domenica 30 settembre 2012

UCCIDETELI TUTTI

Come ormai d'abitudine la domenica piove sempre dalla mia postazione...ma non fa nulla tanto è meglio che il tempo sia brutto quando la situazione è peggio ...comunque navigando tramite il web di titoli ambiziosi che raggiungono i fantastici lidi del digital delivery ne abbiamo ormai fin sopra i capelli. Se prendiamo, ad esempio, il panorama di giochi presenti sugli scaffali virtuali del marketplace Xbox, ci accorgiamo che questo è talmente denso di capolavori che viene naturale chiedersi per quanto ancora gli sviluppatori riusciranno a essere originali e degni di nota nei loro progetti. I ragazzi di Undead Labs, software house che nasce all'ombra dello Space Needle di Seattle, non solo sono convinti di poter attirare l'attenzione delle masse, ma con il loro nuovo State of Decay mirano addirittura a creare il “progetto Xbox Live Arcade più grande e ambizioso che sia mai stato realizzato”. Parole grosse, certo, ma aspettate di leggere il resto dell'articolo qui sotto prima di dare loro dei presuntosi. Il titolo di Undead Labs prende origine da una domanda piuttosto banale: come si sopravvive in un mondo popolato da morti viventi? E non parliamo semplicemente di correre lungo un corridoio consumando piombo a più non posso tentando di rimanere in vita. Pensate a film come Zombieland, pensate a Dawn of the Dead. Quello che bisogna tentare di fare è arrivare a fine giornata, con un posto sicuro in cui poter riposare per un po' e con la speranza di superare la notte con le proprie budella ancora al posto giusto.
State of Decay è un survival open-world a tema zombie e in terza persona, un prodotto che permetterà di sperimentare come si vive in un posto devastato dall'apocalisse dei non-morti, con tutte le conseguenze del caso. Il mondo di gioco si estenderà per sedici chilometri, di cui oltre la metà composta da case, fattorie, foreste, autostrade e, in generale, posti con cui sarà possibile interagire. La mappa sarà abbastanza imponente da rendere necessari spostamenti in automobile o qualsiasi altro mezzo sia riuscito a resistere al caos più totale. Si tratta quindi di un titolo davvero molto vasto, al punto che i nostri timori più grandi riguardano il limite, imposto da Microsoft, dei 2GB massimi che gli sviluppatori non possono permettersi di superare. Undead Labs assicura che i programmatori hanno svolto un incredibile lavoro di economizzazione dello spazio, e dobbiamo ammettere che, a giudicare dai video rilasciati finora, non dovremmo avere motivo di preoccuparci.
Ad affiancare le varie fasi di zombie-killing, di cui parleremo più avanti, ci sarà la possibilità di creare veri e propri rifugi e basi in cui trovare riparo. Nel processo si potranno radunare gruppi di NPC da cui farsi aiutare, partire con loro alla ricerca dei materiali necessari per creare torrette di osservazione o recinzioni e quindi effettuare un upgrade della propria oasi di sicurezza. Non sarà quindi rara l'eventualità di dover entrare di soppiatto in una casa sconosciuta, con il timore di ritrovarsi un morto vivente alle spalle da un momento all'altro, solo per cercare l'item indispensabile per i vostri progetti di sopravvivenza. Come se quanto descritto finora non bastasse, State of Decay si propone di offrire varie possibilità di scelta nelle varie situazioni che potranno presentarsi. Mettiamo caso che ciò che il nostro personaggio riesca a trovare materiali utili all'interno di un capanno, in mezzo al nulla più assoluto. In una situazione del genere si potrà scegliere se prendere tutta la roba utile in prima persona e portarla alla base, oppure chiamare qualche alleato e chiedere a lui di farlo mentre noi pensiamo ad altro. Scegliendo la seconda opzione, ad esempio, gli avvenimenti futuri saranno diversi e assolutamente casuali: il nostro amico potrà tornare fresco come un fiore con tutto ciò di cui avevamo bisogno, oppure, se la dea bendata non sarà dalla nostra parte, riceveremo da lui una chiamata d'aiuto. A questo punto andare in suo soccorso potrà voler dire salvarlo da un mucchio di zombie affamati di cervelli, ma chi ci dice che cominciare a sparare in pieno stile Rambo non farà altro che attirare un esercito di morti viventi? Ecco, il livello di libertà che Undead Labs vuole offrire è più o meno di questo livello. Dal punto di vista della “trama”, pare che il gioco si svilupperà tramite un sistema di quest, sebbene sia stato più volte ribadito dagli sviluppatori che le scelte nel gioco influenzeranno praticamente ogni cosa. Per dirne una, trovare dei pannelli solari porterà energia da sfruttare tanto nel rifugio quanto in aree finora inesplorate, dandoci la possibilità di trovare e analizzare elementi utili al nostro scopo, che magari in altro modo non avremmo mai reperito. Una feature particolarmente interessante consiste nel fatto che, se qualche zombie finirà mai per fare del nostro personaggio un adorabile buffet, quest'ultimo non respawnerà mai più. Il gioco ci farà vestire i panni di un altro sopravvissuto casuale, facendoci perdere quindi tutti i diritti e i vantaggi che ci eravamo guadagnati con il primo. Parliamo soprattutto di quella che nel gioco verrà chiamata “influence”, una sorta di parametro di rispetto che misurerà quanto i nostri alleati staranno ad ascoltare gli ordini impartiti dal nostro personaggio. Buone azioni porteranno a una buona reputazione, mentre atteggiamenti poco costruttivi ci faranno detestare dal resto del gruppo. Tuttavia non aspettatevi una coltellata alle spalle da parte di un umano, il gioco mira a delineare soprattutto i dettagli del conflitto uomo vs. zombie, lasciando in minor considerazione tutte quelle storie di tradimenti e dispute tra sopravvissuti che hanno reso celebre, ad esempio, la serie di The Walking Dead. Ciò non vuol dire che non mancherà il dramma, il sangue, la violenza e la tensione tipica di un mondo abitato da cadaveri ambulanti. Rimane in sospeso la questione multiplayer, dal momento che sebbene il gioco in rete non sarà sicuramente implementato al lancio, gli sviluppatori affermano di essere propensi ad aggiungerlo in un secondo momento. Cosa certa è che un titolo del genere sarebbe perfetto per il gioco collettivo.

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