Dieci anni usciva questo disco, ma solo ora sono riuscito a recuperarne una copia: con la direzione artistica di Alfredo Colianni, si basa su ossimori musicali, tra world music ed un jazz di ricerca.
La sua biografia ci racconta che (nato a Pescara) vive e lavora tra
Napoli e Roma. Musicalmente si crea il suo crogiolo di pentagrammi,
miscelando Pat Metheny, Beatles, Miles Davis, Herbie Hancoock, Django
Bates, Jimi Hendrix, Estreme, Chopin, Coltrane, Primus, Schoenberg, Mike
Stern ..
Da questo melting pot (e come tale va rispettato, perché del tutto
personale), nasce una voglia di sperimentare e comporre musica propria.
Questo suo disco (giocando sulle tinte nere che potrebbe avere, se ci
dobbiamo far stimolare dal titolo..) ha invece una freschezza ancora
valida, dove i sapori del Mediterraneo diventano forti ed acri (come ad
esempio in Serendipity), mentre in Sweet wave il viaggio
che ci viene offerto è più periglioso, perché bisogna attraversare
l'Oceano Atlantico, approdando in una terra immaginifica, dove lo swing
cerca legami con le vari rivoli di cui si compone la musica latina. I 66 minuti del disco
scorrono con piacere, complice anche le giuste durate di ciascuno dei
10 brani contenuti: forse il top lo si raggiunge con uno dei brani più
brevi e mi riferisco a Stephanie, dove infatti ci si assesta sui 4
minuti e mezzo. Questo ulteriormente dimostra la buona capacità
compositiva di Massimo Sorrentino ed il valore che ha il potere della
sintesi, anche nel mondo jazz.
Scriveva Sorrentino nel comunicato stampa che lanciava il disco ..Come
è facile notare, il titolo del disco vuole essere un omaggio a un film
che ha segnato un'intera generazione di appassionati del genere horror: La notte dei morti viventi..
Ma al di là della citazione cinematografica, credo che tale frase
rappresenti un bisogno, intimo, di sottolineare l'importanza del tempo,
osservandone le sue caratteristiche concettuali da ogni sua
angolazione..
A maggior ragione dopo 10 anni, l'importanza del tempo gioca un ruolo
principe nella mia presente recensione: come il buon vino che va fatto
riposare, anche la buona musica è valida e con una sua dignità, solo se
resiste alla corrosione ed ossidazione, al passaggio delle mode, al
bisogni indotti che poi si rivelano poca cosa .. Questo disco è perciò
un valido fondamento di un percorso concreto compiuto dall'artista, ma
anche di un nostro similare modus operandi: conoscere e mai autocitarsi,
sperimentare e mai fare fotocopie … se in qualche maniera comunichiamo
emozioni con l'uso della musica!
Ringrazio Alfredo Colianni per avermi concretamente aiutato a
recuperare una copia sigillata di questo disco: data la comune passione
filatelica, per ringraziarlo gli manderò una cartolina da uno dei luoghi
(immaginari e senza zombie ..) dipinti da Massimo Sorrentino.
Track list di
- Pioggia di lacrime d'avorio 6,47
- Serendipity 6,18
- Plonger en Normandie 8,07
- Inquieto spleen 6,36
- Phase bagher 7,24
- MeDio fra te e l'oriente 4,06
- Sweet wave 7,58
- Stéphanie 4,37
- La notte dei tempi viventi 14,44
Line-up:
- Massimo Sorrentino - chitarre
- Daniele Sorrentino - Basso e contrabbasso
- Andrea Rea - Pianoforte/Tastiere
- Mario Toscano - Batteria
Special guest
- Luca Cioffi - Percussioni
- Tony Sorrentino - Fisarmonica
- Peppe Fiscale - Tromba e flicorno
- Stéphanie Tirelli - Armonica e tastiere
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