domenica 14 ottobre 2012

GLI ZOMBI AL GIORNO D'OGGI

Da sempre relegati al ruolo di carne da macello dall'industria videoludica, gli zombie riescono ogni tanto a prendersi una meritata pausa da tale logorante impegno, ritagliandosi uno spazio in titoli che li vedono protagonisti: è questo il caso di Plight of the Zombie, che cerca di sensibilizzare l'utenza mobile circa le difficoltà dei non-morti nel procurarsi il cibo. Vediamo se sotto a questa volutamente strampalata critica sociale si cela anche un prodotto valido sotto il profilo del gameplay .La storia che fa da sfondo al gioco ha come protagonista Craig, il quale decide inavvertitamente di uscire a farsi un hamburger proprio mentre è in corso una drammatica invasione di zombie: trasformato anch'esso in non morto, il nostro "eroe" continuerà a perseguire il suo originario obiettivo di sfamarsi, sostituendo però il panino con gli umani che popolano i vari livelli.Da qui parte una struttura ludica dalle basi estremamente semplici, ma che guadagna una notevole complessità e profondità man mano che si prosegue nell'avventura. L'utente comanda Craig tracciando con un dito un percorso lungo degli stage opportunamente inquadrati da una visuale a volo d'uccello, cercando contemporaneamente di raccogliere i tre cervelli sparsi per strada e di mordere i sopravvissuti per trasformarli in mostri putrescenti da aggiungere alle proprie fila: è possibile variare in qualunque momento la traiettoria, nonché fermare sul posto lo zombie ai propri comandi semplicemente toccandolo. Con delle meccaniche tanto elementari, va da sé che la prima manciata di stage di Plight of the Zombie offra un tasso di sfida pari a zero, ma basta avere un po' di pazienza ed il lavoro di Spark Plug Games in termini di design comincia a fare capolino, sotto forma di tutta una serie di variabili che aggiungono un bel po' di pepe all'azione. Tanto per cominciare, si può prendere il controllo di diverse tipologie di non morti, tutti dotati di peculiarità uniche da sfruttare nel migliore dei modi: ai deboli ma veloci zombie standard si accompagnano ben presto esemplari grossi, lenti ma estremamente coriacei ed altri capaci di diventare invisibili quando sono fermi.
Essere zombie oggiAncora, gli stage più avanzati mettono in gioco una serie di parametri da tenere in forte considerazione se si desidera aggiungere i punteggi migliori: alla maggiore complessità strutturale degli scenari si aggiungono infatti cervelli da raccogliere entro un certo limite di tempo ed umani armati di pistole e fucili da aggirare in vari modi, compreso quello più sadico che prevede di sacrificare uno dei propri zombie facendolo crivellare di colpi, con gli altri che raggiungono la vittima mentre è impegnata a ricaricare l'arma. Pur con tutti questi accorgimenti, il livello di sfida non raggiunge mai vette particolarmente elevate, e Plight of the Zombie scorre via che è un piacere, tant'è che è possibile completare i cinque mondi che compongono l'avventura in un tempo tutto sommato breve: un incentivo a tornare sui propri passi è costituito dalle monete extra che vengono date in premio per ogni stage risolto alla perfezione, e che servono per acquistare buffi capi d'abbigliamento per personalizzare i propri non-morti. Non esattamente il massimo degli stimoli, ma è pur sempre qualcosa che può intrattenere nell'attesa di nuovi pack di livelli già promessi dagli sviluppatori con futuri aggiornamenti. Completano il quadro di un titolo senza dubbio riuscito una realizzazione grafica piacevole e dettagliata ed un'invitante promozione di lancio che rende ancora gratuito il download dell'applicazione al momento in cui scriviamo.Essere zombie oggi

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