domenica 29 giugno 2014

X-DEAD

Quanto è dura la vita, anche da morto! Uno si aspetta di poter dimenticare tutte le terrene preoccupazioni una volta (tra)passato a miglior vita, invece ultimamente non si fa in tempo a esalare l'ultimo respiro che zac, ci si ritrova nuovamente in piedi a calpestare, zoppicanti e decomposti, quel mondo di sofferenze che ci si era lasciati alle spalle.
DI notte si scatenano creature decisamente più aggressive: per nostra fortuna questi abomini soffrono l'esposizione alla luce. - How to Survive
DI notte si scatenano creature decisamente più aggressive: per nostra fortuna questi abomini soffrono l'esposizione alla luce.
Con alcuni però il destino pare proprio accanirsi, riportandoli a catatonica vita più e più volte. Gli zombie di How to Survive ad esempio avevano già trascinato le loro stanche membra su XBLA e Steam lo scorso ottobre, dopo di che hanno riaperto gli occhi su PS3 a novembre e ora, sotto questo solleone che minaccia le molli carni staccate dalle ossa, si ritrovano a vivere una terza non-vita su Wii U.
MORTO UNA VOLTA, È SEMPRE LA STESSA STORIA
Per gli inconsapevoli morti viventi, co-protagonisti di questa sorta di Diablo in salsa survival, deve trattarsi di una condanna tipo quella toccata al protagonista di Ricomincio da capo, costretto a rivivere all'infinito l'infame giorno della marmotta. Nel caso dei nostri zombie la giornata tipo è quella in cui il protagonista del gioco – di volta in volta un bel fusto, un'avvenente fanciulla o un robusto nerd barbuto – si ritrova spiaggiato su una non meglio precisata isola infestata da cadaveri rianimati che contemplano la carne umana come solo pasto giornaliero.
La trama del gioco è piuttosto esile, una serie di quest debolmente collegate tra loro che conducono al ritrovamento di un aereo. - How to Survive
La trama del gioco è piuttosto esile, una serie di quest debolmente collegate tra loro che conducono al ritrovamento di un aereo.
Spostando la prospettiva dagli zombie al protagonista, l'obiettivo finale del gioco è quello di sopravvivere abbastanza a lungo per rimediare i pezzi necessari alla riparazione di un aereo fortunosamente ritrovato e abbandonare questo luogo infernale. Per farlo sarà necessario sfruttare tutte le risorse che l'ambiente offre, erbe medicinali, bastoni, armi e altri oggetti apparentemente inutili, ma destinati a rivelarsi fondamentali se combinati con altri.
Come già detto nella nostra recensione della versione Xbox 360, in questo arcipelago dimenticato da ogni divinità i rottami rappresentano la più preziosa moneta che si possa rimediare. Lo stile scanzonato scelto per la narrazione contagia però anche elementi del gameplay, perciò la gestione dei vari tubi e assi di legno raccolti di isola in isola non deve essere intesa troppo seriamente: vero è che serviranno che guadagnarsi un via di fuga, ma nulla vieta di sfruttarli nel frattempo per realizzare una super arma, tanto in ogni caso la si potrà scomporre alla bisogna e riutilizzare le parti di cui è composta.
Le animazioni delle esecuzioni sono tute piuttosto divertenti: le nostre preferite sono quelle di Jack, il personaggio più muscoloso, che si esibisce in spettacolari mosse di wrestling. - How to Survive
Le animazioni delle esecuzioni sono tute piuttosto divertenti: le nostre preferite sono quelle di Jack, il personaggio più muscoloso, che si esibisce in spettacolari mosse di wrestling.
I diari di Kovac che si trovano sparsi sulle isole, tutorial mascherati da guide alla sopravvivenza recitate con un improbabile accento finto russo, ben esemplificano la verve umoristica che pervade l'intera avventura, la propensione al sorriso tuttavia spesso sembra essere usata come paracadute per attutire l'eccessiva morbidezza con cui viene affrontato il lato survival. Acqua e cibo abbondano, al punto da non rischiare quasi mai la morte di stenti, gli zombie si massacrano con facilità anche impugnando solo un bastone, figuriamoci con le super-armi nelle fasi avanzate, e il loro numero non è mai soverchiante, mentre la loro variante più aggressiva si manifesta solo notte tempo. Infine il permadeath, marchio di fabbrica di qualunque indie che ambisca a presentarsi come duro-e-puro, inspiegabilmente in questa occasione in cui il suo utilizzo sarebbe stato perfettamente giustificabile non è stato preso in considerazione: dopo ogni morte basta pigiare un tasto per ritornare in vita pochi istanti prima dell'attacco fatale. Buuuongiorno! Oggi è il giorno della marmotta!
SOPRAVVIVI IN COMPAGNIA (LOCALE)
Fino a qui, non vi abbiamo raccontato niente di nuovo. Che Eko Games si riuscita a sfruttare astuzia e ironia per aggirare alcuni limiti strutturali confezionando un gioco che in fondo è di buona compagnia per le 4/5 ore necessarie al suo completamento ve lo abbiamo già detto. Quel che resta da esplorare sono le caratteristiche proprie di questa versione Wii U, che consistono in un qualcosina in più e un qualcosina in meno rispetto a quelle già giocate lo scorso anno. A fronte di un'aggiunta quasi dovuta, la presenza di mappa e inventario sullo schermo del GamePad, How to Survive perde sulla home console Nintendo la possibilità di giocare online. Vero, in precedenza questa funzione era limitata solo alle modalità sfide e non all'intera campagna, ma comunque non è presente.
Non fatevi ingannare dalle dimensioni, l'abbondanza di oggetti nell'inventario e le potenti armi di cui si dispone quasi da subito permettono di affrontare ogni mostruosità a testa alta. - How to Survive
Non fatevi ingannare dalle dimensioni, l'abbondanza di oggetti nell'inventario e le potenti armi di cui si dispone quasi da subito permettono di affrontare ogni mostruosità a testa alta.
E a voler essere puntigliosi, la coop della campagna è affrontabile solo a condizione di possedere un Pro Controller per Wi iU, altrimenti ciccia, uno gioca col Gamepad e l'altro guarda. Tutto il resto è una fedele copia di quanto già giocato più di sei mesi fa, bug e glitch che conducono a buchi nello spazio infinito inclusi naturalmente. Sappiamo benissimo che in questo momento Wii U non sia la piattaforma più attraente del lotto per le terze parti, soprattutto per un gioco così lontano dai canoni estetici e ludici più graditi all'utenza Nintendo, ma ciò non può comunque essere usato come scusa per realizzare conversione trascurate frutto del minimo sforzo.
DI notte si scatenano creature decisamente più aggressive: per nostra fortuna questi abomini soffrono l'esposizione alla luce. - How to Survive

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