martedì 29 aprile 2014

NAPOLI DEVASTATA DAI MORTI

Ciao a tutto l’Art Steady e benvenuti su Lo Spazio Bianco. Parlateci del vostro collettivo: com’è nato e quali obiettivi vi prefiggete?
Artsteady è nato dalla necessità, che quasi noi tutti abbiamo, di creare progetti indipendenti, un modo per sviluppare nuove idee, liberi dai vincoli delle case editrici e dei committenti con cui siamo abituati a collaborare. L’idea è nata da Andrea Errico e ha trovato subito terreno fertile tra i molti artisti napoletani, italiani e internazionali che ora partecipano attivamente all’iniziativa, fornendo le proprie competenze professionali nei vari ambiti che riguardano il fumetto e la visual art. Il nostro primo obiettivo è sicuramente rivolto al fornire un service per terzi, che possano avvantaggiarsi di un gruppo di professionisti ben coordinati e affidabili, con diversi anni d’esperienza sia come team, sia singolarmente. Il nostro secondo obiettivo è quello di creare, sviluppare e pubblicare storie, progetti e iniziative autofinanziate e autoprodotte.

47 Deadman Talking, zombie a Napoli: intervista allArt Steady  Verticalismi Napoli Comicon Art Steady 47 Dead Man Talking
La copertina del primo numero di 47DMT
47 Dead Man Talking è il vostro primo progetto: al Napoli Comicon dello scorso anno avete portato un numero 0, quest’anno bissate col numero 1. Potete parlarci della genesi di quest’opera e di cosa i lettori si dovranno attendere?
Il progetto è nato per caso, e voleva essere un omaggio ad un genere (quello horror e zombie) a cui molti di noi sono legati. Per quanto l’idea fosse già in cantiere da diverso tempo, si concretizzò nell’arco dei due mesi precedenti al Napoli Comicon 2013. Andammo senza molte aspettative e trovammo ad accoglierci un mare di gente che acquistò l’albo e ci comunicò da subito il proprio entusiasmo per la nostra iniziativa. Questo primo incontro con il pubblico ci diede la forza di proseguire. Ad un anno di distanza il progetto è molto più maturo e pianificato, anche se non manca la comicità e la qualità che hanno distinto il numero zero, caratteristiche che ora sono di gran lunga migliorate.

47 Deadman Talking, zombie a Napoli: intervista allArt Steady  Verticalismi Napoli Comicon Art Steady 47 Dead Man Talking
Studi per il personaggio di Carmine
Calare quest’invasione zombie in un contesto situazionistico e, soprattutto, citazionistico molto napoletano oltre ad essere una scelta personale di riconoscimento delle vostre origini, è stata una ferrea volontà narrativa? E soprattutto, lo considerate un vantaggio o uno svantaggio, per la possibile distribuzione più ampia del fumetto?
Per quanto ci riguarda, localizzare una storia in un ambito piuttosto che in un altro non dovrebbe mai essere uno svantaggio, anzi, dovrebbe essere un modo per guardare le cose da una prospettiva diversa. I luoghi e le esperienze cambiano, così come le storie, abbiamo deciso di usare il tema “zombie” per raccontare qualcosa di diverso. Vogliamo ricordare che la nostra eterogeneità (come napoletani ma in senso più ampio come italiani) può fare la sua parte per risanare un mondo in declino.

Credete che il genere zombie, soprattutto dopo l’incredibile quanto onnivoro successo di TWD, abbia ancora cartucce da sparare, o lo avete utilizzato solo come espediente narrativo?
Ovviamente il genere per noi è sopratutto un espediente narrativo. In ogni caso, difficilmente questo genere terminerà le cartucce. Probabilmente un giorno arriverà qualcuno che rivoluzionerà tutto da capo. Dopotutto basti pensare a Benvenuti in Zombieland, 28 Giorni Dopo, The Walking Dead, The Last of Us e The Road, cinque modi diversi di ruotare attorno allo stesso tema, pur essendo ognuno di essi un progetto assolutamente unico nel proprio genere.

47 Deadman Talking, zombie a Napoli: intervista allArt Steady  Verticalismi Napoli Comicon Art Steady 47 Dead Man Talking Oltre che in questo progetto, siete professionisti impegnati in vari aspetti del mercato editoriale, soprattutto americano. Come vedete da questa posizione privilegiata le differenze tra i due quel mercato editoriale e quello italiano e quello americano?
Le differenze sono, ovviamente, lampanti. Il mercato americano riesce ad esportare i proprio prodotti facilmente, questo permette a progetti anche di minore entità di ricevere un grado di interesse molto maggiore, e garantisce anche a piccole iniziative di sostenersi e trovare il proprio pubblico. Ma la vera differenza la viviamo singolarmente. Senza mezzi termini possiamo dire che se dovessimo dipendere unicamente dal mercato Italiano, nessuno di noi potrebbe trovare le forze economiche per tirare avanti, o nei casi più fortunati, pagarsi l’affitto. Il mercato italiano non manca, però, di entusiasmo, ci sono tantissime persone competenti, che spesso non hanno problemi a tendere una mano per darti una dritta. La forte competizione e la preparazione artistica media (grazie alle tante accademie e scuole del fumetto) ci garantisce un forte interesse da parte del mercato estero.

47 Deadman Talking, zombie a Napoli: intervista allArt Steady  Verticalismi Napoli Comicon Art Steady 47 Dead Man Talking
La copertina di Revenger’s League
Una domanda sui web comics: siete sbarcati su Verticalismi.it con Revenge League, una specie di spin off di 47 DMT: in pratica è la serie fumettistica che legge il protagonista della serie, Carmine. Quanto credete che i web comics possano rivoluzionare il genere fumetto nei prossimi anni, sia a livello di linguaggio sia a livello commerciale, se cambiamenti ci saranno?
Prima di dire la nostra vogliamo ricordare che oltre a Revengers League, su Verticalismi.it abbiamo pubblicato 90 Ways to Die, spin off ambientato nello stesso mondo della serie regolare.
Ritornando alla domanda, crediamo che i web comics abbiano già rivoluzionato il genere fumetto, almeno quanto i blog con la scrittura. Meno di dieci anni fa (ma forse anche più recentemente) questi mezzi non erano diffusi, l’esordiente era costretto a rimbalzare da una casa editrice all’altra con la speranza di veder la propria storia pubblicata, tramite esborso di soldi magari, ricevendo il 90% per cento dei casi un: NO. Verticalismi, al contrario, è una piattaforma aperta che permette a qualsiasi artista di pubblicare le proprio storie e farsi notare, bypassando la stampa su carta e il sistema editoriale. Le storie pubblicate sono totalmente gratuite e quindi fruibili da un potenziale infinito di persone, e questo è già una rivoluzione. Per il resto, l’odore della carta e il contatto fisico con essa non saranno facilmente rimpiazzabili.

47 Deadman Talking, zombie a Napoli: intervista allArt Steady  Verticalismi Napoli Comicon Art Steady 47 Dead Man Talking

47 Deadman Talking, zombie a Napoli: intervista allArt Steady  Verticalismi Napoli Comicon Art Steady 47 Dead Man Talking
Studi per il personaggio di Angela
Quali sono i progetti personali di ognuno di voi per il futuro?
Per rispondere a questa domanda ci vorrebbero diverse pagine, siamo tanti e ognuno di noi si prefigge diversi obiettivi. La maggior parte spera di poter continuare a fare progetti personali, vorremmo portare questa collaborazione come team ad una condizione stabile e duratura. Contemporaneamente quasi tutti vorremmo poter lavorare anche per le major, e non solo per le [etichette? Case editrici?] indipendenti.
Vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca? Non per forza, ma ci proviamo.
Andrea Errico, fondatore e creatore del progetto, crede che ci sia tanto ancora da fare e sente di essersi espresso artisticamente solo in minima parte. Claudio Avella, co-disegnatore del primo albo di 47DMT è impegnato ad in un progetto personale, che spera possa prendere vedere la luce nei prossimi mesi. Davide Tinto e Alessandro Miracolo non hanno progetti personali ma vorrebbero realizzarne uno in futuro, collaborando magari con sceneggiatori che possano valorizzare le loro idee. Raffaele Ricciardi ha esordito da poco nel campo dei fumetti, dopo aver lavorato per lungo tempo come scenografo, per lui la priorità è affermarsi e iniziare a lavorare come professionista. Ruben Curto, il colorista del primo albo 47DMT pubblicherà un progetto indipendente e autoprodotto dal titolo Storie e Merd’ https://www.facebook.com/storieemerd. Il fumetto sarà presentato proprio in occasione del Napoli Comicon 2014.
E, infine, gli scrittori, Giampaolo, Francesca e Tommaso continueranno a collaborare con Artsteady. Giampaolo ha anche scritto dei racconti in passato e nulla vieta che li raccolga in un vero e proprio libro. Tommaso si augura di fare un lungo viaggio. Se la vostra domanda a quest’ultima affermazione sarà è “Che c’entra con il mondo del fumetto?” Beh, la sua risposta sarà che per scrivere di qualcosa bisogna conoscerla!

Dove potranno acquistare i vostri fan il primo numero di 47DMT?
Per andare a colpo sicuro vi basterà passare al Napoli Comicon 2014, dal 1 al 4 Maggio, dove presenteremo il primo albo in esclusiva assoluta. Di In seguito, proveremo a diffondere l’albo tramite i canali di distribuzione, presso le fumetterie. Abbiamo anche un portale su bloomming, in cui potrete acquistare l’albo con la sola aggiunta delle spese di spedizione (un euro o poco più.) E un giorno, chissà, nelle edicole, magari.

La pagina Facebook di Art Steady: www.facebook.com/Artsteady

19° CAMMINATA DELLA MORTE

Il nuovo capitolo della saga zombie The Walking Dead di Robert Kirkman sarà in fumetteria e nello shop del sito di Saldapress a partire da giovedì 24 aprile.

Questo episodio l’alleanza con Ezekiel da parte di Rick e i suoi: ora non resta che pianificare l’attacco alla roccaforte dei Salvatori
La sorte degli esseri umani, comunque, dipende ancora una volta dall’uso della violenza. La semplice forza bruta, però, non può bastare a risolvere i conflitti. Occorrono astuzia, pianificazione e strategia. Chi avrà la meglio, alla fine?

In marcia verso e il diciannovesimo volume dell’odissea di orrore e sopravvivenza The Walking Dead, ideata da Robert Kirkman e resa sulla pagina dalla feroce bicromia di Charlie Adlard e Cliff Rathburn, che apre un ciclo narrativo ricco di colpi di scena e di scontri feroci, destinato a cambiare nuovamente il destino dei protagonisti di The Walking Dead.

Il volume è pubblicato, in Italia, da Saldapress (44 pagg., 13.50 euro) in Z, la collana dedicata al 100% al mondo degli zombi.

DAL FUMETTO ALLA TV

Extinction Parade, serie a fumetti creata da Max Brooks, autore, fra altre cose, anche di World War Z, diventerà una serie televisiva sviluppata dalla Legendary Entertaiment.

Lo stesso Brooks, che sarà coinvolto nello sviluppo della serie, ne ha parlato con BleedingCool:
“Ho proposto l’idea a una sola compagnia, la Legendary, perché loro sono in grado di realizzare lavori di qualità dei quali ogni scrittore andrebbe fiero. Mentre la serie a fumetti edita dalla Avatar continua, sono elettrizzato all’idea di poter trasformare Extinction Parade in un'innovativa serie TV”.

Il fumetto è così ufficialmente descritto: “In un mondo nel quale la piaga degli zombie ha iscritto la razza umana fra le specie in estinzione, un’altra specie di predatori non-morti realizza che restare nell’ozio significa la fine delle loro scorte di cibo. Superati ampiamente per numero dalle orde di zombie, i vampiri scendono in campo in una guerra fra morti viventi, con l’umanità catturata nel mezzo”.
Extinction Parade di Max Brooks: in arrivo la serie TV

IL QUARTO REC

Rec 4 - Apocalypse: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul sequel horror che uscirà in

Disponibile online una prima clip per il sequel Rec 4: Apocalypse. La serie di zombie-movies a sfondo demoniaco dei registi spagnoli Paco Plaza e Jaume Balaguerò si prepara ad uscire con un quarto e forse ultimo capitolo che vede il ritorno della giornalista tv Angela Vidal (Manuela Velasco), che come ricorderete avevamo lasciato alla fine di Rec 2 trasformata in un nuovo veicolo di contagio per il demoniaco virus, che nel primo film aveva visto Tristana Medeiros come “paziente zero”.

In un’intervista il regista Jaume Balagueró ha dichiarato che il film non avrà uno stile apocalittico come si presume dal suo titolo affermando che: “tutti i film della serie REC hanno lo stesso budget, quindi non aspettatevi di vedere grandi scene con una Barcellona piena di zombie, non è quello che intendevamo, ci deve essere una storia contenuta e forte“.

Questo quarto capitolo, diretto in solitaria da Balaguerò, parte dalla fine del secondo film e non sarà girato in stile “found-footage”, proprio come avvenuto con il terzo film Rec 3: La genesi.

Angela, la giovane reporter televisiva che è entrata nell’edificio con i vigili del fuoco insieme al suo cameraman, riesce ad uscire viva, ma quello che i soldati che l’hanno tratta in salvo non sanno è che la donna porta dentro di se il seme dell’infezione demoniaca. Lei finisce così in un impianto di quarantena provvisorio, un impianto ad alta sicurezza dove lei dovrà rimanere in isolamento per diversi giorni. Si tratta di una vecchia petroliera a diverse miglia al largo dalla costa, che è stata appositamente attrezzata per la quarantena.

ANTEPRIMA A CANNES

Solo i fortunati che parteciperanno al prossimo Festival di Cannes potranno gustarsi l'anteprima di Zombie Fight Club, action-horror diretto da Joe Chien che dovrebbe fare la sua comparsa nella sezione del Mercato. Oggi, online, è arrivato l'incredibile trailer...

Zombie Fight Club si svolge in un futuro in cui l'umanità deve affrontare la piaga dei morti viventi. In una prigione, un personaggio senza scrupoli organizza degli incontri di lotta all'ultimo sangue nei quali i prigionieri devono vedersela con gli zombi. Non vediamo l'ora!

LA NOTTE DEI BLUE RAY VIVENTI

L’essere un film di pubblico dominio ha creato a “La notte dei morti viventi” la possibilità di essere stampato da chiunque avesse una casa di distribuzione. La vicenda è annosa e ormai ben nota ai più, leggerezze del distributore originario che hanno fatto il disinteresse delle tasche di tutti, fatto sta che “La notte dei morti viventi” è il capolavoro che ha rivoluzionato il cinema horror e influenzato l’intero genere creando un nuovo mostro dell’immaginario collettivo: lo zombie mangiatore di carne umana!
Tra le numerose edizioni home video del film di Romero uscite anche in Italia, tra le quali si è contraddistinta l’ottima edizione della No Shame (ormai fuori catalogo), che conteneva due dvd, il cd della colonna sonora e un booklet, va ad aggiungersi l’altrettanto ottima edizione della RaroVideo, che stampa per la prima “La notte dei morti viventi” anche in Blu-ray.

La RaroVideo aveva già proposto nel 2011 la sua versione home video del film di Romero in formato digitale e in alta risoluzione, accompagnandola con il fondamentale documentario “One for the Fire – The Legacy of Night of the Living Dead” e le interviste a Gabriele Albanesi e Claudio Simonetti. Pochi giorni fa, l’etichetta di distribuzione ha ristampato questa edizione, priva però delle interviste al regista e al musicista romani e concentrando tutto sul bellissimo documentario di Robert Lucas e Chris Roe.
Perché, parliamoci chiaro, distribuire oggi per l’ennesima volta “La notte dei morti viventi” non ha molto senso, visto che il buon 90% degli appassionati di cinema horror avranno già una o più edizioni home video di questo film, quindi l’unica strategia possibile è puntare sul contenuto extra inedito, sul motivo folgorante che possa spingere il potenziale compratore all’acquisto. E proprio per questo motivo sulla copertina di questa edizione RaroVideo e sulla fascetta laterale, di fianco al titolo del film di Romero, campeggia giustamente quello del documentario di Lucas e Roe, avvalorandone le presenza sul disco.

Prodotto dallo stesso George Romero in occasione del 40° Anniversario del suo film, “One for the Fire” è un lungo approfondimento (83 minuti circa e diviso in 18 parti) sull’intero iter produttivo del film. Si inizia proprio come iniziava “La notte dei morti viventi”, con Johnny e Barbara che si recano in macchina al cimitero e, con un’alternanza di immagini prese dal film e di altre girate ex novo, troviamo proprio Judith O’Dea e William Hinzman che ci parlano di come sono stati ingaggiati per il film e l’imprevedibile successo che questo ha avuto influendo sulle loro carriere. Il documentario è tutto un susseguirsi di testimonianze, dallo sceneggiatore John A. Russo all’effettista Regis Survinski, passando per gran parte degli attori e ovviamente George Romero, ognuno dei quali ha un mucchio di aneddoti sul film da raccontare. Forse sono proprio le testimonianze del regista le più interessanti, dall’ammissione di aver “scopiazzato” Richard Matheson e il suo “I Am Legend”, alla nascita della loro casa di produzione The Latent Image.
Questa bella edizione “Night of the Living Dead/One for the Fire” si arricchisce, inoltre di un’intervista audio a Duane Jones, il protagonista del film. Si tratta dell’unica intervista che l’attore ha rilasciato riguardo la sua esperienza con “La notte dei morti viventi”, poco prima di morire. Questa intervista era presente anche nell’edizione No Shame di cui si faceva cenno sopra, ma è un documento comunque estremamente prezioso.

Abbiamo preso in esame l’edizione Blu-ray di “Night of the Living Dead/One for the Fire” e possiamo constatare con estremo piacere che si tratta di un ottimo trattamento a livello di immagine e suono. Malgrado i 46 anni di età che il film si porta sul groppone, l’immagine – in formato 4/3 – è stata restituita in maniera egregia, con un adeguato contrasto e una limpidezza fuori dal comune. L’audio è quello originale d’epoca, dunque mono e qualche volta ci appare un po’ ovattato, ma tutto sommato è soddisfacente.
Malgrado l’assenza delle interviste a Simonetti e Albanesi, la fascetta posteriore le indica erroneamente tra i contenuti extra, mentre l’audio intervista a Duane Jones non è riportata.
La notte dei morti viventi in blu ray

domenica 20 aprile 2014

TWD NON FINISCE PIU'

“The Walking Dead: L'altra società” è l'albo a fumetti numero 18 della serie di Robert Kirkman edita da SaldaPress
The Walking Dead, la serie a fumetti, e la SaldaPress (Gruppo Saldatori) non si fermano mai e ci propongono per il 15 aprile in edicola e il 18 aprile in fumetteria, l'albo numero 18 dal titolo L'altra società.
Continua, così, la pubblicazione di enorme successo della saga zombie più famosa del momento e con maggior impatto cross-mediale della storia.
The Walking Dead, con l'albo numero 18, apre un nuovo ciclo che porterà ancora maggior interesse e seguito a tutti gli amanti della saga ideata da Robert Kirkman
TRAMA - Rick e il resto del gruppo decidono di fidarsi di Aaron e così ha inizio una nuova avventura. Un’avventura che, nella sua apparente normalità, crea molti più problemi del previsto ai sopravvissuti che da mesi combattono per la propria sopravvivenza, affrontando la morte e l’apocalisse con una determinazione che li ha profondamente cambiati. Forse compromessi, forse resi più forti, di certi incapaci di ritornare a una vita che abbia anche solo la parvenza di quella precedente al contagio zombie. I personaggi che accoglieranno Rick, Carl, Michonne, Abraham e tutti gli altri sono molto diversi dal Governatore, dai Cacciatori e da gran parte delle persone che con cui abbiamo avuto a che fare fino ad ora. Questo, però, non significa che nuovi pericoli non sia in agguato e che indossare nuovamente un abito da sera – come accade in copertina – sia meno difficile che usare la katana come arma di difesa.

UNA BIRRA AL GUSTO DI ZOMBI

Dock Street Walker : Birra per zombies al gusto di cervello : Sappiamo tutti che in alcune birre c’è un vermetto dentro, e dicono che sia proprio questo a dargli un buon sapore, per cui se ci si vuole mettere all’interno qualche altra cosa particolare, come uno scarafaggio, un funghetto o un dito mozzato, non può che migliorare l’appeal del prodotto. Sarà per questo che un birraio artigianale, fan della serie di zombie “the walking dead” ha deciso di stupire e meravigliare i propri clienti, presentando una birra dal gusto veramente particolare. Partendo da una base tipo “American Pale Stout”, dal sapore delicato, aggiunge un po’ di cervello. Purtroppo non è un cervello umano, ma di capra, e per di più affumicato. Ben poco zombesco, però. Più che altro sembrerebbe una birra per capre cannibali zombi, stanche di leccare sale.
Questa birra, chiamata “Dock Street Walker” ha quindi un retrogusto di affumicaticcio, probabilmente simile a quello delle buste di plastica biodegradabili, tanto per ricevere un brivido di disgusto. Che se venisse in mente un pollo arrosto, l’orrore andrebbe a farsi benedire, se non pensate come una gallina. Ma non basta, ovviamente. Mica potete solo scriverci sopra che si tratta di cervello. Anche l’occhio vuole la sua parte, specie se non si vedono brandelli di cellule neurali galleggiare nel biondo liquido. Per questo occorre un colore più sanguinolento. Niente sangue però o altro fluido vitale umano o animale, ma un bel succo di mirtilli. Che fregatura!

Anche riguardo gli slogan pubblicitari, il produttore lascia un po’ a desiderare. Partito con l’incensamento della birra considerata la più intelligente, anche l’uso dell’aggettivo “cervellotico” sembra esagerato. Ci fosse un buono, sano, cervello umano appartenente ad un professore universitario o un artista, saremmo anche d’accordo, ma cosa potrebbe darci di buono il cervello di una capra? Farci diventare tutti Sgarbi?
Dock Street Walker : Birra per zombies al gusto di cervello

IL FUMETTO DAL TITOLO PIU' LUNGO

Nel titolo di questo articolo è stato impossibile inserire il titolo del nuovo fumetto che Massimo Bonfatti sta realizzando per saldaPress. Il perché lo capirete molto presto!

La casa editrice aveva bisogno di un qualcosa di speciale e di qualità per arricchire l’edizione da edicola della testata di successo The Walking Dead; così ha chiesto un pronto intervento a Massimo Bonfatti che ha accettato subito di entrare, dalla porta d’emergenza, nella storia editoriale italiana della serie zombie più famosa al mondo. L’autore è intervenuto a gamba tesa, realizzando una striscia che passerà alla storia per essere il fumetto con il titolo più lungo della storia del fumetto. Il suo nuovo fumetto è intitolato Tutto quello che avreste voluto sapere sugli zombie il prof. Eutanasio Limortacci ve lo spiega!.

Un titolo di questa lunghezza è difficile riproporlo nel corso di questa presentazione, dove è preferibile parlare dell’artista, per presentarlo al pubblico più distratto. Massimo Bonfatti è noto per essere specializzato nel fumetto umoristico. Durante la sua carriera, che ha preso il via negli anni 70, ha lavorato su opere e personaggi di rilievo, prestando il suo talento a serie come Cattivik e Lupo Alberto. Ha ideato e disegnato I Girovaghi, ma la sua creatura più importante l’ha partorita collaborando con Claudio Nizzi: Leo Pulp.Il rapporto tra saldaPress e Bonfatti è sempre più saldo, visto che la casa editrice ha pubblicato il suo Leo Pulp in grande formato, mettendo in risalto le sue tavole, caratterizzate da immagini fantasiose e grottesche. Per questo l’edizione da edicola di The Walking Dead sarà ancora più prestigiosa, poiché proporrà contemporaneamente la ristampa del capolavoro di Robert Kirman e le strisce di un maestro dell’umorismo italiano. Riuscirà il titolo “Tutto quello che avreste voluto sapere sugli zombie il prof. Eutanasio Limortacci ve lo spiega!” ad entrare integralmente in una paginetta dell’albo?

Il prof. Limortacci è pronto per addolcire i vari drammi che scuotono la serie horror più celebre del momento, con lezioni sul mondo dei non-morti/morti viventi. Al suo fianco troverete l’improbabile nipote Wando, personaggio che contribuirà a rendere le sue lezioni esilaranti.

sabato 12 aprile 2014

ARRIVA GARRETT

 Le avventure di Garrett, raccontate sul grande schermo da Sam Peckinpah, sbarcano in edicola  (Editoriale Cosmo, 208 pagine, 5,90 euro) grazie a una storia scritta da Roberto Recchioni (curatore di Dylan Dog e creatore della serie Orfani) e disegnata da Riccardo Burchielli (John Doe, DMZ, Batman, Wolverine, Conan), Cristiano Cucina (John Doe, Jonah Hex, Dragonero) e Werther Dell’Edera (Orfani, Punisher, G.I. Joe).
Lo sceriffo Pat Garrett e il suo vecchio amico Billy The Kid arrivano con "Garrett", volume a fumettiche racconta un nuovo, feroce inseguimento tra i due. Billy The Kid, dopo essere stato ucciso a tradimento dal suo compare, è diventato un Pelleossa, uno zombie, e Garrett è sulle sue tracce.
I morti sono risorti dalle loro tombe e i vivi devono farci i conti. I non-morti, detti Pelleossa, sono stati ridotti a schiavi. Gli stati dell’Est li vorrebbero eliminare definitivamente, mentre quelli dell’Ovest hanno troppo da guadagnare dal loro sfruttamento. Pat Garrett è stato pagato dai grandi possidenti terrieri per fermare Billy The Kid, ora a capo di un branco di Pelleossa. A Pat non resta che rimettersi al galoppo a caccia del suo vecchio amico.
Pat Garrett e Billy The Kid arrivano in edicola con un volume a fumetti

LA NAZIONE DEGLI ZOMBI

Si chiamerà Z Nation il nuovo drama sugli zombie del network SyFy, che sarà prodotto da Karl Schaefer (co-produttore esecutivo per Eureka) e dalla casa di produzione che ha sfornato Sharknado, The Asylum.
La storia prenderà il via tre anni dopo che un'epidemia di zombie ha colpito l'America e segue le vicende di un team incaricato di trasferire uno dei sopravvissuti da New York alla California, dove un laboratorio spera di ricavare un antidoto alla piaga grazie al suo sangue, il che fa molto pensare a Io sono leggenda. Naturalmente tutti i personaggi, inclusi i componenti del team del salvataggio, hanno oscuri segreti e passati che non sono troppo felici di condividere.
Chris Regina, vice presidente di SyFy, ha parlato di Z Nation:
Z Nation è un nuovo e unico viaggio nella zona stereotipata del genere zombie. Invece della disperazione dell'umanità, la serie mette in scena la speranza che in qualche modo l'umanità non solo potrà sopravvivere, ma addirittura trionfare.
zombie

NON SARANNO PIU' TORNANTI!

Precipita aereo, tragedia sul set di un film di zombie
Stavano sorvolando i cieli della Florida su un piccolo aeroplano per fare le riprese di un film sugli zombie, quando il velivolo è precipitato: secondo quanto riportato dalla autorità di Summerfield, un paese a nord di Orlando, ci sarebbero due morti. I nomi delle vittime non sono ancora stai resi noti.
Secondo i testimoni il piccolo aereo avrebbe fatto una curva parabolica sull'area in cui stavano girando il film (una pellicola low-budget) prima di precipitare a terra, forse a causa di un blocco al motore. La Federal Aviation Administration (Faa), l'agenzia che regola il trasporto aereo civile in Usa, ha aperto un'inchiesta.
Foto dal film World War Z





NUOVO GAME IN ARRIVO

H1Z1 si preannuncia come l'ennesimo, ma sempre ben gradito, survival game a tema zombie. Mentre abbiamo conosciuto il diffondersi della temibile influenza suina H1N1 nel mondo reale, ci viene il dubbio di quanto possa essere più spaventosa un'influenza di zombismo.Ci sono buone speranze che non si tratti di un flop, basti vedere il nome degli studi che ci sono dietro questa realizzazione: Sony Computer Entertainment. Un "piccolo" studio che ha realizzato alcuni dei migliori giochi degli ultimi tempi come, giusto per citarne uno, The Last of Us. Tecnicamente si tratta di un MMO fortemente ispirato a DayZ e State of Decay nel quale i giocatori spawneranno in qualsiasi punto della mappa ed il loro compito sarà quello di sopravvivere.

Per farlo dovranno costruirsi ripari, raccogliere risorse vitali, assemblare armi e così via. E come in tutti i survival che si rispettino, i nemici non sono solo gli zombie, ma prima di tutto gli altri esseri umani. Sarà anche possibile guidare dei veicoli e l'aspetto innovativo è che non esistono punti esperienza o abilità particolari, ma proprio come la realtà ogni giocatore varrà quanto qualsiasi altro giocatore, e così lo terrà in vita solo la sua capacità di sopravvivenza. A quanto pare dovrebbe uscire prima su PC e poi su PlayStation 4, anche se non ci sono date stabilite, e supporterà le microtransazioni.h1z1 annuncio

LELE CONTRO IL MORTO

“Si chiama Zombotron! È lo zombie più grande e più cattivo di tutti. È fortissimo!”. Surreale, a tratti autobiografico e si legge tutto in una notte. È “Lele contro Zombie”, il romanzo di Gianni Papa, casertano del 1969, selezionato da Libromania (www.libromania.net), un progetto di editoria digitale sviluppato da De Agostini e Newton Compton per scoprire nuovi talenti e portarli velocemente e gratuitamente alla pubblicazione in ebook con l’ausilio di uno staff editoriale in tutte le fasi: selezione, editing, redazione e produzione. Al centro della storia una famiglia ed il mondo della fantasia dei più piccoli, animata dagli Zombie. Nella quarta di copertina si legge: “Lo hanno avvertito tante volte di non stare troppo attaccato a quell’affare, ma Lele, come tutti i bambini di quattro anni, non vuole proprio ascoltare e va avanti imperterrito nel suo gioco, incurante degli ammonimenti di suo papà Giorgio e delle possibili conseguenze... Morti, morti e ancora morti. Morti assurde, misteriose, inspiegabili. Morti in spiaggia, cadaveri in libreria, a teatro, a passeggio per il centro di Caserta! Ma cosa succede? Giorgio non se ne capacita e corre da una parte all’altra della città incredulo, sicuro che tocchi proprio a lui mettere fine a quell’incubo infestato di zombie...”. Su Amazon le recensioni dei lettori sono più che positive, ma chi è nato o vissuto a Caserta può certamente provare un piacere in più. Chi è l’autore? Un amante della scrittura sin da quando, bambino, teneva un quaderno dedicato alle storie del Commissario Spada. Attualmente Gianni Papa vive in provincia di Varese, dove lavora come insegnante di sostegno.
Ebook, è online la storia avvincente “Lele contro Zombie”

PAURA DEGLI ZOMBI GIA' NEL PASSATO

 Lo scheletro l’hanno ritrovato in un campo vicino a West Knoyle, nel Wiltshire. Lo scheletro di una donna dell’età del ferro con un piede tagliato, un bambino e due maschi intorno, tutti circondati da carcasse di pecore e capre. Una sepoltura rituale per evitare che la donna potesse resuscitare dal mondo dei morti. Una sepoltura che potrebbe dimostrare la paura dei nostri antenati per gli zombie, qualche anno prima dei film horror e di The Walking Dead. La donna, dicono gli esperti, potrebbe essere morta per malattia, oppure per parto. Circostanze che spaventavano molto le persone che vivevano in queste zone, spaventati che la vittima, dannata, potesse resuscitare dal regno dei morti. Perché tagliarle un piede? Per impedirle di poter camminare di nuovo.Zombie dell'età del ferro

UN'AUTO ANTI ZOMBI

Chi ha paura degli morti viventi? Per qualsiasi problema c’è la Hyundai Elantra ”The Walking Dead” ispirata alla mitica serie tv americana trasmessa dal 2010 dal canale AMC e in Italia su Sky, Fox e Cielo.
La Zombie Survival Machine ha preso forma Comic-Con di San Diego ed è chiaro come possa sopravvivere all’assalto dei morti viventi, dotata di un rostro enorme all’anteriore, speroni e armata di tutto punto. E’ un gioco, ovviamente, ma questa Elantra (modello abbastanza popolare negli USA) è personalizzabile sul Walking Dead Chop Shop. Che infatti va verso i 300.000 modelli oggetto di un tuning anti zombie online.
Hyundai Elantra Walking Dead

IL RITORNO DI VECCHI EROI

“Ex – Supereroi Vs. Zombie” di Peter Clines è il nuovo romanzo zombie Multiplayer.it Edizioni
Le commistioni di generi e gli esperimenti nel mondo della letteratura dell'orrore non sono mai mancati, ma negli ultimi anni questo modo di raccontare storie e di mescolare archetipi, vicende e situazioni, è sempre più utilizzato e, quindi, abbiamo il piacere di segnalarvi, oggi, un “esperimento” di primissimo livello.
Autore di tale lavoro è lo statunitense Peter Clines che, grazie ai tipi di Multiplayer.it Edizioni, porta in Italia il suo romanzo dal titolo Ex – Supereroi Vs. Zombie. Ma vediamo nel dettagli di cosa parla il romanzo dello scrittore nato nel Maine.
TRAMA - Stealth. Gorgon. Regenerator. Cerberus. Zzzap. Mighty Dragon. Erano eroi, e usavano le loro incredibili abilità per rendere Los Angeles un luogo migliore.  Poi la piaga della morte vivente si è diffusa in tutto il mondo. Gli uomini sono morti a miliardi, la civiltà è crollata e la città degli angeli si è trasformata in un territorio desolato e pieno di zombie. Ora, un anno dopo, Mighty Dragon e i suoi compagni cercano di proteggere le poche migliaia di sopravvissuti nei loro studios cinematografici trasformati in fortezza, il Monte. Segnati e traumatizzati dagli orrori che hanno affrontato, gli eroi affrontano eserciti di affamati ex-umani alle porte della loro cittadella, guidando gruppi di cittadini per trovare risorse, e lottano per restare i simboli di forza e speranza di cui i sopravvissuti hanno bisogno.  Ma gli ex-umani non sono l’unica minaccia che dovranno affrontare. Anche antichi alleati ormai deviati nella psiche e nei poteri, si aggirano tra le rovine della città. E a poche miglia di distanza, un altro gruppo sta crescendo e accumulando potere... guidato dal nemico più forte e pericoloso di tutti.
Ex – Supereroi Vs. Zombie di Peter Clines

NEANCHE LE PIANTE RIMANGONO SANE

Se avete giocato a The Last of Us e vi siete spaventati per le spore che trasformano le persone in zombie, sappiate che qualcosa di simile in natura esiste davvero.
Non c’è solo il fungo cordyceps, a cui il videogioco di Sony è ispirato, anche altre parassiti sono perfettamente in grado di prendere il controllo del corpo di piante e animali per far fare loro ciò che vogliono.
Un gruppo di scienziati del John Innes Centre in Gran Bretagna ha infatti scoperto che un batterio parassita può trasformare le piante in morti viventi.
Quando attacca il batterio cambia colore ai petali, trasformandoli dal bianco al verde e impedendo al fiore di produrre polline, costringendo il fiore ad autodistruggersi. Tecnicamente il fiore sembra vivo, ma è vivo solo perché serve all’agente patogeno, in senso evoluzionistico, è morta e non si riprodurrà.
Per diffondersi il batterio non solo cambia la struttura del fiore, ma attira insetti che succhiano la linfa così da essere trasportato su altre piante per continuare l’infezione.
Il giorno in cui qualche batterio deciderà che siamo abbastanza gustosi saremo finiti, poco ma sicuro.

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COME SALVARSI DA UNA PRESUNTA INVASIONE

E se un giorno vi svegliaste in un mondo infestato di zombie? Come fareste a sopravvivere? In Australia ci hanno pensato, e hanno creato un reality show che insegna a salvarsi dall’assalto dei morti viventi.

Si chiama Zombie Boot Camp: in ogni edizione sedici persone vengono allenate a lottare per la sopravvivenza nel caso debbano far fronte a un’invasione apocalittica di zombie. I concorrenti sono divisi in due squadre e si affrontano in una sfida di sopravvivenza contro i possibili attacchi dei walkers. Parola d’ordine è quindi proteggersi il cranio, ma anche creare armi dal nulla come ad esempio i proiettili, unico strumento fatale per i morti che camminano. La squadra che vince ottiene l’immunità, mentre quella che perde deve scegliere tre concorrenti da dare in pasto agli zombie. Ma avranno ancora una possibilità per salvarsi: raggiungere una botola da dove proteggersi dalle grinfie degli zombie, mentre il terzo sfortunato verrà “divorato”. Alla fine della stagione resteranno due finalisti che dovranno cavarsela contro 200 zombie, tra i quali potranno riconoscere i loro stessi ex compagni.

Insomma, dopo il successo di “The Walking Dead”, la serie tv statunitense che racconta storie di zombie, arriva il fortunato reality dal nuovissimo continente. Piace talmente tanto da essere entrato nella rosa dei cinque programmi finalisti  al MIPFormats International Pitch di Cannes.
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A GIUGNO GIUNGE L'OPERA FUMETTISTICA DI ROMERO

Si avvicina l’appuntamento con la miniserie Marvel “George Romero: L’Impero dei morti”, che arriverà nelle edicole italiane a partire dal mese di giugno. La zombi-mania, del resto, impazza in tutto il mondo, cavalcando il contagioso successo di serie televisive e pellicole cinematografiche. Negli anni passati Marvel Comics è già stata nella partita con la creazione dell’universo Marvel Zombie.

Ma adesso è pronto un nuovo tassello. «Quello che vi annunciamo oggi è qualcosa di davvero speciale! Se anche voi amate le storie su questi simpatici, e non molto loquaci, morti viventi saprete senza dubbio che hanno un vero e proprio padre spirituale, nonché maestro indiscusso. Il suo nome è George A. Romero, e da giugno esordirà nelle edicole italiane come sceneggiatore della sua prima miniserie Marvel: “George Romero: L’Impero dei morti”» si legge sul sito di Panini Comics nella sezione dedicata a Marvel Italia.

Negli ultimi cinque anni New York è stata flagellata dal morbo zombie e ancora oggi, nonostante lo stato di quarantena, i morti continuano a camminare per le strade di Manhattan pattugliate dall’esercito. I superstiti sono ormai convinti di poter convivere con il fenomeno, controllandolo. Cosa accadrebbe se scoprissero l’esistenza di una nuova specie di morti viventi, ancora più pericolosa e in grado di gettare l’umanità in fondo alla catena alimentare?

Ad affiancare il maestro dell’horror George Romero in quest’avventura, un altro grande autore già visto sulle pagine di Devil, Scarlet e N., vale a dire Alex Maleev. «Con una coppia di questo livello preparatevi a gustare una pietra miliare dell’horror, con la stessa forte carica di critica sociale che ha reso celebri le pellicole di Romero» concludono da Marvel Italia.
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domenica 6 aprile 2014

VAI CON LA MACCHINA E INVESTILI

Dedicato ai nostalgici anni ’70, Dead End è un interessante mix di un gioco di corse vecchio stile, grafica monocromatica e particolarmente retrò e l’atmosfera del film Grindhouse. Il risultato è un titolo assolutamente interessante a partire dal motore grafico fino al gameplayLo scopo del gioco è molto semplice ma allo stesso tempo divertente, alla guida della nostra auto dovremo abbattere tutti gli zombie che si troveranno sulla nostra scia, evitare ostacoli come vecchie carcasse di auto ed attivare i tergicristalli per pulire il sangue che ci disturberà durante la guida.Per proseguire nella folle corse dovremo aumentare le prestazioni della nostra auto raccogliendo il denaro che troveremo sul tracciato, potenziando i vari paramentri per sbloccare così ulteriori missioni.

Caratteristiche:

Un gioco di corse vecchio stile, praticamente infinito.
Grafici monocromatica.
Abbatti gli zombie ma ricordati di utilizzare i tergicristalli del parabrezza per pulire il sangue.
Migliora la tua auto per arrivare sempre più lontano.
Completa le missioni e batti i tuoi amici negli highscore online.
Dead End Header

ALLA SALUTE DEGLI ZOMBI

La birra si può produrre anche grazie al cervello. Parola della Dock Street Brewing Company. Avete letto bene, cervelli. Di capra, nella fattispecie. Questi, infatti, vengono cotti sulla brace, prima di essere aggiunti alla miscela di birra. Perché? Semplicemente per conferire alla bevanda ambrata un “intrigante gusto affumicato”.La birra, dal nome “Walker” in onore dell'omonimo zombie della serie televisiva, è stata presentata lo scorso 30 marzo in concomitanza con il finale di stagione di The Walking Dead. La bevanda, quindi, è pensata per avere un aspetto sanguinoso, che ricorda molto da vicino il sangue umano.

La bizzarra bevanda contiene anche i più convenzionali ingredienti ma anche i mirtilli, che si sostiene aggiungano un "sinistro quanto sanguinoso retrogusto" ed una "leggera acidità". Ma oltre ai frutti violacei, trovano spazio anche l'ovvio malto di frumento, l'avena e l'orzo, oltre all'immancabile luppolo.

Basato su un fumetto omonimo, The Walking Dead è un dramma dell'orrore post-apocalittico che segue le prove di un gruppo in sud America che cerca di sopravvivere in un mondo invaso dagli zombie, noti come "coloro che camminano".

Justin Low, l'ideatore di questa “gustosa” birra, ha affermato che molti membri del personale del Dock Street Brewery erano fedeli fan della serie TV. Tuttavia, il Dock Street Brewery non sarebbe il primo ad utilizzare ingredienti non convenzionali nella sua birra. Infatti, nel 2012, John Maier, della Rogue Ales Brewery Company di Newport, nell'Oregon, creò una birra con il lievito giunto a fermentazione nella sua barba. Mentre lo scorso anno la Denver Wynkoop Brewing Company ha lanciato il Rocky Mountain Oyster Stout, una birra fatta con i testicoli di toro arrosto.

La birreria si trova a Philadelphia. Quindi, chi ha la “fortuna” di trovarsi in zona, avrà la possibilità di gustare la pregiata birra degli zombie a base di cervelli.

Alla salute!
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NON SI PLACA L'INVASIONE ZOMBI SULLE APPLICAZIONI

Bandai Namco Games annuncia oggi il lancio di ZOMBIE STAMPEDE, un tower defense free-to-play per iPhone, iPad e iPod touch.

In ZOMBIE STAMPEDE, i giocatori dovranno affrontare orde di zombi affamati in un mondo post apocalittico devastato da un terribile virus, prendendo il controllo di una squadra di spietati cacciatori, dotati di armi letali e abilità di combattimento uniche.

Oltre a emozionanti sequenze d’azione, potranno provare una combinazione unica di strategia e oggetti bonus, come lo scatolone di cartone, che offrirà nuovi cacciatori ed equipaggiamenti rari e comuni, per arricchire la propria dotazione.

I giocatori dovranno anche utilizzare con abilità il prezioso “succo di zombie” ottenuto uccidendo i non morti, che li aiuterà a scatenare tutte le proprie abilità di cacciatori.

ZOMBIE STAMPEDE è disponibile gratuitamente su App Store per iPhone, iPad e iPod touch.
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NEL MONDO FATATO

Nel gioco dovremo, come già accennato, uccidere e annientare tantissimi zombie. Il personaggio principale che controlleremo lo possiamo scegliere tra tre eroine differenti (gli sviluppatori le definiscono belle come la protagonista di Resident Evil, ma senza le pistole).

Il gioco è un gioco d’azione in 3D con tantissime features. Sono disponibili 6 tipi differenti di armi per disintegrare gli zombie. Ognuna delle armi permette di effettuare delle combo particolari e di sfruttare alcune abilità uniche.

Per uccidere gli zombie si possono sfruttare diverse tecniche:

Dall’essere una bella eroina ci si può trasformare in un drago sputafuoco in caso di necessità,
Si può utilizzare un arco per sparare frecce agli zombie,
Si può utilizzare la spada per affettare gli zombie in stile “Fruit Ninja”.
L’ambientazione del gioco è interessante: sono disponibili degli effetti di luce ed ombre che aiuteranno l’utente a calarsi nel gioco, pieno di sangue, paura e mistero, il tutto in grafica 3D.

Il gameplay è semplice nei comandi anche se per vincere e non perdere tutte le vite a disposizione bisognerà essere veloci. Il personaggio si sposta con un pad e poi sono disponibili dei pulsanti per effettuare le altre operazioni. Inoltre il gioco permette di interfacciarsi nativamente con il Game Center di Apple e di connettersi con Facebook. Zombie Goddess supporta i controller di gioco esterni.l gioco pesa circa 95,3MB, è localizzato solo in inglese e richiede iOS 6.0 o successivi per funzionare. Zombie Goddess è stato classificato come gioco consigliato ad un pubblico di età maggiore ai 9 anni in quanto presenta “contenuto adatto ad un pubblico adulto” e “violenza in cartoni animati o fantasy”.

Il gioco è disponibile per iPhone, iPad e iPod Touch gratuitamente su App Store.
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