla. Non è un remake "made in Japan" del celebre film di George Romero ma una flash mob organizzato da centinaia di "zombie" e appassionati di cosplay giapponesi che hanno invaso la Tokyo Tower, uno dei simboli della Capitale nipponica."Certo non mi vesto così tutti i giorni - dice questa ragazza - ma oggi ho fatto del mio meglio per truccare il mio collo in perfetto zombie style. Sono un povera ragazza con il cuore spezzato"."Mi sento più forte quando sono truccata da zombie che quando sono un essere umano come tutti gli altri", aggiunge l'attrice Akane Kanbayashi, vincitrice di un concorso internazionale per il miglior trucco da zombie e apparsa nella serie Tv americana "Walking dead".L'evento è stato organizzato in occasione della festa di Halloween. Tra gli zombie anche volti noti della Tv e campioni dello sport come il lottatore di Sumo Akebono."Il cosplay è molto popolare qui in Giappone - spiega l'ideatore Dan Smith - i giapponesi non devono aspettare Halloween per vestirsi così e questo ha giocato a mio favore nell'organzzazione di questo show".Il flash mob dei morti viventi è stata una buona occasione per mettersi alla prova per alcuni studenti di una scuola di bellezza di Tokyo che hanno curato il trucco dei partecipanti.

IN TEMA DI HALLOWEEN

Mi sento quasi solo in questo mio alloggio
Continuando il filone dei morti viventi, al Nolita è stata organizzata la serata degli zombie: nel giorno in cui si celebrano i defunti, nel locale di viale Brigata Ravenna si potrà entrare in una città fantasma e tra quello che rimarrebbe dopo l’apocalisse; dj-set di Tony il Boxer, Nd il Bulldog e Alek il Levriero dello staff On My Dog, musica in tema «The Walikng Dead».

Live del Duo Buggy al Di Noi Tre di via Plana dalle 22,30: Tiziano Spigno (voce e chitarra) ed Elisa Montaldo (voce, tastiere e strumenti etnici) salteranno dal rock al pop, dalle colonne sonore dei film alle sigle tv più ballabili; informazioni: dinoitre.alessandria@gmail.com.  Musica d’autore all’Isola Ritrovata di via Santa Maria di Castello con il bolognese Mirco Menna, cantautore che ha esordito nel 2002 con l’album «Nebbia di idee» (premiato al Mei di Faenza come artista emergente dell’anno dalla rivista «L’isola che non c’era») e che ha ricevuto anche i complimenti di Paolo Conte.

Musica per una buona causa al Laboratorio Sociale, che rischia di essere chiuso per sempre: per farsi sentire, stasera, niente è meglio della musica, soprattutto quella «potente» di Ferdi «Bombodrummer», Cato, Mr. T-bone e Parpaglione Inna (The Bluebeaters e Africa Unite) che proporranno un dj set particolare (dalle 22, ingresso 5 euro). Caipirinha e musica dall’aperitivo con il dj set di Dede V al Divagar Brasilian Bar di via Vochieri (info: 0131-041358).

Al Bar Dante di Acqui la musica è fuori dal tempo e dalle mode, dalle 22, con i Sintomi di Gioia che presenteranno alcune tracce del loro disco omonimo prodotto insieme ad Umberto Giardini (Moltheni) e uscito a fine 2012: dopo Il primo videoclip, «Di Blu» in cui lo stesso Moltheni suona la batteria, è in uscita il nuovo, «Varietà» che gli stessi Sintomi di Gioia definiscono «un mini kolossal».

Elenco più completo degli eventi musicali in provincia su La Stampa oggi in edicola.

ZOPPICANDO PER IL BRASILE

Non riesco a capire se fa freddo o fa caldo...
Circa un migliaio di persone travestite da zombie si sono incamminate per Copacabana a Rio de Janeiro per Halloween. La ‘Passeggiata degli Zombie’ si è snodata per quattro chilometri. I partecipanti hanno zoppicato e sfilato lentamente lungo il percorso di quella che è stata definita una gara di creatività. Sfilate analoghe ci sono state a San Paolo. La
giornata dei defunti viene così esorcizzata nel Paese a maggioranza cattolica, attraverso la fantasia dei costumi e l’allegria dei morti viventi. La prima ‘Passeggiata Zombie’ si è tenuta in Brasile nel 2007. L’evento è organizzato attraverso internet

UCCIDILI TUTTI

Come sempre è puntuale la pioggia di domenica...
Sentivate la mancanza degli zombie? Non vi preoccupate, ecco una nuova app che vi mette al centro della battaglia contro i morti viventi. Parliamo di Kill All Zombies!, giochino che, a differenza di altri, non si basa su una grafica splatter o su contenuti da film horror.

Qui i morti viventi hanno un’aria da fessi, addirittura ispirano simpatia grazie alla divertente grafica cartoon. La protagonista del gioco è una ragazza che, a bordo del suo motorino, dovrà attraversare un quartiere infestato dai morti viventi e, come suggerisce il titolo, dovrà ucciderli. Lo speciale scooter, infatti, è dotato di una mitragliatrice con cui sparare ai mostri, alcuni dei quali, per essere eliminati, dovranno essere colpiti più di una volta.

Durante il percorso, potrete raccogliere delle speciali chiavi che permetteranno all’eroina di abbandonare lo scooter e salire su un mezzo corazzato con cui sarà più facile fare pulizia degli zombie. Inoltre, grazie a dei gettoni dorati potrete cambiare il vostro protagonista, scegliendo il ninja o il motociclista metallaro al posto della ragazza.

lunedì 28 ottobre 2013

CHE BOMBA ZOMBY!

La bellissima Micaela Shaefer si è aggiudicata gli onori delle cronache di gossip anche questa volta,.
Lei è tornata a spogliarsi, nonostante il freddo ottobre tedesco, proprio sotto la porta di Brandeburgo a Berlino per un shooting fotografico a tema sexy zombie di Halloween.
La gieffina ha posato in topless e tanga senza troppi timori, lei è ben abituata a simili performances che ormai "scattano" ad ogni evento dell'anno, ricordiamo le foto per i mondiali di calcio, per gli europei e per altre manifestazioni.
Da sempre i tedeschi vedono in lei una vip trasgressiva a cui piace mostrarsi, meglio se seminuda o addirittura nuda.
Nel 2004 ha vinto Miss Germania Est e Miss Venus, poi ha posato per Maxim, ma la notorietà è arrivata con il Grande Fratello, prima europea a farsi riprendere in un nudo integrale mentre si fa la doccia.
Oggi oltre ad essere richiestissima per foto e video fa anche la sexy dj.

AUGURI THRILLER!

Oltre 170 eventi in 30 Paesi dedicati ieri alla celebre danza zombie di Michael Jackson. Migliaia di persone hanno ballato contemporaneamente come tributo al proprio idolo, morto nel giugno del 2009. Vestiti in tema con l'atmosfera di Halloween hanno riproposto i passi imparati spesso su internet in un tam tam di fan e curiosi. Il brano è contenuto in Thriller, uscito nel 1982, secondo album di Jackson da solista e il suo più grande successo commerciale. Rimase, infatti, nella top ten per ben 80 settimane consecutive vendendo nei soli Stati Uniti 29 milioni di copie, tuttora l'album più venduto di sempre.

E FATTELA UNA VACANZA!

Il portale di prenotazioni del Gruppo Expedia ha lanciato una originale iniziativa di guerilla marketing ispirandosi al film e alla serie tv diventati fenomeni cult.

Venere.com sta sguinzagliando, oggi, nella città, una serie di zombie dall’aspetto spaventoso che importunano passanti e che si mischiano tra loro anche all'interno degli esercizi commerciali o alla guida di auto.

Alla base di questa idea c'è il lancio del concorso dal titolo 'Non diventare uno zombie, prenditi una vacanza con Venere.com', lanciato in contemporanea, nella giornata odierna, in Italia, Francia e Germania.

L'obiettivo è far capire, ai cittadini, "che cosa succede se non si stacca mai la spina e non si parte per una vacanza", precisa un comunicato stampa.

Il concorso sarà attivo per l’Italia sul sito venere.com sino al 31 gennaio 2014 e darà la possibilità di aggiudicarsi un'automobile o un iPad.

COME SONO GUSTOSI QUESTI MOSTRICCIATTOLI..


I giochi a tema zombie non sono certamente una novità in App Store. Abbiamo più spesso parlato, tra le nostre pagine, di titoli in cui l’unico scopo è quello di abbattere orde di non morti che ci ostacolano il cammino. Il tema di questo Zombie Cupcake Attack è diverso: non semplici Zombie, ma Cupcake Zombie. Eh?

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Zombie Cupcake Attack (AppStore Link)
Zombie Cupcake Attack
Moonshark, Inc.
Categoria: Giochi
0,89 €
Già, come suggerisce lo stesso titolo di gioco, Zombie Cupcake Attack propone deliziosi cupcake zombie che devono essere annientati al fine di salvare il mondo dalla apocalisse. Il prodotto, quanto a meccaniche, si presenta come il più classico dei runner game, anche se dobbiamo dire che la grafica è abbastanza impressionante per un titolo del genere. E’ evidente che il versante grafico è stato tra i più curati daglli sviluppatori, che hanno inserito in game un sacco di dettagli in tutti e cinque i livelli disponibili. Anche se il titolo strizza fortemente l’occhio ad un pubblico di più piccoli, un versante grafico siffatto attirerà certamente anche i più grandi.

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Prendere confidenza con Zombie Cupcake Attack è davvero semplice. Toccando il lato sinistro dello schermo potremo spiccare un salto, mentre toccando il lato destro potremo attaccare i gustosi dolci non morti. Trovandoci all’interno di un “gustoso” runner, non potevamo che aspettarci armi non consuete, come come una torcia, un frullatore, un bastone da hockey o anche un semplice mattarello da cucina. Le armi potranno essere raccolte lungo il cammino, ma non dureranno molto a lungo così che dovremo essere bravi a centellinarne l’utilizzo.

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L’obiettivo, come in ogni runner che si rispetti, è quello di resistere il più possibile e di segnare il maggior numero di punti in una corsa. I giocatori , altresì, avranno il compito di raccogliere gustose caramelle colorate, che serviranno da valuta da poter spendere all’interno dello shop di gioco.

Il titolo, sebbene le apparenze lo classifichino come un titolo per i più piccoli, è in realtà un runner molto difficile. Ciascun livello è, infatti, disseminato di migliaia di trappole e schivare tutti i nemici e gli elementi di disturbo non sarà affatto impresa semplice. Al termine di una corsa, i giocatori possono vedere la distanza percorsa e il loro punteggio. Il gioco offre anche missioni da completare per aiutare i giocatori a dalire di livello e sbloccare oggetti nel negozio. Coloro che utilizzano il Game Center potranno godere di 20 obiettivi da sbloccare.

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Anche se l’aggiunta di molte armi, power-up rende il gioco molto longevo e rigiocabile,  Zombie Cupcake Attack rimane pur sempre un runner tradizionale. Se non vi siete ancora stancati del genere, la tematica dei cupcake zombie è piuttosto fresca e originale. Potete scaricare il titolo direttamente a questo indirizzo.

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HAI VOLUTO LA BICICLETTA...

Come ogni anno a Key West in Florida si svolge la Zombie Bike Ride. I partecipanti con colorati vestiti da zombie, fanno a gara per stupire con il trucco e il costume più originale. Secondo gli organizzatori quest'anno sono state raggiunte le 7000 presenze

COME SOPRAVVIVERE ALL'APOCALISSE

Pare che il piede non mi tormenta più
Le conferenze Ted (wikipedia) sono ormai da anni diventate sinonimo di divulgazione e istruzione accessibili a tutti: ogni anno, prestigiosi relatori di diverse estrazioni (da Bill Clinton ai co-fondatori di Google, Sergey Brin e Larry Page) dicono la loro sugli argomenti più disparati, e i loro interventi vengono pubblicati e resi disponibili gratuitamente su ted.com per fare conoscere a più persone possibile queste «idee degne di essere diffuse», come dice lo slogan delle Ted.

Come detto, alle Ted si è parlato (e in futuro si parlerà) più o meno di tutto, ma sinora nessuno aveva pensato a tenere una conferenza su “Come sopravvivere all’apocalisse”. Per giunta dal punto di vista di uno zombie. Una “lacuna” colmata un paio di giorni fa da Official Comedy, che ha messo in piedi una Ted (anzi, una Ded, divertente gioco di parole con la parola inglese “dead”, morto) di poco meno di 4 minuti in cui un “morto che cammina” spiega ai “colleghi” come attaccare un umano, come nutrirsene, come difendersi dalle armi da fuoco e così via...

Perché le Ted insegnano sempre qualcosa, anche quando sono Ded...

NON SOFFRIRE DI ZOMBITUDINE

Non vedo l'ora di andare sul letto...
Dopo il primo passo di avvicinamento all’apertura ufficiale della stagione 2013/2014 di Fuori Luogo, con la ripresa dello spettacolo KLOP-da Majakovskij con gli studenti degli Istituti superiori della città, ora una nuova tappa che farà pregustare al pubblico una delle novità assolute della nuova programmazione di Fuori Luogo.
Per questa terza edizione il Dialma Ruggiero con il progetto Fuori Luogo si trasforma in residenza creativa e luogo di produzione anche per artisti di livello nazionale, collaborando con altri teatri (Tosse di Genova e Teatro dell’Orologio di Roma) al sostegno produttivo di nuove realtà artistiche. Di questi tempi è un interessante esempio di come la cultura del teatro contemporaneo possa aiutare alla crescita delle giovani generazioni.
Elvira Frosini e Daniele Timpano (premio Nico Garrone 2013) terranno al Dialma Ruggiero un workshop gratuito dal titolo “CORPO MORTO – seminario per attori non risorti” dal 29 ottobre al 2 novembre, dalle ore 15.30 alle 19.00. Il laboratorio è gratuito e aperto a tutti, attori, attrici, danzatori, studenti, professionisti e non. Fa parte del percorso di realizzazione di "Zombitudine", lo spettacolo di Elvira Frosini e Daniele Timpano che debutterà al Teatro della Tosse in prima nazionale  il 28 novembre 2013 e a Fuori Luogo il 13 e 14 dicembre .

Il workshop “Corpo morto” è un laboratorio teatrale intensivo sull'immaginario legato agli Zombi, sul paradosso dello Zombi. “Il morto che cammina. Che cammina e divora. Il consumatore definitivo. Lo Zombi è l'impossibilità della morte e dunque della resurrezione, il gioco cannibalico del consumo, passando per stereotipi e depositi dell'immaginario, dai campi di sterminio al supermercato”.
Nel workshop si affronterà un lavoro collettivo e individuale di esplorazione e creazione partendo dal corpo come segno politico; si costruiranno azioni performative che possano sovvertire il sistema di convenzioni residente nel corpo, in particolare affrontando il tema del contesto e delle domande alla base del lavoro dell'attore/performer.
Il lavoro sarà diviso in una parte di training fisico sugli elementi fondamentali della dinamica, peso e respirazione, ed in una parte di improvvisazione e creazione di azioni performative legate al corpo dell'attore e finalizzate alla realizzazione di performance. Alcuni elementi essenziali: lo spazio, l'azione e l'apparizione, la condivisione di immaginari legati ai luoghi e agli spazi.

Il workshop è finalizzato alla realizzazione di “Walking zombi” progetto performativo urbano che il 2 novembre partirà alle 17 circa da Piazza Ramiro Ginocchio lungo Via del Prione per invadere poi il Foyer del Teatro Civico con incursioni urbane, episodi, avvistamenti e apparizioni Zombi. Contemporaneamente analoghe incursioni e performance si svolgeranno a Roma-Forte Prenestino nell'ambito di INTERIORA Festival horror indipendente. Per info e prenotazioni fuoriluogolaspezia@gmail.com, 3282007184

VEDI NELLE TUA INTERIORA

Mi hanno fatto pulire il giardino di fuori...che stanchezza...
Se pensate che Halloween sia solo una trovata commerciale forse non conoscete il suo risvolto
indipendente: si chiama INTERIORA, ed è il festival horror giunto alla quarta edizione che si svolgerà dal 31 ottobre al 2 novembre presso il Forte Prenestino di Roma. Appuntamento imperdibile per gli appassionati dell’horror indipendente, Interiora vede susseguirsi 3 giorni di concerti, mostre, proiezioni, letteratura e performance, il tutto allestito in tema zombie.

La calata dei morti viventi che si ambienta perfettamente tra i tunnel e i sotterranei del Forte Prenestino "Se avvenisse un'invasione zombie, le persone verrebbero a rifugiarsi veramente nel Forte Prenestino, così come si è costretti a rifugiarsi nei centri sociali per trovare contesti d'espressione", dichiara la produzione del Festival, "vogliamo ricreare la sensazione di precarietà, di morte vivente, che ci circonda. Gli zombie sono intorno a noi".Il programma è fitto, a cominciare dalla sezione cinema, con un concorso da cui emergono cortometraggi italiani, europei, statunitensi e sudamericani, già vincitori di concorsi internazionali. Le opere inviate dai registi di tutto il mondo quest’anno sono state moltissime, e la selezione ardua. Tra i fuori concorso, la premiere dell'atteso lavoro a quattro mani di Daniele Misischia e Paolo del Fiol, Connections.

La sezione delle performance sarà estremamente eterogenea: dalla Body Art Estrema di Tiger Orchid ed Antares Misandria e la rinnovata presenza di Betty La Haine e Cherie Roi, al Bondage, che vanta il contributo artistico della Rigger Beatrice Gigliuto, in arte Red Lily (accompagnata da Morrigan Little), e propone un workshop con Davide La Greca che si svolgerà durante l'ultima giornata del Festival (per   partecipare contattare misstigerorchid@hotmail.it).

L’aspetto dedicato alla letteratura è altrettanto corposo, tra presentazioni di libri, fumetti e progetti
multimediali, oltre ai vincitori del concorso selezionati da Marcella Leonardi. Ancora, la nuova la sezione Danza e Burlesque, con M.me De Freitas; non manca il Teatro, con l'attrice Maria Grazia Pompei e la Compagnia AKR, che cura lo spazio teatrale del Forte Prenestino. Altra novità, lo spazio dedicato al nuovo gioco cosplay che inaugurerà l’area make-up/special effects a cura di Baburka Production. Naturalmente grande rilievo sarà dato alla musica live, con concerti di band storiche come gli Affluente, e altre emergenti come Le Tormenta, Corpse Fucking Art, Muthzi Mambo e Sunglasses After Dark (roc'n'roll, punk e metal) e a chiusura del  festival i Dead, band tedesca tra i capostipiti del pornogrind.

Tutte le opere, le performance, le presentazioni sono allestite con l’intento di comunicare l’una con l’altra, indirizzo proposto da C.A.R.M.A. Centro di Arti e Ricerche Multimediali Applicate, con il quale Interiora collabora da anni. Le opere selezionate e il programma completo sono disponibili sul sito
 Trampoliere

NON APRITE! SONO GLI UTENTI DI YOU TUBE

Si è tornati nella vita normale o almeno credo...a ognuno di noi è stato assegnato un compito...si un lavoro...
Mentre in Italia va in onda la quarta stagione di The Walking Dead, il fenomeno zombie non si arresta. Il portale di video-sharing ha invitato 20 top-user nei suoi studios di Los Angeles e li ha trasformati in morti viventiSono arrivati in gruppo davanti alle porte degli studios di YouTube a Los Angeles. E hanno iniziato a sbattere con forza i loro pugni insanguinati. Per chi si trovava dall'altra parte dei vetri non deve essere stato un gran spettacolo: un'orda di zombie dal volto putrefatto voleva a tutti i costi entrare dentro, come nelle migliori scene di The Walking Dead, di cui Fox sta trasmettendo la stagione numero 4.

Per fortuna dei dipendenti dello studio, non si trattava di veri e propri morti viventi, ma di 20 tra i più popolari utenti di YouTube che sono stati invitati a Los Angeles e trasformati in perfetti zombie dalle mani esperte dei make-up artist della Stan Winston School (scuola nota per aver lavorato sul set di film come Avatar, Alien e Terminator).L'invasione di zombie è il primo evento realizzato all'interno di "Scream Lab", progetto della durata di un mese che, in vista di Halloween, ha portato i più bravi creatori di video dentro gli studios di YouTube a Los Angeles. Qui hanno potuto non solo incontrare alcuni dei più bravi tecnici e make-up artist cinematografici (come quelli della Stan Winston School appunto), ma anche realizzare video da condividere sui propri canali YouTube.
Come nel caso di Taryn Southern, celebre volto del portale di video-sharing, dove realizza videoclip ironiche, come questa "Dead or Alive", chiaramente ispirata a The Walking Dead
Aiuto, gli zombie hanno invaso YouTube

L'APOCALISSE E' VICINA?NIENTE DA PREOCCUPARSI SONO APERTI I CORSI...

Sono qui nella mia stanza a scrivere articoli curiosi nel web...
L'apocalisse zombie sta arrivando, poco ma sicuro. E per sopravvivere non vi basteranno quelle quattro nozioni imparate guardando in tv Walkind Dead o la saga storica di George Romero. Pensare di essere pronti non significa esserlo davvero: bisogna allenarsi, studiare, prepararsi a ogni eventualità. Così, mentre gli altri soccomberanno compiendo errori da principianti (gli ultimi della loro vita), voi potrete campare un altro giorno – e questo solo grazie al campo di sopravvivenza a cui avete saggiamente partecipato.
A metà fra serio e faceto, i survival camp anti-zombie stanno spuntando in vari punti del mondo e in particolare nei paesi anglosassoni, che, su tutti, hanno una maggior consapevolezza del pericolo imminente. Fra parentesi, spiace notare che anche in questo caso l'Italia si trovi nelle retrovie, sottovalutando pericolosamente la necessità di preparare i cittadini alla battaglia.
Lo Zombie Survival Camp , per esempio, ha come scopo quello di "rendere il Canada la nazione della terra più preparata agli zombie". Offre un pacchetto di tre giorni che prevede, oltre alle lezioni teoriche sui morti viventi, corsi di tiro con l'arco, zom-jitsu (combattimento corpo a corpo), organizzazione tattica di gruppo, movimenti silenziosi all'aperto, preparazione dello zaino, tecniche di sopravvivenza di base (come accendere un fuoco, recuperare acqua, allestire un riparo). Dopodiché, alla fine dell'addestramento si passa ad affrontare un'epidemia di non morti simulata, durante la quale bisogna mettere in pratica quanto appreso e provare a portare a casa la pelle.
Gli altri campi sono più o meno simili nell'impostazione di massima. In quello del New Jersey , negli Stati Uniti, ovviamente insegnano anche a usare pistole e fucili a pompa, perché, al di là di quello che uno possa pensare delle armi da fuoco, stendere gli zombie da lontano è meglio.
In Nuova Zelanda e Inghilterra, invece, puntano soprattutto a spassarsela e fare fuori più mangia-cervelli possibile: quelli di Zombie Experiences preparano per i loro ospiti missioni piene di brividi e adrenalina, ispirate a grandi classici del genere come il centro commerciale assediato o la villa isolata in stile La notte dei morti viventi, oppure li spediscono in un bunker sotto le strade di Londra o in un dedalo di tunnel infestati di zombie nazisti. Che poi è il massimo: sparare a uno zombie nazista è due volte più divertente.
I corsi per sopravvivere agli zombie

domenica 20 ottobre 2013

PRONTI A SALIRE IN MACCHINA?

Invasioni e terribili orde di famelici zombie pronti a cibarsi di cervello umano sono protagonisti di un gran numero di giochi di successo che in molti hanno avuto modo di apprezzare, e in tal senso un nuovo divertente titoli inizialmente pubblicato sulle altre principali piattaforme mobili è disponibile anche per Windows Phone.

Il team di sviluppatori HeroCraft ha pubblicato per Windows Phone 8 l'avvincente Zombie Derby, titolo ricco d'azione che vede i giocatori impegnati a sterminare decine di zombie differenti attraverso l'uso di svariati veicoli dotati di abilità e armi differenti a seconda delle esigenze.Zombie Derby trasporta i giocatori in un mondo invaso da zombie, con l'obiettivo di raggiungere la propria destinazione tentando di sopravvivere alle decine di zombie affamati.

Per farlo sarà necessario utilizzare uno dei quattro veicoli a disposizione per respingere gli avversari ed evitare di essere mangiati, offrendo anche la posisiblità di personalizzare il veicolo preferito per renderlo migliore e più potente.Ecco le principali caratteristiche:
Quattro auto assassine da guidare
Tre vasti livelli da esplorare
Veicoli massicciamente personalizzabili
Grafica 3D sanguinolenta
Compatibile con dispositivi HD
Giocabilità coinvolgente
Zombie Derby è disponibile gratuitamente per Windows Phone 8
Zombie Derby per Windows Phone 8

SONO IN ARRIVO "DODICI"

È facile pensare che la televisione non sia esattamente suo habitat naturale. In un’intervista a Jacopo Franchi per meltybuzz.it, Zerocalcare è stato abbastanza chiaro : “In televisione non andrei mai. Preferirei farmi strappare gli occhi piuttosto che partecipare a un programma televisivo. La sola idea di disegnare in diretta mi mette in crisi. Makkox può disegnare di fronte a 200 persone e scambiare una battuta con ciascuno di loro, io non ci riesco”. Dietro il successo di Zerocalcare c’è proprio lo stesso Makkox – fresco di successo a Gazebo – produttore del primo libro, “La profezia dell’Armadillo” e grande amico – tra le altre cose, lo ha pure convinto ad aprire zerocalcare.it, un blog a fumetti, genere fortunato in Francia, ma semi sconosciuto in Italia. Abbiamo colto l’occasione della doppia presentazione milanese del suo ultimo libro, “Dodici”, per chiacchierare con Zerocalcare del suo rapporto con la televisione e le serie tv e del suo amore per gli zombie, protagonisti del suo ultimo lavoro.The Walking Dead è una delle serie più seguite e amate del momento, ed è pure tratta da una serie a fumetti. Tu hai mai pensato di trasformare i tuoi disegni in una serie tv o film? In realtà me l’hanno già chiesto. Io nei miei disegni faccio un grandissimo uso sia di personaggi irreali e fantasiosi, soprattutto coscienze, sia copyright di qualcun altro. Penso che in quel caso avremmo problemi di diritti. È roba che mi interessa, senza dubbio, che vorrei fare, ma per il momento non è neanche tra le mie super priorità.
Di andare in televisione invece non se ne parla? Già la sola idea che la mia faccia sia apparsa su Youtube e sul web mi ha messo parecchia ansia, figuriamoci andare a disegnare in televisione.Nemmeno con i tuoi amici Valerio Mastandrea e Johnny Palomba, che spesso ci deliziate su Twitter con dei siparietti divertenti, hai mai pensato di dar vita a un interessante progetto professionale? Ma sì, sicuramente qualcosa combineremo. Mi piacerebbe lavorare con loro, anche se in questo momento la mia principale preoccupazione è quella di disegnare meglio. In questo momento ho solo in mente i fumetti.
Nel tuo ultimo libro, “Dodici” tra i protagonisti troviamo gli zombie, i mostri del momento. In passato c’è la stata la moda del vampiro, adesso, soprattutto in televisione, sembra essere tornata quella delle streghe, basta vedere serie come “American Horror Story”, “The Vampire Diaries” e “The Original”. Tu quali prediligi? Senza ombra di dubbio gli zombie, ma perché rappresentano il mostro qualunque. E poi mi sono sempre piaciuti da ragazzino. I vampiri per esempio li ho sempre visti un po’ come dei tronisti, mentre sulle streghe non ho ancora avuto percezione di questo nuovo fenomeno.Continueremmo ancora – soprattutto a parlare di serie tv e relativi protagonisti – se non fosse che Zerocalcare è atteso in giro per Milano per la presentazione del suo nuovo lavoro: “Mi avete fatto venir voglia di andare a casa a guardare tutte queste serie”. Protagonista del suo nuovo libro è sempre il suo alterego, questa volta alle prese con un’invasione zombie che rischia di radere al suolo Rebibbia – dove lo stesso Zerocalcare è cresciuto. Su uno sfondo apocalittico, toccherà a Secco, Katja e l’amico Cinghiale aiutare la popolazione a non essere decimata. Intanto – dopo la chicca "Quando muore uno famoso", pubblicata sul suo blog meno di un mese fa – su Wired spunta una nuova puntata della rubrica mensile curata da Zerocalcare.
zerocalcare dodici

IN ARRIVO I NAZI ZOMBI

Poche ore fa, Rebellion ha finalmente annunciato la data di release dell’atteso Sniper Elite: Nazi Zombie Army 2, tramite il rilascio di alcune nuove immagini e la pubblicazione del trailer di debutto.

Sniper Elite: Nazi Zombie Army 2 farà il suo debutto il 31 ottobre su Pc, e il titolo sarà acquistabile attraverso lo store online del gioco o su Steam.

Il team di sviluppo ha inoltre dichiarato che tutti coloro che prenoteranno l’atteso titolo potranno vantare di uno sconto del 20% sul prezzo finale del gioco.Proprio a seguito dell’annuncio, Jason Kingsley, CEO di Rebellion e direttore creativo del gioco, ha dichiarato :

Con il nuovo capitolo abbiamo voluto trasformare i vari elementi horror di Nazi Zombie Army in qualcosa di ancora più terrificate e folle.

Abbiamo lavorato molto per rendere i livelli di gioco più spaventosi e i nemici, che incontrerete saranno sempre più grotteschi e stimolanti.

Il primo episodio ha davvero testato le abilità di ogni giocatori e li ha messi alla prova nel lavoro di squadra, tuttavia la possibilità di affrontare l’avventura in solitudine ha portato i player a vedersela con un numero pazzesco di nemici.

In Sniper Elite: Nazi Zombie Army 2 avreta tutte queste possbilità ma vi assicuro che il tutto sarà ancora più duro e spaventoso.
nazi-zombi-army-2-release

NON SVEGLIARTI MAI

Partirà a gennaio in USA Night of the Living Deadpool, la nuova miniserie scritta da Cullen Bunn, lo sceneggiatore della trilogia Deadpool kills the Marvel Universe, Deadpool Killustrated e Deadpool Kills Deadpool. I disegni sono di Ramon Rosanas.
Dopo essersi svegliato da un coma da abbuffata, il nostro eroe si trova nel bel mezzo di un’apocalisse di zombie. E Deadpool non è l’unico goloso, ci sono tanti zombi senza cervello che cercano il loro prossimo pasto. Niente è più delizioso di un mutante a cui ricresce la carne.
Deadpool

ROMEO E GIULIETTA IN MESSICO

La 20th Century Fox Animation ha annunciato, via Deadline, tutto il cast vocale di Book of Life (progetto inizialmente noto come Day of the Dead), nuovo film d'animazione in "salsa messicana" con Jorge Gutierrez alla regia e Guillermo del Toro alla produzione.

I personaggi avranno la voce di: Channing Tatum, Zoë Saldana, Diego Luna, Christina Applegate, Ice Cube, Kate del Castillo e Ron Perlman. Accanto a loro, in ruoli minori, Cheech Marin, Hector Elizondo, Placido Domingo, Ana de la Reguera, Eugenio Derbez, il comico Gabriel Iglesias, Ricardo Sanchez e Danny Trejo.

La release è fissata per il 17 ottobre 2014. Il cartoon verrà presentato con la dicitura "Guillermo del Toro presenta", ed è stato descritto come una sorta di Romeo e Giulietta ambientato in uno scenario messicano di morti viventi, stracarico d'azione.

La musica sarà parte integrante della storia, grazie alla collaborazione di importanti musicisti internazionali che canteranno canzoni inedite e reinterpreteranno pezzi iconici.

È interessante notare che, nonostante sia messicano, Del Toro non produceva un film in Messico dal 1993. Brad Booker della Reel FX si è detto entusiasta della collaborazione, che porterà autenticità al progetto grazie al background culturale e all'amore per il folklore messicano del produttore.
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NEANCHE ALLO SPAZIO SI PUO' STARE TRANQUILLI..

Ultimamente gli zombie sono ovunque, anche nello spazio, come in Dead Effect, sparatutto dai toni horror della Bulkypix che affascinerà gli amanti degli splatter game. Il protagonista è un membro della squadra speciale Unit 13, chiamato a liberare la navicella ESS Meridian dalla presenza dei morti viventi.

L’ambientazione è piuttosto inquietante e i mostri da uccidere sono davvero tanti: il vostro compito sarà non solo quello di sopravvivere e di eliminare tutti gli zombie, ma anche quello di scoprire come ha avuto origine il contagio, completando i vari obiettivi che il gioco vi proporrà. In avvio potrete imparare le azioni fondamentali: muoversi, sparare, raccogliere oggetti. È molto importante prepararsi soprattutto per fronteggiare l’inizio dell’esplorazione di ogni ambiente, quando gli zombie possono contare sull’effetto sorpresa per sopraffarvi.

A proposito dei morti viventi: non immaginateveli lenti e impacciati, alcuni di essi sono piuttosto rapidi e pericolosi e mentre altri non possono considerarsi sconfitti anche se non riescono più a camminare. In Dead Effect il sangue sgorga a fiotti, ma per i più sensibili è possibile impostare una funzione che colora il sangue di verde, rendendo la grafica del gioco meno cruenta.

MONDO CILE MONDO ZOMBI

Succede tutti gli anni, e ogni volta è più realistico e spaventoso. Un giorno all’anno a Santiago del Cile è l’alba dei morti viventi. Centinaia di persone si travestono e truccano da zombie e scendono per le strade della città per questa insolita parata. I partecipanti, per lo più giovani , si spruzzano addosso vernice rossa per simulare il sangue e si dipingono il volto di bianco. Il loro incedere è lento e quasi zoppicante, proprio come si addice a un morto vivente. La tradizione delle Zombie Walks è nata negli Stati Uniti ma si è rapidamente diffusa in Europa e nei Paesi latino americani.

domenica 13 ottobre 2013

L'OTTICA CHE INFETTA

“NecroFace” è un’applicazione per iPhone che trasforma tutte le facce di una foto in zombie dopo aver scattato una foto od averla scelta dal Rullino Fotografico o dall’album Facebook. L’applicazione rileva automaticamente ogni faccia presente in una foto, anche se molteplici, e le zombifica in base al loro aspetto e forma della testa, tutte in una volta. La tipologia di zombie potrà essere selezionata dopo che l’effetto verrà applicato, semplicemente premendo sulla faccia della persona zombificata.

Grazie alla collaborazione con lo studio make-up Jiyuro, l’app offre un make-up da zombie molto realistico. Oltre a questo, potrai inviare le tue immagini zombificate via email, così come condividerle via LINE, Facebook, Twitter, Instagram, ad altri ancora.

L’app è disponibile gratuitamente su App Store.

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necroface

SOPRAVIVVERE E' LA REGOLA

Ad una prima occhiata, How To Survive è esattamente quello che il titolo promette: una perfetta guida di sopravvivenza per l'apocalisse zombie. Dimenticatevi i temi seri ed il crudo realismo (se di realismo si può parlare riguardo ad un invasione di morti viventi) di The Walking Dead, così come della pessima piega che le serie horror più blasonate sembrano aver preso negli ultimi anni; affidatevi, invece, ai consigli di Kovac, deus ex machina e uomo copertina di How To Survive, ed in qualche modo riuscirete a scamparla.
Durante la prova con mano avvenuta negli uffici milanesi di Halifax Italia, sono stati molti i suggerimenti ironici che il misterioso personaggio-simbolo del nuovo titolo 505 Games ha elargito dall'interno della sua caratteristica tenuta antisommossa; per la verità, sin dalle prime schermate, è stata subito chiara l'intenzione degli sviluppatori di voler conferire all'intero titolo un'aria quasi da commedia-horror e, grazie alle particolari animazioni che illustreranno i tutorial di Kovac, ai continui richiami alle guide di sopravvivenza cartacee e ad un riuscitissimo design dei menù, questo primo obiettivo può già dirsi pienamente raggiunto.E' proprio dal menù principale a nostra disposizione che selezioniamo la prima delle modalità che compongono l'offerta ludica del titolo 505: il single player. Dopo aver selezionato il proprio personaggio (scelto tra una rosa composta da un classico 'average guy'/equilibrato, un'agile e veloce donzella ed un energumeno/tank) ci risveglieremo su una spiaggia tropicale solo per scoprire, di lì a poco, di essere tra gli ultimi superstiti di un naufragio che ha disperso i passeggeri della nave sulla quale viaggiavamo tra le isole di un arcipelago misteriosamente infestato da zombie. Da questo punto in poi, How To Survive ci metterà di fronte ad una serie di obiettivi da soddisfare, che in questa prima fase di gioco avranno anche il compito di introdurci alle varie dinamiche e funzionalità di inventario ed oggetti. Esplorando la prima delle quattro isole a disposizione scopriamo come gli zombi, per quanto letali, non saranno gli unici nemici dai quali dovremo sfuggire; come detto, molta importanza è stata infatti posta nella componente survival del gameplay. Ne è un esempio l'aggiunta di indicatori supplementari rispetto a quello dell'energia del nostro avatar, grazie ai quali tenere sotto controllo aspetti altrettanto fondamentali per la sua incolumità come sete, fame e sonno."Dopo un'approfondita prova con mano, How To Survive sembra confermarsi il brillante ibrido tra action e survival horror che filmati e teaser ci avevano finora fatto intravedere" Per soddisfare tali esigenze, sparse per le aree di gioco, troveremo piante da raccogliere, pozze d'acqua potabile, animali da cacciare e case sicure nelle quali riposare (previa disinfestazione) le proprie stanche ossa. Porre scarsa attenzione a questi elementi significherà deambulare stanchi, assetati ed affamati, contro orde di zombi per i quali, le stesse esigenze, hanno smesso di rappresentare un problema già da tempo, portando ad ovvie ripercussioni sull'esito degli scontri. Durante il nostro test abbiamo potuto saggiare anche le fasi iniziali di un sistema di crafting che promette una profondità assolutamente degna di nota: possiamo già immaginare come nella versione definitiva di How To Survive, l'opzione 'Combina' si rivelerà tra le più utilizzate all'interno dell'inventario, che già da ora ci permette di creare in modo semplice e brillante frecce per il nostro arco ('lavorando' opportunamente con il nostro machete qualsiasi bastone raccolto dal suolo) o fucili a pompa artigianali (unendo viti e bulloni insieme ad un manico per arpione, una bombola da sommozzatore, ed altri elementi improvvisati). La costruzione di equipaggiamenti ed armature sarà lasciata totalmente nelle mani del giocatore, che potrà così decidere se sperimentare autonomamente le combinazioni più azzardate tra gli oggetti all'interno del proprio inventario, o aspettare di recuperare gli indizi sparsi per le mappe di gioco da Kovac e riguardanti il loro assemblaggio. La quantità di oggetti recuperabili già nelle fasi iniziali dell'avventura e le moltissime combinazioni a nostra disposizione permettono di intravedere, per questa parte di gameplay, un ruolo fondamentale nell'economia di gioco finale, aspetto molto positivo se analizzato alla luce dell'effettiva consistenza che già sin da ora dimostra. In attesa di potervi svelare, in sede di recensione, maggiori dettagli sulla varietà delle sezioni di combattimento (che riprendono a piene mani la struttura tipica dei dual-stick shooter) e sulla struttura di quest e trama principale, durante il nostro l'hands-on abbiamo avuto modo di apprezzare un roster di creature nemiche per nulla risicato, in grado di mostrarci un assaggio di quanto ancora dovremo affrontare: già dopo le primissime battute, infatti, la fauna e gli zombie standard verranno affiancati da morti viventi esplosivi (in perfetto stile Boomer di Left 4 Dead) e velocissimi mostri umanoidi e fotofobici, da allontare tramite la luce della propria torcia nel bel mezzo delle scorribande notturne. Altro elemento fondamentale del gameplay è infatti il perenne ciclo giorno-notte che caratterizzerà le partite e, con esse, la tipologia di avversari che troveremo di fronte a noi.Esaurita la prova in singolo, insieme al producer del gioco Alberto Torgano, abbiamo avuto modo di testare l'interessante componente multiplayer di How To Survive. Oltre alla possibilità di affrontare lo story mode in modalità cooperativa locale fino a due giocatori, il nuovo titolo 505 Games propone infatti una modalità denominata Sfida con la quale tuffarci online per affrontare insieme ad un amico delle particolari prove: all'interno di versioni rivedute e corrette delle mappe della modalità principale, potremo quindi affrontare competizioni tematiche dagli obiettivi più disparati: si andrà dal resistere ad ondate di avversari appartenenti ad una particolare categoria (come animali 'zombificati', zombie in grado di utilizzare armi, ecc.), al soddisfare precise richieste (come combattere per un intera notte, sopravvivendo fino all'alba del giorno successivo) e così via. Per quanto pensata per rispondere alla richiesta di giocatori in cerca di partite veloci e che buttino il proprio personaggio subito nella mischia, questa modalità sembra in grado di offrire la giusta diversificazione dell'offerta necessaria per apprezzare questa tipologia di titoli anche sul lungo periodo. Feature immancabile per un gioco con funzioni online, anche How To Survive permetterà di caricare i punteggi ottenuti in ciascuna delle otto sfide su un'apposita leaderboard, arricchendo ulteriormente un'offerta multiplayer che si prospetta in grado di accendere sfide all'ultimo zombi tra amici ed utenti online.How to Survive - hands on - XBOX 360

UNA NUOVA MINACCIA PER I ZOMBI

Dark Horse Comics, in collaborazione con Keiji Inafune e il Team Ninja, pubblicherà una serie a fumetti dedicata all’attesissimo nuovo capitolo della serie Ninja Gaiden: Yaiba: Ninja Gaiden Z. I fumetti usciranno in formato digitale e saranno scaricabili gratuitamente dal Dark Horse Digital Store www.digital.darkhorse.com così come tramite l’app Dark Horse Comic (disponibile su iTunes e google Play).
La serie sarà scritta da Tim Seeley e Josh Eamons per i disegni di Rafael Ortiz. La storia vedrà il ninja cyborg Yaiba affrontare orde di zombi in una disperata lotta per la sopravvivenza.
Dark Horse Yaiba Ninja Gaiden Z Teaser Image

SOVRAFOLLAMENTO DELLE CARCERI

Cero in questo archivio non c'e' nulla di interessante...
Esplora il significato del termine: Un’invasione di zombi a Rebibbia. Non il carcere, ma l’intero quartiere nella periferia est di Roma che per molti è solo un agglomerato di case intorno alla prigione sorta negli anni ‘70 e che, per i lettori dei fumetti di Zerocalcare è il corrispettivo di Springfield per i fan dei Simpsons. Nel nuovo libro, «Dodici », in uscita il prossimo 17 ottobre per Bao Publishing, Rebibbia è sotto minaccia: gli zombi stanno per decimare gli abitanti e l’alterego di Michele Rech, Zerocalcare, è fuori gioco, in coma per motivi misteriosi. Toccherà all’amico Secco, che si ciba solo di «soldini» (merendine del Mulino Bianco ormai fuori produzione), alla tostissima Katja e al Cinghiale il ruolo, improbabile, degli eroi.



Una delle tavole di «Dodici»
Trent’anni il prossimo dicembre, aretino di nascita, ma indiscutibilmente romano d’adozione e attitudine, tre libri all’attivo (« La profezia dell’armadillo» , «Un polpo alla gola» , «Ogni maledetto lunedì su due» ) un successo di pubblico crescente, con ormai decine di migliaia di copie vendute, Michele Rech è, un po’ suo malgrado, il cantore dei nerd nati ai bordi di periferia. Tutto è partito da un blog, zerocalcare.it, che un altro fumettista, Marco D’Ambrosio, in arte Makkox, la matita di «Gazebo» la trasmissione di Raitre, gli aprì un paio di anni fa. «Disegno fumetti da una decina d’anni» racconta Rech che ha preso in prestito lo pseudonimo Zerocalcare con cui firma le sue opere dalla pubblicità di un anticalcare passata in tv. «Ma tutto è cambiato negli ultimi due anni grazie al blog. È stato Makkox a insistere, lui mi ha pubblicato il primo libro a sue spese, ci ha messo la faccia e i soldi, mi ha aperto il suo serbatoio di lettori».


Da «Dodici»
Riservatissimo e ancora un po’ incredulo di trovarsi al centro dell’attenzione. «Come vivo la popolarità? Malissimo, il primo anno è stato una specie di frullatore. Ora sono più lucido, magari finisce tutto e ritorno a fare traduzioni e ripetizioni ai ragazzini». Il francese è la sue seconda lingua, l’ha imparata dalla madre. L’italiano, invece, lo parla con lo stesso marcato accento romano che si riflette nel lessico dei suoi personaggi di carta creati pescando a piene mani dalla sua vita. «Non sono tanto capace di raccontare cose lontane da me. Ma Dodici è nato anche come razione a questo autobiografismo, al fatto di essere considerato un po’ arbitrariamente una bandiera generazionale». E, anche, in omaggio alla sua passione per gli zombi. «È sempre stata una mia fissa, fin da piccolo. Ho il poster originale della Notte dei morti viventi ». Si è divertito a infarcire la storia di citazioni disparate. George Romero, cantore dei non morti, certo, Dante scambiato per Tiziano Ferro («Quand’ebbe detto ciò / con gli occhi torti / riprese ‘l teschio misero co’ denti»), gli eroi di cartone di bambini e adolescenti, da Peppa Pig a Ken il guerriero. «Sono riferimenti miei, sono onnivoro, mi nutro di tutto quello che mi sta intorno. Compresa la maialina dei cartoni animati Peppa Pig, che con un suo libro scalzò il mio Il polpo alla gola dal primo posto nella classifica di vendite Amazon».
Non prendersi sul serio è una delle sue regole di vita. «Roma non ti perdona niente, se mi prendessi sul serio non potrei più uscire di casa». Non sembra correre il rischio, almeno per ora. Non ha neanche cambiato il modo di disegnare: carta, matita, pennarelli e china. Il computer per risparmiare inchiostro per gli sfondi. In Dodici è arrivato il colore. «Merito di Sara Basilotta, bravissima colorista». Non cambia nemmeno l’amore incrollabile per il suo quartiere. Come risulta dal dialogo messo in bocca, pardon , nuvoletta, a uno personaggi convinto che l’attacco degli zombi copra un progetto sinistro. «Evacuazione popolamento con colonia di fuorisede, movida e apericene. Non verrete qui a suonare i vostri bonghi, Rebibbia non sarà il nuovo Pigneto».Un’invasione di zombi a Rebibbia. Non il carcere, ma l’intero quartiere nella periferia est di Roma che per molti è solo un agglomerato di case intorno alla prigione sorta negli anni ‘70 e che, per i lettori dei fumetti di Zerocalcare è il corrispettivo di Springfield per i fan dei Simpsons. Nel nuovo libro, «Dodici », in uscita il prossimo 17 ottobre per Bao Publishing, Rebibbia è sotto minaccia: gli zombi stanno per decimare gli abitanti e l’alterego di Michele Rech, Zerocalcare, è fuori gioco, in coma per motivi misteriosi. Toccherà all’amico Secco, che si ciba solo di «soldini» (merendine del Mulino Bianco ormai fuori produzione), alla tostissima Katja e al Cinghiale il ruolo, improbabile, degli eroi.


Una delle tavole di «Dodici»
Una delle tavole di «Dodici»
Trent’anni il prossimo dicembre, aretino di nascita, ma indiscutibilmente romano d’adozione e attitudine, tre libri all’attivo (« La profezia dell’armadillo» , «Un polpo alla gola» , «Ogni maledetto lunedì su due» ) un successo di pubblico crescente, con ormai decine di migliaia di copie vendute, Michele Rech è, un po’ suo malgrado, il cantore dei nerd nati ai bordi di periferia. Tutto è partito da un blog, zerocalcare.it, che un altro fumettista, Marco D’Ambrosio, in arte Makkox, la matita di «Gazebo» la trasmissione di Raitre, gli aprì un paio di anni fa. «Disegno fumetti da una decina d’anni» racconta Rech che ha preso in prestito lo pseudonimo Zerocalcare con cui firma le sue opere dalla pubblicità di un anticalcare passata in tv. «Ma tutto è cambiato negli ultimi due anni grazie al blog. È stato Makkox a insistere, lui mi ha pubblicato il primo libro a sue spese, ci ha messo la faccia e i soldi, mi ha aperto il suo serbatoio di lettori».

Da «Dodici»
Da «Dodici»
Riservatissimo e ancora un po’ incredulo di trovarsi al centro dell’attenzione. «Come vivo la popolarità? Malissimo, il primo anno è stato una specie di frullatore. Ora sono più lucido, magari finisce tutto e ritorno a fare traduzioni e ripetizioni ai ragazzini». Il francese è la sue seconda lingua, l’ha imparata dalla madre. L’italiano, invece, lo parla con lo stesso marcato accento romano che si riflette nel lessico dei suoi personaggi di carta creati pescando a piene mani dalla sua vita. «Non sono tanto capace di raccontare cose lontane da me. Ma Dodici è nato anche come razione a questo autobiografismo, al fatto di essere considerato un po’ arbitrariamente una bandiera generazionale». E, anche, in omaggio alla sua passione per gli zombi. «È sempre stata una mia fissa, fin da piccolo. Ho il poster originale della Notte dei morti viventi ». Si è divertito a infarcire la storia di citazioni disparate. George Romero, cantore dei non morti, certo, Dante scambiato per Tiziano Ferro («Quand’ebbe detto ciò / con gli occhi torti / riprese ‘l teschio misero co’ denti»), gli eroi di cartone di bambini e adolescenti, da Peppa Pig a Ken il guerriero. «Sono riferimenti miei, sono onnivoro, mi nutro di tutto quello che mi sta intorno. Compresa la maialina dei cartoni animati Peppa Pig, che con un suo libro scalzò il mio Il polpo alla gola dal primo posto nella classifica di vendite Amazon».
Non prendersi sul serio è una delle sue regole di vita. «Roma non ti perdona niente, se mi prendessi sul serio non potrei più uscire di casa». Non sembra correre il rischio, almeno per ora. Non ha neanche cambiato il modo di disegnare: carta, matita, pennarelli e china. Il computer per risparmiare inchiostro per gli sfondi. In Dodici è arrivato il colore. «Merito di Sara Basilotta, bravissima colorista». Non cambia nemmeno l’amore incrollabile per il suo quartiere. Come risulta dal dialogo messo in bocca, pardon , nuvoletta, a uno personaggi convinto che l’attacco degli zombi copra un progetto sinistro. «Evacuazione popolamento con colonia di fuorisede, movida e apericene. Non verrete qui a suonare i vostri bonghi, Rebibbia non sarà il nuovo Pigneto».

ZONA UNO

Mi sono rifugiato presso la biblioteca della base.Ci troviamo nel pieno d'autunno e inizia a fare freddo...
Nella collana Stile Libero Big Einaudi ha recentemente pubblicato un lavoro dello scrittore americano Colson Whitehead, esponente del nuovo romanzo americano. In Zona Uno (Zone One, 2011) l'autore si cimenta con il genere fantascientifico/horror e ci narra la storia di una pandemia che in un prossimo, ma non specificato, futuro colpisce in maniera repentina il nostro pianeta. Whitehead non specifica come o da dove provenga il virus. Sappiamo solo che la malattia ha colpito molte persone. Sono rimasti esseri umani, zombie chiamati comunemente "skel" per il loro aspetto scheletrico, e i "ritardatari".

Chi si è trasformato in zombie è in pratica un morto vivente con un unico scopo: mordere e mangiare una persona viva. Vengono attirati dal rumore, ma non sanno fare altro, se la trasformazione è avvenuta all'interno di una stanza o di un locale chiuso, non sanno neanche aprire le porte. Sono ovviamente pericolosissimi. Altre persone non hanno subito la trasformazione in zombie ma sono conosciuti come "ritardatari". Sono in stato catatonico. Si sono trasformati quasi in statue, restano immobili nell'atto che stavano compiendo quando furono colpiti dal virus.

Nel romanzo seguiremo per tre giorni l'attività del protagonista conosciuto con il soprannome di Mark Spitz. Mark è un sopravvissuto al virus. Dopo molte avventure a traversie che racconta con flashback, mentre svolge la sua attività di "spazzino".

Gli Stati Uniti vogliono risorgere. Si è formato un governo, con sede a Buffalo, che ha fatto intervenire la parte "sana" dell'esercito e dei marines che hanno provveduto a effettuare una "grande" pulizia della città di New York. Squadre di spazzini composte da tre/quattro persone eseguono una pulizia più accurata, palazzo per palazzo, casa per casa dove si possono avere brutte sorprese.

Degli Zombie possono essere rimasti chiusi in qualche stanza di una casa o in qualche ufficio di una ditta. Ogni volta che Mark apre una porta potrebbe essere assalito da uno o più morti viventi. Per sua fortuna indossa una tuta resistentissima ed è armato. Gli zombie e i ritardatari vengono uccisi immediatamente, chiusi in sacchi e lasciati per la strada dove successivamente passano camion che li porteranno in un forno crematorio.

Il lavoro di Mark è triste. Come è triste il mondo in cui vive. Il romanzo mette l'uomo medio americano al centro di una catastrofe e ne analizza le reazioni.