domenica 20 ottobre 2013

SONO IN ARRIVO "DODICI"

È facile pensare che la televisione non sia esattamente suo habitat naturale. In un’intervista a Jacopo Franchi per meltybuzz.it, Zerocalcare è stato abbastanza chiaro : “In televisione non andrei mai. Preferirei farmi strappare gli occhi piuttosto che partecipare a un programma televisivo. La sola idea di disegnare in diretta mi mette in crisi. Makkox può disegnare di fronte a 200 persone e scambiare una battuta con ciascuno di loro, io non ci riesco”. Dietro il successo di Zerocalcare c’è proprio lo stesso Makkox – fresco di successo a Gazebo – produttore del primo libro, “La profezia dell’Armadillo” e grande amico – tra le altre cose, lo ha pure convinto ad aprire zerocalcare.it, un blog a fumetti, genere fortunato in Francia, ma semi sconosciuto in Italia. Abbiamo colto l’occasione della doppia presentazione milanese del suo ultimo libro, “Dodici”, per chiacchierare con Zerocalcare del suo rapporto con la televisione e le serie tv e del suo amore per gli zombie, protagonisti del suo ultimo lavoro.The Walking Dead è una delle serie più seguite e amate del momento, ed è pure tratta da una serie a fumetti. Tu hai mai pensato di trasformare i tuoi disegni in una serie tv o film? In realtà me l’hanno già chiesto. Io nei miei disegni faccio un grandissimo uso sia di personaggi irreali e fantasiosi, soprattutto coscienze, sia copyright di qualcun altro. Penso che in quel caso avremmo problemi di diritti. È roba che mi interessa, senza dubbio, che vorrei fare, ma per il momento non è neanche tra le mie super priorità.
Di andare in televisione invece non se ne parla? Già la sola idea che la mia faccia sia apparsa su Youtube e sul web mi ha messo parecchia ansia, figuriamoci andare a disegnare in televisione.Nemmeno con i tuoi amici Valerio Mastandrea e Johnny Palomba, che spesso ci deliziate su Twitter con dei siparietti divertenti, hai mai pensato di dar vita a un interessante progetto professionale? Ma sì, sicuramente qualcosa combineremo. Mi piacerebbe lavorare con loro, anche se in questo momento la mia principale preoccupazione è quella di disegnare meglio. In questo momento ho solo in mente i fumetti.
Nel tuo ultimo libro, “Dodici” tra i protagonisti troviamo gli zombie, i mostri del momento. In passato c’è la stata la moda del vampiro, adesso, soprattutto in televisione, sembra essere tornata quella delle streghe, basta vedere serie come “American Horror Story”, “The Vampire Diaries” e “The Original”. Tu quali prediligi? Senza ombra di dubbio gli zombie, ma perché rappresentano il mostro qualunque. E poi mi sono sempre piaciuti da ragazzino. I vampiri per esempio li ho sempre visti un po’ come dei tronisti, mentre sulle streghe non ho ancora avuto percezione di questo nuovo fenomeno.Continueremmo ancora – soprattutto a parlare di serie tv e relativi protagonisti – se non fosse che Zerocalcare è atteso in giro per Milano per la presentazione del suo nuovo lavoro: “Mi avete fatto venir voglia di andare a casa a guardare tutte queste serie”. Protagonista del suo nuovo libro è sempre il suo alterego, questa volta alle prese con un’invasione zombie che rischia di radere al suolo Rebibbia – dove lo stesso Zerocalcare è cresciuto. Su uno sfondo apocalittico, toccherà a Secco, Katja e l’amico Cinghiale aiutare la popolazione a non essere decimata. Intanto – dopo la chicca "Quando muore uno famoso", pubblicata sul suo blog meno di un mese fa – su Wired spunta una nuova puntata della rubrica mensile curata da Zerocalcare.
zerocalcare dodici

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