domenica 25 marzo 2018

LA DIETA SECONDO LA MAMMA ZOMBIE

Nessuna famiglia è perfetta, questo è un dato di fatto, ma gli Hammond sono imperfetti in un modo decisamente fuori dalla norma: mamma è una zombi, papà l'aiuta come può a cibarsi di carne, mentre la figlia adolescente sembra quella del gruppo con la testa più sulle spalle. È questo lo spunto della serie TV 'Santa Clarita Diet', con Drew Barrymore protagonista e pronta al debutto della seconda stagione, che avverrà venerdì 23 marzo su Netflix.
SANTA CLARITA DIET: DI COSA SI TRATTA
'Santa Clarita Diet' alterna horror e commedia per raccontare in modo scanzonato i piccoli e grandi problemi interni a una normale famiglia statunitense. Lo spunto narrativo, con la conseguente massiccia presenza di sangue, fa sì che la visione sia consigliata ai maggiori di quattordici anni. Fatta questa premessa, però, gli spettatori della giusta età hanno accolto molto bene la prima stagione, pubblicata da Netflix a fine marzo 2017. Stessa cosa vale per la critica specializzata.
LA SECONDA STAGIONE
Non sono trapelate indiscrezioni sulla trama della stagione 2, anche se è logico aspettarsi un'evoluzione di quanto visto sinora. In particolare, assisteremo probabilmente a una corsa contro il tempo: sappiamo infatti che il cannibalismo di Sheila Hammond (Drew Barrymore) è destinato a peggiorare e che presto non sarà più in grado di controllare il proprio istinto omicida.
 Foto: Netflix

DEAD SNOW COLLECTION

Nel primo Dead Snow siamo nella Norvegia del nord, dove un gruppo di universitari raggiunge una baita in alta montagna per passare le vacanze pasquali sulla neve. L’idea quella di trascorrere serene giornate a gozzovigliare tra sesso e alcol sino al momento in cui all’interno dell’abitazione non viene ritrovata una cassetta contenente oro e antichi preziosi.Nonostante l’ammonimento di un poco affabile campeggiatore del posto i giovani non badano più di tanto al suo terrificante racconto legato alla Seconda Guerra Mondiale, in cui una guarnigione di soldati del Terzo Reich fu incaricata di compiere una strage di civili. Mentre Vegard (Lasse Valdal), preoccupato del ritardo della fidanzata, si allontana dagli altri per andare a cercarla con una motoslitta il resto dell’allegra combriccola precipita nel panico più totale.
Costretti a barricarsi come possono nella casetta di legno tentano disperatamente di respingere l’assalto di zombie in divisa da soldati nazisti e comandati dal colonnello Herzog (Ørjan Gamst). Numericamente inferiori i sopravvissuti ai primi attacchi riescono a entrare nell’attiguo capanno degli attrezzi armandosi di motosega, martelli e asce nella speranza di rallentare l’orda di morti viventi e consentire a due di loro di raggiungere la stazione di polizia.
Dead Snow 2: Red vs Dead riparte esattamente dove si era interrotto il primo film, in cui Martin (Vegar Hoel) ha combattuto sino allo strenuo delle forze ed è riuscito a raggiungere un’auto dandosi alla fuga, realizzando troppo tardi il motivo per cui i nazi-zombie hanno attaccato lui e i suoi amici. Risvegliatosi presso un ospedale locale si ritrova in stato di fermo, ritenuto il killer che ha fatto strage dei compagni mentre la sua versione dei fatti viene interpretata come il delirio di un folle.
Nel frattempo il colonnello Herzog assieme alla fedele compagnia di morti viventi decide di scendere a valle e, dopo aver seminato morte e distruzione presso un museo dedicato alla Seconda Guerra Mondiale, si impossessa di un carro armato e muove verso la locale cittadina per compiere una nuova strage.
In seguito alla chiamata di soccorso da parte di Martin un team statunitense anti-zombie arriva nella medesima località preparandosi allo scontro: nuovamente inferiori di numero sono costretti a chiedere aiuto niente meno che all’oltre tomba, in corsa contro il tempo per formare a loro volta un esercito e contrastare l’avanzata dell’orda assassina alla conquista del mondo.
Dopo i primi approcci alla settima arte il giovane norvegese Tommy Wirkola seppe imporsi all’attenzione delle platee, non solo locali, con la realizzazione di Dead Snow nel 2009: regista, sceneggiatore e attore di un riuscito film splatter venato d’ironia e a bassissimo budget. Inedito da noi, proiettò Wirkola verso una prima importante produzione: Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe (2013), tornando l’anno successivo al suo primo amore mettendo in scena il sequel di Dead Snow: Red vs Dead.
Nonostante il primo film sia inevitabilmente condizionato da una non invidiabile pochezza di mezzi, cast e troupe devono avere fatto i salti mortali per riuscire nell’impresa. Budget che non ha fermato la creatività all’interno di un’avventura graficamente fortissima dove si morde il freno in attesa del prossimo scontro all’ultimo metro d’intestino e una trama davvero minimal senza perdere di grinta sino alle battute finali. Non manca neppure un simpatico omaggio al capolavoro di Mel Brooks, Frankenstein Junior.
Divertimento assicurato per un’opera demenzial-horror accolta positivamente in giro per il mondo, purtroppo snobbata da noi. Nettamente superiore il sequel ritrovando i superstiti del primo film, in particolare l’ottimo Vegar Hoel nel ruolo di Martin, che oltre a combattere con un demoniaco braccio trapiantato si fa carico di mettere insieme la squadraccia di zombie e scatenati nerd americani per affrontare gli accoliti di Herzog. In questo caso gli omaggi sono a ripetizione a Star Wars, compresa la replica di un binocolo visto all’inizio de L’impero colpisce ancora.
Ancora più splatter ma soprattutto ancora più comico nei momenti più sanguinolenti in cui ci si ritrova coinvolti in gustose risate come non accadeva dai tempi del memorabile L’alba dei morti dementi – Shaun Of The Dead di Edgar Wright (2004). Artigianato e grande passione che richiamano alla memoria anche l’esordio dietro la cinepresa di Sam Raimi col suo primo, formidabile La casa – Evil Dead: anche allora l’obbiettivo non era la satira sociale di cui sono permeati capolavori del passato come Zombi – Dawn Of The Dead del compianto George A. Romero.
Il baricentro di entrambi i film è il rollercoaster gore per stomaci forti e amanti delle slapstick comedy (come una testa mozzata e calciata in cima a un albero nemmeno fosse un pallone da football) anche se qualcuno ha paventato echi e analogie alla crisi economica globale in cui le persone, in difficoltà a sbarcare il lunario, possono uscirne vincenti facendo quadratoRiuscite sceneggiature che riportano in auge i nazi-morti viventi che non sono invenzione di Wirkola, ricordando altre pellicole piuttosto ‘impolverate’ tra cui Shock Waves – L’occhio nel triangolo (1977) e Zombie Lake – Le lac des morts vivants (1981). Dead Snow I & II sono due film imperdibili per gli amanti del genere.
Assenti ingiustificati in Italia almeno in HD e comunque privi di passaggio in sala, Koch Media ha rimediato proponendo i due film in un’unica pubblicazione Blu-ray mentre ricordiamo che all’estero sono da tempo oggetto d’attenzione in altri Paesi europei come la Gran Bretagna, dove già l’anno scorso li avevamo recuperati singolarmente. In particolare in Germania è di difficile acquisizione una limited edition con testa mozzata del colonnello Herzog e prezzi a partire da 115€ (Amazon deutsche non consente la vendita verso l’Italia).
Girati interamente in digitale a risoluzione 2K, i due film hanno buona qualità d’insieme anche se differiscono per la resa tecnica. I limitati mezzi del primo si ripercuotono sulla visione con alcuni passaggi in cui si riscontra inferiore solidità con affioramento di minimo aliasing in background (per esempio le cime delle montagne più remote). Uno spettacolo nel complesso gradevole anche su schermi di grandi dimensioni, formato 1.85:1 (1920 x 1080/24p) su BD-50 per la prima opera e 2.35:1 per la seconda, a parità di risoluzione, cadenza frame e supporto.
Neri dignitosi, saturazione e ricchezza colori ponendo l’accento sul contrasto tra il bianco della neve e i fiumi di sangue. Maggiore solidità e senso di tridimensionalità nel secondo film, ulteriore rifinitura particolari in secondo piano e sui fondali risaltando il comparto cromatico, neri sopra la media.
Prima di questa pubblicazione era già presente un doppiaggio del primo film messo in opera per il DVD da parte di BIM/QMedia. Traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali in italiano su entrambi (sul primo film disponibile anche una DTS-HD Master Audio 2.0 italiano) anche se con evidenti differenze tecniche.
In Dead Snow la sequenza dei vacanzieri nelle auto in viaggio verso la baita propone i dialoghi su tutti i diffusori, dando quasi l’impressione di essere all’interno della cabina mentre l’originale norvegese rimane tutto concentrato sul centrale. A nostro avviso non da considerare come un vero e proprio difetto ma una scelta di diverso missaggio con altro grado di coinvolgimento. Subwoofer profondo nel corso dell’accompagnamento musicale, alcuni effetti ed elementi discreti. Nel complesso l’originale norvegese risulta un gradino sopra.
Migliora la resa con Dead Snow 2 dove l’italiano surclassa la traccia inglese per volume d’insieme, rimarcando ulteriormente elementi di supporto dalla sezione rear, dialoghi e alcuni passaggi adrenalinici, come nel corso delle scorribande del tank germanico e della gigantesca battaglia tra esercito sovietico e tedesco.Apprezzabile lo sforzo di inserire materiale a supplemento che farà la gioia dei cinefili più creativi, curiosi di scoprire i retroscena della lavorazione. Sul Blu-ray del primo film un incontro esclusivo realizzato da Nocturno in compagnia del regista assieme al supervisore effetti visuali Bryan Jones di Storm Studio (17′). Alcuni truculenti ciak (2′), focus sugli effetti visuali (3′). Secondo Blu-ray: commento del regista, fumetto b/n ispirato al film con dialoghi in inglese, cortometraggio Armen, storyboard e breve clip sugli effetti speciali. Sottotitoli in italiano. In aggiunta libretto con approfondimenti a cura di Nocturno editore.Un paio di considerazioni sulle edizioni estere: sulla UK del primo film è incluso un film documentario di 49′ min con immagini della realizzazione viste prevalentemente dagli occhi dei giovani addetti alla bassa manovalanza e per questo non così esaustivo. La statunitense del secondo film offre anche la versione internazionale (durata 1.40.54/1080p) con dialoghi in norvegese e francese AC-3 5.1.
 

ACCOPPIATA CADAVERI E POLPETTE

Un gruppo di ragazzi e ragazze morti viventi trascorrono la loro noiosa apocalisse rifuggendo dagli umani, rinunciando a cibarsi dei loro cervelli privi di sostanza. Un vero mondo a rovescio, dove i mostri sono animati da sentimenti profondi, conflitti postmoderni, crisi di coscienza. A metà fra Woody Allen e Il giorno dei morti dementi. completano l’albo Gli Eternit, parodia che omaggia i grandi autori del fumetto americano, ovvero Jack (Kirby), Stan (Lee) e Steve (Ditko), tre audaci eroi involontari che affrontano gli ecolmostri creati dall’uomo; e Mamatilda, la Donna bianca, risposta semiseria all’Uomo nero.
Paolo Di Orazio anticipa lo splatterpunk italiano col libro di esordio Primi delitti, scandalo parlamentare per istigazione a delinquere (1990). Cuore del mensile «Splatter», ha pubblicato fumetti, racconti, romanzi. Active member della Horror Writers Association, ha tradotto Jack Ketchum, Joe Hill, Ramsey Campbell, Richard Laymon. Per due volte, i suoi racconti sono nella lista mondiale Best Horror of the Year. Vive tra Roma e Loch Ness.

domenica 18 marzo 2018

IL TUO MONDO

Se siete fan della popolare serie TV americana, The Walking Dead, sicuramente sarete interessati di sapere che il prossimo videogioco della saga per dispositivi Android e Apple iOS sfrutterà la recente tecnologia della realtà aumentata.
La realtà aumentata, per chi non lo sapesse, è una tecnologia che permette di creare oggetti virtuali che saranno visualizzati e si combineranno con l’ambiente reale circostante quando con la camera del tuo smartphone inquadri qualcosa.
Può essere utilizzato per esempio vicino ad un monumento per ottenere ulteriori informazioni al riguardo, inquadrando un posto famoso per avere qualche notizia in più, ma può essere sfruttato anche commercialmente per mostrare novità in arrivo o arrivate di recente nell’inventario di un negozio.
Ebbene “The Walking Dead: Our World” sfrutterà questa tecnologia un pò come già fa il famoso Pokemon Go, e quindi vi permetterà di muovervi in una mappa virtuale che però sfrutta la localizzazione reale tramite Google Maps.
Muovendoti nella mappa virtuale, ma anche spostandoti nelle realtà, potrai incontrare varie orde di zombi, compiere missioni con i personaggi della serie “The Walking Dead” e raccogliere vari armi da utilizzare per liberarti dei fastidiosi e pericolosi zombie.
Il gioco non è ancora disponibile al download su piattaforma Android e Apple iOS ma arriverà molto presto: entro la fine del secondo trimestre di quest’anno.
 The Walking Dead Our World per Android e iOS trailer video

C'E' UN OCEANO DI SANGUE IN FUMETTERIA

L’onda lunga delle storie zombie non sembra aver intenzione di esaurirsi. Lo dimostra Z Nation, serie tv prodotta da Syfy e The Asylum, disponibile su Netflix. E lo dimostra con l’esuberanza tipica della casa di produzione di un cult come Sharknado: horror, humor surreale e demenziale, e avventura riescono anche in questo caso a creare un mix unico e, per molti versi, irresistibile, capace di coniugare intelligenza, verve scanzonata e atmosfere da b-movie.
Venerdì 16 saldaPress porta in Italia il prequel a fumetti di Z Nation, un volume unico che si colloca nella gloriosa collana Zeta come Zombie – la più ricca del nostro paese, dedicata interamente alla zombie culture – e che s’intitola OCEANO DI SANGUE (pagg. 152 a colori, euro 15.90).
Lo zombie outbreak è appena avvenuto e, durante la cosiddetta ‘Estate nera’, i beni di primissima necessità – soprattutto il cibo – scarseggiano. Per questa ragione, un manipolo di coraggiosi (mandati da Charles Garnett, per la gioia di chi non ne ha mai accettato la prematura dipartita) decide di intraprendere una missione alla ricerca di qualcosa di commestibile per sfamare e preservare la propria comunità. Inutile dire che, in un mondo in cui gli zombi diventano radioattivi e semi-vegetali con la medesima facilità e in cui l’erba che germoglia dalla terra infetta è ottima da fumare, i cattivi non possono che essere in agguato dietro ogni angolo… e molto difficilmente sono sani di mente!
OCEANO DI SANGUE, scritto da Craig Engler e Fred Van Lente e disegnato da Edu Menna, è, come detto, il prequel a fumetti di Z Nation, la serie televisiva che ha ridefinito la figura dello zombie, che non è più una metafora del consumismo e della vacuità del genere umano, ma semplicemente una macchina di morte che deve essere fermata a tutti i costi.
 

LA MORTE CHE CORRE IN CANADA

Death Road To Canada, il titolo di Rocketcat Madgarden già disponbile per PC, arriverà su Nintendo Switch a partire dal prossimo aprile e, in occasione dell’annuncio, gli sviluppatori e il publisher (Ukiyo) hanno pubblicato un simpatico trailer.Il trailer ci mostra alcune delle funzionalità esclusive di cui Death Road To Canada disporrà nella sua versione per Nintendo Switch. Che ve ne pare di questo titolo? Pronti a sminuzzare zombi ovunque siate, il tutto condito da una grafica pixellosa e coloratissima, in questo titolo carico di humor?
 https://youtu.be/IWmC6nNzuus

domenica 4 marzo 2018

UN PANINO PER DOMARLI

Con la collana PixelJunk, il team Q-Games capitanato da Dylan Cuthbert ha sempre proposto produzioni ricercate, particolari e spesso molto poco mainstream.
Il peculiare The Tomorrow Children ne è un esempio perfetto: un titolo decisamente fuori dagli schemi, che ha faticato purtroppo a ritagliarsi un proprio spazio nella "comunità" videoludica. Considerando lo sperimentalismo di Q-Games, quindi, stupisce scoprire che Dead Hungry, primo titolo per VR sviluppato dallo studio nipponico, si orienti verso uno stile di gioco che ha invece facile presa sul grande pubblico, proponendo un'esperienza a suo molto semplice, diretta e spesso umoristica, a base di zombie e hamburger.Dead Hungry ci vede vestire i panni del proprietario di uno dei tanti furgoni che vendono cibo da strada nelle piazze o fuori da luoghi in cui si svolgono concerti ed eventi sportivi.
Indossato il visore ci troveremo così all'interno della cucina mobile, con il piano da lavoro dinanzi a noi, la griglia sul lato destro e gli scomparti per gli ingredienti alla nostra sinistra. Sarà nostro compito, in sostanza, preparare in tutta fretta panini, bibite e patatine fritte, andando a soddisfare una clientela composta da non morti in lento ma incessante avvicinamento.
La presenza degli zombie è il primo segnale che introduce le atmosfere di Dead Hungry, folli e spensierate come solo alcune delle migliori produzioni nipponiche del passato hanno saputo dimostrarsi.
La mente corre veloce a Crazy Taxi e al suo stile così arcade e punk, sottolineato anche da una colonna sonora che è rimasta negli annali del videogioco; Dead Hungry prova a seguirne le orme, replicando in chiave assurda ed estremizzata un'attività lavorativa reale, condendo l'esperienza con musiche molto più heavy rispetto a quelle del capolavoro di SEGA.
Ogni sfida di Dead Hungry si fa quindi subito frenetica, sia perché gli zombie si presentano in gran numero sia a causa dei tempi di preparazione di ogni pietanza: un panino classico prevede la cottura di un hamburger sulla griglia, l'aggiunta di una fetta di formaggio, pomodoro e insalata come guarnitura e il classico pane tondo in chiusura, con la tipica bandierina infilzata sulla sommità; per le bibite i passaggi sono più semplici, in quanto basta premere il tasto sopra la coppia di erogatori, mentre il tappo dei bicchieri e la cannuccia verranno aggiunti automaticamente; nel caso delle patatine, invece, bisogna attivare la friggitrice, avendo l'accortezza di non lasciarle troppo a lungo immerse nell'olio bollente.
Appena una pietanza è pronta potremo lanciarla agli zombie in arrivo, che rallenteranno l'avanzata per gustarsela, diminuendo progressivamente la loro fame, come evidenziato da un indicatore situato sopra le loro teste.
Anche in questo caso riaffiorano i riferimenti a Craxi Taxi, poiché un non-morto con la pancia piena si trasformerà nuovamente in un essere umano compiendo un balzo, con un effetto simile a quando si riusciva a portare un passeggero a destinazione.
La struttura di gioco si basa su una serie di ondate, con l'obiettivo costante di sfamare tutti gli zombie prima che raggiungano il furgoncino e si cibino delle nostre carni. Ogni livello condivide dunque l'ambientazione ma aggiunge varianti di ogni genere, come creature sovrappeso caratterizzate da una fame ben superiore alla norma, oppure fastidiose limitazioni, come la mancanza di verdure o altri ingredienti, che vanno ad inficiare le possibilità di soddisfare i clienti nella maniera più rapida e meno pericolosa possibile.Proseguendo nel gioco si scoprono inoltre molti dettagli che, almeno inizialmente, possono anche passare inosservati, e che - se appresi a dovere - sono persino in grado di influenzare la propria strategia, rendendo in tal modo il gameplay più interessante: le bibite, ad esempio, sfamano poco ma fermano uno zombie sul posto per svariati secondi, mentre i contenitori di ketchup e maionese sono un'ottima soluzione per calmare temporaneamente gli "acquirenti" ormai molto vicini al bancone. È poi possibile tirare contro di loro del cibo avariato, che magari è stato troppo a lungo in frittura, oppure alcune pizze, che gli zombie odiano e rigettano, perdendo il ritmo dell'avanzamento e producendo versi a metà tra il comico e il raccapricciante.
Occasionalmente saremo poi impegnati con vere e proprie boss battle, che modificano ulteriormente le regole del gameplay, e che richiedono di pensare ed agire fuori dagli schemi, magari preparando quel quintuplo cheeseburger che non solo farà la felicità dello zombie più affamato ma che potrebbe anche valere l'ottenimento di un trofeo particolarmente ambito.