domenica 9 novembre 2014

LA FINE

Day Zero. Italia, 2010: in un'agenzia di pompe funebri, il proprietario, l'autista dei carri funebri e il tanatoesteta sono costretti a fronteggiare la nascita di un'epidemia diffusa a causa di una partita di cocaina tagliata male. Presto, i soldi diventano il vettore principale del morbo e i cadaveri pronti per l'inumazione si svegliano nelle loro bare.
Cinque anni dopo, quando l'epidemia ha ormai divorato l'intero pianeta, in un'altra parte del mondo, un militare e una donna incinta sono circondati dagli zombie in una casa nel bosco. Quando la donna partorisce, l'uomo comprende che non ha più alcuna speranza di sopravvivere.
Day Zero, 2333 giorni dopo: il mondo in rovina, devastato da scenari post apocalittici, è diviso in due fazioni. Qualcuno dei personaggi si è salvato, ma gli altri... gli altri sono rimasti esseri umani. I rapporti di forza tra zombie e uomini si sono ribaltati completamente al punto che è diventato difficile distinguere un Homo Sapiens da uno... Z Sapiens.
E.N.D. — Not Another Zombie Movie.
Dopo World War Z, Maggie, Zombieland e la carovana infinita di viral movie a cui il cinema mondiale ci ha sovraesposti, cos'altro avremmo, noi, da raccontare? Non molto, in effetti, ma solo se si considerano gli zombi come puro intrattenimento. Se ci pensate, però, già Romero nel 1968 diresse Night of the Living Dead utilizzando i morti viventi come pretesto narrativo per raccontare la condizione politica e sociale a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta in America. Ed esistono, a oggi, serie tv come Walking Dead che provano, invece, a raccontare storie di persone (e non mostri). E.N.D. — THE MOVIE ha anche questa ambizione (oltre quella di essere, ovviamente, un film sugli zombi, per cui tranquilli: entertainment, effetti speciali e morti ammazzati ci saranno tutti, fino alla fine): usare gli zombi per raccontare la storia di alcuni personaggi nell'arco di 10 anni: dall'inizio dell'epidemia — diffusa da un vettore molto particolare ma comunissimo — fino al giorno in cui le cose si saranno messe così male che sarà molto difficile distinguere uno uomo vero da uno zombi.

Nessun commento:

Posta un commento