domenica 14 aprile 2013

CARGOMETRAGGIO


Dato che ancora non mi è stata affidata nessuna mansione in questa base,mi metto a pulire il mio alloggio...A sostegno del fatto di quanto questo pregiudizio nasca da una conoscenza superficiale del genere, oggi vi proponiamo un cortometraggio che invece ci mostra quello che il filone “morti viventi” cela dietro gli orpelli splatter e la parte più appariscente e d’effetto della messinscena e cioè la lotta per la sopravvivenza, il disvelarsi dei vari caratteri di fronte al “Mors tua vita mea”, il tentativo di mantenere un’appiglio su un’umanità ormai latitante, ma anche metafore che raccontano i mali della società, come accade ad esempio nell’apocalisse romeriana che veicola paura del diverso, della morte e della guerra.
Il corto che vi proponiamo oggi, dal titolo Cargo, è diretto in tandem dai filmmakers australiani Ben Howling & Yolanda Ramke, entrambi arrivano dal piccolo schermo come autori per diversi reality show come Grande fratello, La pupa e il secchione e X-Factor.
La trama (attenzione contiene spoiler):
Cargo racconta di un uomo costretto ad abbandonare la moglie irrimediabilmente contagiata e divenuta uno zombie e a fuggire portando la figlioletta di pochi mesi con se, solo per scoprire in seguito di essere stato contagiato a sua volta. Così di fronte alla terrificante eventualità che perduta la sua umanità possa vedere la piccola come cibo, cercherà ad ogni costo un modo per salvare sua figlia da una morte orrenda.
Un corto emotivamente coinvolgente, che anche se privo di dialoghi riesce a comunicare tutta una serie di elementi che ritroviamo trasversalmente in tutto il filone e in alcuni suoi “derivati” e che rende giustizia ad un genere spesso sottovalutato e invece ricco di drammatici contrappunti emotivi.

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