Tanti sono stati gli studi condotti su questo genere, ci va di segnalare questo realizzato da due neuroscienziati, Timothy Verstynen e Bradley Voytek, i quali hanno applicato i risultati dei recenti studi sul cervello umano alle caratteristiche disfunzioni degli zombies.
Il libro si intitola Zombies Dream of Undead Sheep?: A Neuroscientific View of the Zombie Brain, ed i capitali svelano le correlazioni tra i tipici atteggiamenti dei non morti e le patlogie celebrali che li determinano. Capiremo, quindi, perchè sono sempre arrabbiati o perchè hanno questa continua voglia di mangiare, e anche il perchè della loro andatura barcollante e legnosa.
"...dimostreremo che il gruppo di sintomi rilevati negli zombie, la posizione larga, la camminata pesante, la facilità di programmazione generale e l'esecuzione delle azioni, riflette un modello di degenerazione cerebrale. Cioè, le disfunzione cerebrale porterebbe a molti dei sintomi motori tipici dell'infezione zombie. Tuttavia, le aree motorie corticali e i percorsi dei gangli posti alla base dovrebbero essere relativamente intatti".
Insomma, ogni cosa ha il suo perchè, anche se si è un non morto.

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