domenica 17 novembre 2019

IL FUMETTO CHE CACCIA I NON MORTI CON IL ROCK


I Kiss,maestri del merchandising e del franchising, tornano ad infestare i fumetti – un media con il quale sono innamorati da anni (ricordo anche un crossover Kiss-Xmen, in cui Gene Simmons flirtava con Psylocke).
Tornano con una miniserie chiamata “Kiss Zombies” per la Dynamite Comics, scritta da Ethan Sacks (Old Man Hawkeye, Star Wars) e disegnata da Rodney Buchemi (Death of Hawkman, Uncanny X-Men).
Probabilmente il fumetto non verrà mai tradotto in italiano, ma per amore del rock e dei fumetti, recensiremo ogni numero che verrà pubblicato, per saziare la vostra curiosità! La prima pagina del primo numero si apre con un ragazzo truccato Gene Simmons, legato a un palo, che chiede pietà, e poi canta “Rock & Roll All Nite” mentre degli zombie lo divorano. L’ultima pagina del primo numero mostra i Kiss che escono da una camera criogenica e prendono a pugni uno zombie.
Niente da dire, sono due belle tavole, con immagini interessanti, e sembrano raccontare una storia intrigante.
Peccato che le 18 pagine fra questo inizio e questa fine siano molto insipide, e soprattutto prive di Kiss.
Si scopre che stiamo vivendo circa 70 anni anni dopo l’apocalisse zombie, e l’umanità non è ancora riuscita a risolvere il problema dei non-morti, quindi si nasconde. La musica è vietata, perché il rumore attira gli zombie – il ragazzo condannato a morte aveva trovato un disco dei Kiss e lo aveva ascoltato, scoprendo “La Musica”, e quindi il capo della comunità (che poi era suo padre) l’ha fatto uccidere. Molto umana, come cosa.
L’uccisione del ragazzo porta alla ribellione alcuni suoi coetanei, che vogliono scoprire cosa è questa “musica”, anche perché hanno trovato un messaggio che parla di un paradiso in un giardino. Quindi, sulla base di questo indizio inesistente, scappano dalla comunità, attraversano l’America e arrivano a New York e al Madison Square Garden (“giardino”, appunto), sul quale campeggia un mega-poster del reunion tour dei Kiss. Fino a quel momento, i ragazzi non hanno incontrato nessun pericolo in mezzo alle strade, e sono riusciti a scappare dagli zombie di Manhattan correndo su bici a noleggio (che, lo sanno tutti, sono tarate per l’altezza dei cinesi e non sono pratiche per lunghe corse).
Nel Madison Square Garden ci sono altri zombie, i ragazzi sono in difficoltà… ma un pugno borchiato uccide lo zombie, e i Kiss si rivelano, uscendo da camere criogeniche con questra frase: Quindi siete voi ad aver interrotto il nostro riposo di bellezza?”. Fine del primo numero.
Che dire, di questo numero. La tavola d’apertura e di chiusura sono belle. Il resto è fra il dimenticabile, il ridicolo, e la copia triste di Walking Dead.
Si è capito, perlomeno, che nonostante le bellissime copertine che ritraggono i Kiss come Zombie, la band sarà impegnata a uccidere i non-morti. Quindi il titolo e la copertina sono molto ingannevoli. Le motivazioni dei ragazzi, e il mondo intorno a loro, sono incosistenti. Speriamo che dal prossimo numero del fumetto dei Kiss, ci siano più Kiss.

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