domenica 31 agosto 2014

SCAPPA IN MODO SANO

Fan di film tipo “Hunger Games” o degli horror con tanto di zombie? Bene, perché ora si potrà fare attività fisica divertendosi, grazie alle App per smartphone come “Zombies, Run!” che promette di farci muovere e restare in forma …ed evitare di essere catturati dagli zombie
La forma fisica delle persone a quanto pare sta a cuore degli sviluppatori di applicazioni per smartphone e tablet, dato che sono ormai più di 31mila le App dedicate al benessere e al fitness. Tra quelle più tecniche, spuntano sempre più quelle basate sui giochi – dette “gamified”. Un modo più divertente, e forse coinvolgente, per stimolare a fare attività fisica.
Me è davvero così? Giocare a essere inseguiti dagli zombie, induce davvero a modificare il proprio stile di vita – magati sedentario – per uno più attivo e salutare?
Le stesse domande se le sono poste i ricercatori statunitensi della Brigham Young University, a cui hanno poi tentato di dare risposta con uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Medical Internet Research.
La dott.ssa Cameron Lister, insieme al professor Josh West, hanno analizzato più di 2.000 applicazioni di salute e fitness, per poi scoprire che la maggior parte delle applicazioni più popolari e ampiamente utilizzate possiedono una caratteristica comune, battezzata “gamification” (o ludicizzazione). Questa tecnica utilizza elementi presi dai giochi per impiegarli in altri contesti – in questo caso le App per il fitness.
Come parte del loro studio, i due ricercatori hanno scaricato e utilizzato 132 applicazioni tra quelle disponibili, per poi testarle utilizzandole personalmente al fine di analizzarne gli effetti e l’efficacia. Oltre alla già citata “Zombies, Run!”, tra le tante, il team di ricerca ha per esempio testato “Pact”, che è un’App che mette gli utenti in competizione l’uno con l’altro al fine di vedere chi mantiene il programma di esercizio di routine. Coloro che raggiungono gli obiettivi guadagnano soldi a scapito di quelli che non lo fanno. E poi “Fitbit”, in cui gli utenti possono arruolare amici per aiutarli a raggiungere gli obiettivi attraverso la condivisione di statistiche, unendo le sfide di fitness o il competere sulle classifiche. E, ancora, “DietBet”, simile a “Pact”, in cui gli utenti mettono in gioco i loro soldi al fine di mantenere gli obiettivi di perdita di peso. Chi perde il 4% del proprio peso di partenza in quattro settimane guadagna soldi da quelli che non lo hanno fatto.
«E’ da poco stato ipotizzato che le applicazioni gamified funzioneranno davvero, ma non vi è stata alcuna ricerca a dimostrare che a lungo termine sono efficaci per le persone – spiega Lister –Guadagnare un badge sul vostro display può realmente cambiare il vostro comportamento di salute?».
Il dubbio dei ricercatori è che la gamification stia ignorando gli elementi chiave dei cambiamenti comportamentali e potrebbe essere demotivante nel lungo periodo. Per esempio, nel corso del tempo le persone possono visualizzare le ricompense e i badge su queste applicazioni come un impegno di lavoro, invece che un gioco. Una volta che le ricompense scompaiono, la motivazione cala.
«C’è un’occasione mancata di influenzare il comportamento sano, perché la maggior parte delle applicazioni gamified per la salute mirano solo alla motivazione – sottolinea West – La motivazione è importante, ma le persone hanno anche bisogno di sviluppare competenze che rendono facile il cambiare i propri comportamenti».
In base all’analisi delle applicazioni è emerso che la forma più comune di motivazione nelle applicazioni è incentrata sulla pressione sociale o la condivisione (il 45% delle applicazioni), seguite dalle ricompense digitali (24%), i concorsi (18%) e le classifiche (14%).
Secondo gli autori, la filosofia promossa da queste applicazioni è controversa. «E’ un po’ come dire che le persone odiano la salute e odiano prendersi cura del proprio corpo, per cui ti viene offerto il modo di fare quello che gli altri vogliono che tu faccia – ha commentato Lister – Ma, in realtà, dovrebbe già essere intrinseco il voler essere sani ed essere impegnati in un’attività sana».
Certo, i giochini per la salute sono divertenti e coinvolgenti, fanno notare West e Lister, ma questo non significa che possano sostenere grandi cambiamenti verso un comportamento sano.
Insomma, va bene utilizzare le App per la salute e il fitness, se questo può stimolarci ad assumere comportamenti più sani e fare più movimento, però non aspettiamoci il miracolo perché, alla fine dei conti, siamo noi a dover essere convinti di voler migliorare davvero il nostro benessere.

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