“Zetafobia” di Gualtiero Ferrari è il nuovo romanzo horror a tema zombie edito da Delos Digital.
Il romanzo è stato pubblicato in formato digitale dall'etichetta specializzata Delos Digital e, come si evince facilmente dal titolo, Zetafobia è incentrato sulla figura degli zombie.
Inviamo un grande in bocca al lupo a Gualtiero Ferrari e al suo Zetafobia
invitando, come sempre, tutti gli amanti del genere horror ad
acquistare e leggere il romanzo, soprattutto quando a scriverlo è un
autore esordiente.
SINOSSI - Un
chimico paranoico che vive alle porte di Torino con moglie e figlio, si
trova a fronteggiare una pandemia d’influenza aviaria il cui virus
evolve tramutando gli infetti deceduti in zombie. I Governi,
impreparati, reagiscono tardi, permettendo al morbo di dilagare e
portando la società civile al collasso. Isolati dal mondo, nella casa
trasformata in una fortezza autosufficiente, la famiglia riesce a creare
un angolo di normalità al riparo dai mostri cannibali che infestano la
metropoli e gli immediati sobborghi. La speranza arriva sotto forma di
un reparto corazzato dell’Esercito che tenta la riconquista del
capoluogo. Una serie di circostanze impreviste, però, daranno il via ad
una corsa contro il tempo al termine della quale il protagonista dovrà
decidere se resistere sino alla fine o giocarsi il tutto per tutto con
un espediente disperato e definitivo.
L'AUTORE - Gualtiero Ferrari
nasce a Torino nel 1970, cresce e vive in questa splendida città, salvo
trasferirsi alcuni anni all’estero, per motivi di studio e di lavoro.
Parla fluentemente l’inglese, il francese e quel minimo di tedesco
necessario a ordinare del cibo caldo e una birra fresca. Di formazione
economico-scientifica, più che umanistica, si è avvicinato alla lettura
nel corso dell’adolescenza e si è rifugiato nella scrittura, ormai
adulto, durante un difficile periodo personale. Attualmente lavora
presso un’azienda di meccanica di precisione, Zetafobia è il suo primo romanzo.
Il mondo dei vivi è stato dominato dai "ritornanti".Questo spazio web opererà ogni ora affinche i sopravissuti verrano informati sugli svolgimenti della situazione apocalittica e dei punti sicuri(se esisteranno ancora...)
domenica 29 aprile 2018
NUDI E MORTI:SLURP!
ClubGEMMA in collaborazione con Enchanted Architect di Domiziano Cristopharo sono attualmente in pre-produzione con Nudi e Morti, lo zombie movie erotico/hard che si ispira a Le notti erotiche dei morti viventi (1980) di Joe D’Amato.
A dirigerlo è Domiziano Cristopharo, regista che ha già affrontato componenti hard ed erotiche nel cinema horror ed è anche produttore di titoli estremi come American Guinea Pig: Sacrifice, il quarto capitolo della saga extreme ideata da Stephen Biro (Unearthed Films).
Nudi e Morti, le cui riprese termineranno nel 2019, segna una nuova collaborazione tra il regista italiano e Roberta Gemma. L’attrice a luci rosse infatti ha recitato In House of Flesh Mannequins, Bloody Sin, Hyde’s Secret Nightmare (film che ha riportato in auge il porno horror all’italiana creato da Joe D’amato) e The Transparent Woman. Questi ultimi due ridistribuiti anche da Mario Salieri che ha subito compreso il potenziale del mix eros/thanatos, orrore e sensualità proposto dalla Gemma e da Cristopharo.
Il poster immortala una sensuale Roberta Gemma abbracciata da uno zombie e che ricorda “Oltretomba”, serie a fumetti di genere horror/erotico creata nel 1971 da Stanley Baldock e Dino Leonetti e comunque già omaggiata in Bloody Sin.
A dirigerlo è Domiziano Cristopharo, regista che ha già affrontato componenti hard ed erotiche nel cinema horror ed è anche produttore di titoli estremi come American Guinea Pig: Sacrifice, il quarto capitolo della saga extreme ideata da Stephen Biro (Unearthed Films).
Nudi e Morti, le cui riprese termineranno nel 2019, segna una nuova collaborazione tra il regista italiano e Roberta Gemma. L’attrice a luci rosse infatti ha recitato In House of Flesh Mannequins, Bloody Sin, Hyde’s Secret Nightmare (film che ha riportato in auge il porno horror all’italiana creato da Joe D’amato) e The Transparent Woman. Questi ultimi due ridistribuiti anche da Mario Salieri che ha subito compreso il potenziale del mix eros/thanatos, orrore e sensualità proposto dalla Gemma e da Cristopharo.
Il poster immortala una sensuale Roberta Gemma abbracciata da uno zombie e che ricorda “Oltretomba”, serie a fumetti di genere horror/erotico creata nel 1971 da Stanley Baldock e Dino Leonetti e comunque già omaggiata in Bloody Sin.
domenica 22 aprile 2018
I RIVALI DELLA MORTE
A un anno dall’annuncio, Gameloft ha rilasciato, in forma definitiva, il videogame “Dead Rivals”, un titolo a tema zombie con meccanismi RPG e MMO, reso – oggi – disponibile sia per smartphone (iOS e Android) che per device Windows in qualità di PC game. Ovviamente, con la classica modalità freemium.
Dead Rivals, come accennato, è un RPG (gioco di ruolo) d’azione ambientato in uno scenario postapocalittico in cui le ampie mappe presenti denotano territori aridi e desolati, ormai popolati da sparuti gruppi di umani in lotta tra loro per le poche risorse rimaste, con – sullo sfondo – il pericolo incombente degli zombie.
Lo scopo del giocatore sarà quello – e questa è la “storia principale” – di avanzare nei vari scenari, onde scoprire la causa che ha portato all’epidemia zombie, e – se possibile – porvi rimedio per salvare l’umanità: impresa tutt’altro che facile posto che, in qualsiasi momento, i zombie – anche in forma di Boss – saranno sempre pronti a mettervi il classico “bastone tra le ruote”.
Nel mentre ci si cimenta nella storia principale, è anche possibile avventurarsi in svariate missioni secondarie: si va da quelle individuali, in cui si dovrà scortare un convoglio per il trasferimento dei rifornimenti e delle vettovaglia, sventando gli improvvisi attacchi degli zombie (e scappando, se del caso), agli scontri contro altre fazioni di umani (PvP online a squadre), senza trascurare le modalità cooperative di gruppo, in cui si potrà formare una sorta di gilda per affrontare al meglio i Boss.
LA COSPIRAZIONE ZOMBI
Zombie Conspiracy è uno
sparatutto 3D in prima persona offerto da MACHINGA in cui dovrete
sopravvivere all’apocalisse uccidendo gli zombie che infestano gli Stati
Uniti.
La grafica del gioco è caratterizzata da uno stile cartoon e offre tre modalità di gioco: storia, sopravvivenza e pratica.
L’arsenale a disposizione comprende
pistole, fucili, mitra, lanciarazzi, pugnali, bombe a mano, mentre i
controlli di gioco sono basati sul classico stick analogico virtuale e i
pulsanti per sparare e ricaricare l’arma equipaggiata.
Alla fine di ogni livello vengono
visualizzate le statistiche con il numero di uccisioni, headshot,
accuratezza degli spari e punteggi, mentre con i crediti guadagnati sarà
possibile sbloccare nuove armi nell’arsenale e potenziarle.
Zombie Conspiracy è
disponibile per Android gratuitamente senza acquisti in-app, ma
attualmente è ancora in fase di sviluppo, quindi potrebbe riservare
qualche bug.
UNA NORMALE RAGAZZA ZOMBIE
La salernitana Nicola Pesce Editore parla di "morti
viventi" e ragazzi con problemi di cuore nel romanzo young-adult
illustrato "Brigitte".
Brigitte è una zombie di 17 anni, sembra una ragazza come tante ma nessuno sa che se le si stacca un pezzo se lo ricuce lei stessa o che, se le cade un occhio, può rimetterselo in orbita.
Delusa dalla scuola, si è trasferita dai nonni a Borgomascherato. Qui prende coscienza della sua natura, e fa i conti con l’amore. Lei e Franz si amano, ma Brigitte ha paura che lui scopra la verità e la abbandoni.
Angelika, ossessionata dalla paura di invecchiare, torna in paese dopo vent’anni, si imbatte in Brigitte e fa di lei la propria ossessione, per carpirle il segreto della vita eterna. L’unica che sa la verità su Brigitte è Mussu, una ragazza nigeriana che pratica la magia voodoo. Mussu non ha paura di Brigitte, la aiuta ad accettarsi e ad avere fiducia in se stessa. Grazie a Mussu arrivano in paese i componenti di un misterioso spettacolo itinerante, il Circo dei Morti, tutti zombie come Brigitte. L’incontro con i suoi simili le dà finalmente un senso di appartenenza, ma ora deve affrontare scelte importanti: rivelare o no a Franz il proprio segreto? Accettare o no l’invito dei Morti a unirsi a loro?
Stefano Fantelli, sceneggiatore e scrittore horror, sforna un lavoro in linea con molte serie tv "teen" attuali ma anche legato al mito dei "morti viventi" rinati con "The Wallking Dead", vero caposaldo del genere. Lo scrittore ha pubblicato quindici libri tra romanzi (Strane ferite), graphic novel (El Brujo Grand Hotel, Zombie Paradise, Alfredo e la notte dei morti viventi) e raccolte di racconti (Alla fine della notte, Dark Circus, Sex and the zombie). Creatore della serie El Brujo, co-creatore (con Rossano Piccioni) delle serie The Cannibal Family e Blood Brothers, collaboratore della rivista «Splatter», sceneggiatore della nuova serie di "Zora la vampira" (Annexia), è autore di più di settanta storie a fumetti.
CORSA DEGLI ZOMBI A GORIZIA
Fare il runner e scappare o essere zombie e inseguire: questo il dilemma
di fronte a cui ci si troverà sabato 14 aprile, quando Gorizia ospiterà
la Zombitalian Run, la corsa più spaventosa e adrenalinica che esista.
Unico requisito richiesto è la voglia di divertirsi, non serve un
particolare allenamento e non ci sono limiti di età. Ipartecipanti
dovranno affrontare un percorso che si snoderà per cinque chilometri nel
centro cittadino senza farsi “infettare”, ovvero evitando di farsi
toccare dagli zombie che saranno in agguato lungo il tracciato. Chi
sceglierà di correre indosserà una maglietta bianca con bersagli sulla
schiena, che gli zombie dovranno sporcare con le mani usando della
speciale vernice rossa. L’obiettivo non sarà arrivare primi, ma arrivare
vivi, cioè raggiungere il traguardo con il minor numero possibile di
bersagli colpiti. La regia della manifestazione è della Events Raiders
di Modena, che per Gorizia si avvale della collaborazione della
Smilevents, con il patrocinio di Comune e Regione oltre che con il
sostegno di varie associazioni e realtà commerciali cittadine.
La corsa partirà alle 18 da piazza Vittoria, dove sarà posizionato anche il traguardo con annessa Area Anticontaminazione. Il percorso attraverserà varie strade del centro, oltre al parco della Valletta, ai Giardini pubblici e al parco del Castello. Lungo il tracciato saranno posizionati degli ostacoli innocui e in sicurezza per rallentare i runner e consentire agli zombie di attaccare. Saranno predisposte anche delle Save zone, ovvero aree in cui i partecipanti si potranno fermare per prendere fiato e bere senza il timore di essere contaminati.
La corsa partirà alle 18 da piazza Vittoria, dove sarà posizionato anche il traguardo con annessa Area Anticontaminazione. Il percorso attraverserà varie strade del centro, oltre al parco della Valletta, ai Giardini pubblici e al parco del Castello. Lungo il tracciato saranno posizionati degli ostacoli innocui e in sicurezza per rallentare i runner e consentire agli zombie di attaccare. Saranno predisposte anche delle Save zone, ovvero aree in cui i partecipanti si potranno fermare per prendere fiato e bere senza il timore di essere contaminati.
Ispirata all’evento che si è svolto a Baltimora nel 2012 “Run for your lives zombie”, la ZombItalian Run è alla sua quarta edizione in Italia. A quelle precedenti, ospitate dal Modenese, hanno partecipato runner e appassionati del mondo zombie e di horror provenienti da tutta Italia. Per avere maggiori informazioni, leggere il regolamento e iscriversi si possono consultare il sito www.zombitalianrun.com e la pagina Facebook www.facebook.com/zombitalianrun. Superare le proprie paure, fare attività fisica in compagnia e abbinare passione cinematografica, fumettistica e dei videogame allo sport sono i punti forti della manifestazione. Un ulteriore motivo per cui partecipare è che ZombItalian Run Gorizia 2018 sosterrà “La Lega del Filo d’Oro di Modena”.
Programma per i runner
ore 13.00 – Apertura Check-in Runner
ore 17.30 – Chiusura Check-in
ore 18.00 – Partenza ZombItalian Run
Programma per gli zombie
ore 10.00 – Apertura Check-in Zombie
ore 10.30 – Apertura Area Trucco Zombie
ore 10.30 – Zombie Training sessione mattutina
ore 14.00 – Zombie Training sessione pomeridiana
ore 16.00 – Chiusura Check-in Zombie
ore 16.00 – ZombieWalk
ore 16.30 – Chiusura Zona Trucco
ore 17.00 – Posizionamento Zombie lungo il percorso
ore 18.00 – Partenza ZombItalian Run
Per tutti
ore 20.00 – Premiazioni
ore 21.00 – ZombieDj in consolle
Eventi collaterali
Tante le iniziative che animeranno piazza Vittoria, dove saranno attivi anche stand enogastronomici. Alle 17 ci sarà uno spettacolo di break dance a cura di Arte dance studio, inoltre non mancheranno le attività rivolte ai più piccoli, come il truccabimbi proposto dalle 15.30 dalla Banda del Quaiat. Il Kinemax correderà la Zombitalian Run con un evento speciale: alle 15.30 di sabato sarà proiettato il capolavoro di George A. Romero “Zombi - Dawn of the dead”, grande classico del cinema horror che torna sul grande schermo a 40 anni dall’uscita nella sua versione digitale restaurata. Il film sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano. Il biglietto costerà 5 euro.
LAZZARO ALZATI E CAMMINA
Potrebbe diventare una delle
proposte più discusse tra le anteprime editoriali che verranno
presentate al Napoli Comicon, il Festival del Fumetto e
dell’Entertainment che si svolgerà alla Mostra d’Oltremare dal 28 aprile
al primo maggio. A pubblicarla, la Magic Press, etichetta romana
specializzata nel valorizzare in libreria talenti del fumetto scoperti
sul web.
Il risultato è sorprendente: in appendice al volume sono elencati esattamente gli episodi evangelici che Baron, con ritmo incalzante e testi concisi, provvede a sceneggiare e Carbonetti a rendere graficamente con uno stile violento e nervoso che guarda a maestri quali Alberto Breccia, Berni Wrightson, Frank Miller. Il suo impiego della tavolozza cromatica che tende inoltre a rendere, tramite l’ocra e il rosso, le tinte del deserto e del calore della Palestina, salvo poi esplodere, in alcune tavole, nel drammatico contrasto tra colori complementari. Nulla è rassicurante, in “Lazzaro, il primo zombie”: la figura di Gesù rifugge dalla pacifica iconografia cattolica e diventa quella di un agguerrito sacerdote dallo sguardo insostenibile, fisicamente fortissimo, osannato da una folla che lo considera come un magico condottiero. E poi c’è Lazzaro, la cui vicenda dà luogo a uno spaventoso colpo di scena che apre la strada a un finale tanto inaspettato quanto sconvolgente.
DESERTO ROSSO SANGUE IN DVD
Ballerina di lap dance cocainomane, Molly alias Brittany Allen è in viaggio in automobile insieme al gangster-fidanzato Nick, ovvero Merwin Mondesir,
sulle strade desertiche di una decadente Las Vegas che è stata
devastata da un’apocalisse zombesca; fino al momento in cui il veicolo
rimane bloccato nella sabbia.Con
la donna destinata a rimanere sola in questa rovente e soffocante
scenografia aperta, potrebbe inizialmente tornare alla memoria la
situazione su cui è stato costruito il dramma thriller d’ambientazione
bellica Mine (2016) di Fabio Resinaro e Fabio Guaglione,
riguardante un soldato bloccato con il piede su una mina pronta ad
esplodere; anche se, in fatto di unica circostanza dilatata ad intero
lungometraggio tirando in ballo aggressivi morti viventi, un esempio che
viene in mente è, di sicuro, Almost dead (2016) di Giorgio Bruno, strutturato per intero su salme a passeggio attorno ad una ragazza rinchiusa in una macchina in panne tra i boschi.
Diretto dal Colin Minihan che, sotto pseudonimo The Vicious Brothers, aveva firmato insieme a Stuart Ortiz – qui co-sceneggiatore accanto a lui – il tutt’altro che disprezzabile found footage ESP – Fenomeni paranormali (2011), It staints the sand red (2016), però, prende una via maggiormente inaspettata e originale, una volta entrato in scena un lento e dinoccolato zombi interpretato da Juan Riedinger.
Perché, se inizialmente quest’ultimo rappresenta per la protagonista il pericolo da cui fuggire al fine di evitare di essere sbranata, nel vagare sulla sabbia le cose cominciano inspiegabilmente a cambiare, tanto che sembra assumere quasi il comportamento di un forse docile animale domestico che le va dietro con intenti non pericolosi nei suoi confronti.
Uno strambo rapporto che si instaura progressivamente tra i due e che provvede a rovesciare, quindi, le premesse iniziali, con il cadavere camminante che si fa compagno e confessore di Molly, della quale apprendiamo dettagli sulla vita attraverso brevi flashback.
Una Molly che, senza esitare neppure ad usare il proprio assorbente imbevuto di sangue come esca per zombi (!!!), incrocia strada facendo anche altri personaggi, tra cui due pericolosi stupratori che arrivano perfino ad ignorare il suo ciclo mestruale pur di violentarla; man mano che, infarcita in parte d’ironia fin dall’inizio, la oltre ora e mezza di visione si rivela un percorso di consapevolezza e di crescita atto a fornire un’allegoria in fotogrammi relativa al ritrovato senso della maternità.
Prima che, tra una tempesta di sabbia e un trapano conficcato nella fronte di un ritornante come avveniva in una delle storiche immagini del romeriano Il giorno degli zombi (1985), simile anche nel fatto che vi era l’addomesticato resuscitato Bub, l’atipico zombie movie approdi ad un finale apertissimo.
In una limited edition blu-ray racchiusa in custodia amaray inserita in slipcase cartonato, con il titolo Deserto rosso sangue – a metà tra Michelangelo Antonioni e Stephen King, dunque – Koch Media lo rende disponibile per il mercato dell’home video italiano all’interno della sua collana Midnight Factory, corredato di booklet nella confezione e di sezione extra rappresentata da trailer, dieci minuti di making of e tre di clip Sul set, concepita alla maniera di vecchio cinegiornale.
Diretto dal Colin Minihan che, sotto pseudonimo The Vicious Brothers, aveva firmato insieme a Stuart Ortiz – qui co-sceneggiatore accanto a lui – il tutt’altro che disprezzabile found footage ESP – Fenomeni paranormali (2011), It staints the sand red (2016), però, prende una via maggiormente inaspettata e originale, una volta entrato in scena un lento e dinoccolato zombi interpretato da Juan Riedinger.
Perché, se inizialmente quest’ultimo rappresenta per la protagonista il pericolo da cui fuggire al fine di evitare di essere sbranata, nel vagare sulla sabbia le cose cominciano inspiegabilmente a cambiare, tanto che sembra assumere quasi il comportamento di un forse docile animale domestico che le va dietro con intenti non pericolosi nei suoi confronti.
Uno strambo rapporto che si instaura progressivamente tra i due e che provvede a rovesciare, quindi, le premesse iniziali, con il cadavere camminante che si fa compagno e confessore di Molly, della quale apprendiamo dettagli sulla vita attraverso brevi flashback.
Una Molly che, senza esitare neppure ad usare il proprio assorbente imbevuto di sangue come esca per zombi (!!!), incrocia strada facendo anche altri personaggi, tra cui due pericolosi stupratori che arrivano perfino ad ignorare il suo ciclo mestruale pur di violentarla; man mano che, infarcita in parte d’ironia fin dall’inizio, la oltre ora e mezza di visione si rivela un percorso di consapevolezza e di crescita atto a fornire un’allegoria in fotogrammi relativa al ritrovato senso della maternità.
Prima che, tra una tempesta di sabbia e un trapano conficcato nella fronte di un ritornante come avveniva in una delle storiche immagini del romeriano Il giorno degli zombi (1985), simile anche nel fatto che vi era l’addomesticato resuscitato Bub, l’atipico zombie movie approdi ad un finale apertissimo.
In una limited edition blu-ray racchiusa in custodia amaray inserita in slipcase cartonato, con il titolo Deserto rosso sangue – a metà tra Michelangelo Antonioni e Stephen King, dunque – Koch Media lo rende disponibile per il mercato dell’home video italiano all’interno della sua collana Midnight Factory, corredato di booklet nella confezione e di sezione extra rappresentata da trailer, dieci minuti di making of e tre di clip Sul set, concepita alla maniera di vecchio cinegiornale.
domenica 8 aprile 2018
NON C'E' PIU' USCITA A UDINE
No Exit non è una normale Escape Room: è una sorta di film vissuto in prima persona nell’atmosfera inquietante di una villa apparentemente abbandonata (sono presenti degli attori). Qui i partecipanti si ritrovano a ripercorrere una vicenda noir di cui devono scoprire tutti i retroscena e mettere alla prova le proprie abilità al fine di trovare le risposte che possano soddisfare il padrone della villa e garantirsi una via di fuga dal luogo in cui si ritrovano rinchiusi.
Cooperazione e intuizione da un lato… mistero, brivido e azione dall’altro. E’ questo il mix di ingredienti della prima e più amata Escape Room udinese, NoExit, che ha già visto la partecipazione di più di 10mila persone. Grazie ai giudizi entusiasti dei partecipanti, Udine si posiziona al secondo posto fra tutte le attività in Italia presenti sulla sezione ‘giochi e divertimento’ di TripAdvisor.
STRADUST INVADE ANDROID
Era nell’aria che prima o poi sarebbe scoppiata l’apocalisse zombi. Del
resto quando non c’è più posto all’inferno i morti iniziano sempre a
camminare sulla terra. Stavolta l’epicentro si è localizzato su Android e tutte le radio mondiali hanno annunciato il nuovo focolaio.StarDust: Burning Land è un nuovo titolo a tema zombi apocalittico che sta letteralmente spopolando sui device mobile basati su Google Android.
SU NETFLIX IL REMAKE DE"IL GIORNO DEGLI ZOMBI
Da cinque anni la popolazione mondiale è vittima di un'epidemia che ha
trasformato la maggior parte degli individui in morti viventi affamati
di carne umana. In Day of the dead: Bloodline i pochi
sopravvissuti si rifugiano in strutture di fortuna isolate dalle grandi
città e proprio in una di queste si trova la bella Zoe, infermiera che
il giorno in cui tutto ebbe inizio fu vittima di un tentativo di stupro
da parte di Max, un suo paziente da lei morbosamente ossessionato.
Quando nella base i rifornimenti antibiotici scarseggiano e una bambina
rischia di morire per una grave polmonite, la ragazza convince il
tenente al comando delle operazioni militari all'esterno a organizzare
una spedizione per recuperare i vaccini necessari. Il luogo prescelto
dove rinvenire le medicine è l'ex laboratorio dove Zoe lavorava e qui si
imbatte proprio in Max, apparente come uno zombie più intelligente
della media. Infatti il mutato si aggrappa al sedile di una delle jeep
dei Nostri e fa irruzione di nascosto nella struttura, dando il via a
un'imprevedibile serie di eventi.Ci vuole gran coraggio e altrettanta gran faccia tosta per riportare in vita un classico degli zombie-movie quale Il giorno degli zombi
(1985) in produzioni di basso budget e zero inventiva, ma da quando i
diritti dell'originale sono passati nelle mani della Taurus
Entertainment sono già tre i remake/spin-off ivi collegati ad aver fatto
la loro comparsa nel mercato home video. Day of the dead: Bloodline (disponibile su Netflix)
è solo l'ultimo della serie e riporta alla memoria, almeno nelle
premesse iniziali, il cult romeriano: un gruppo di sopravvissuti
infatti, avente trovato rifugio all'interno di una struttura militare
circondata da inespugnabili recinzioni, trascorre giorno dopo giorno in
attesa di un miracolo o di una possibile cura per l'epidemia. Allo
stesso modo non sono nuovi gli accesi contrasti tra la figura
protagonista, qui la bella infermiera Zoe, e le gerarchie militari al
comando; peccato che lo zombie da prendere come oggetto di studio sia
qui collegato in maniera alquanto forzata proprio a Zoe, in quanto
trattasi di un maniaco sessuale che aveva provato ad abusare di lei la
notte stessa che ebbe inizio il contagio. Questo strano rapporto prende
vie sempre più inaspettate ma altrettanto inverosimili e i comportamenti
dei vari personaggi in gioco finiscono per naufragare in un mare di
masochistica stupidità, con dinamiche che danno il via all'escalation
horror dell'ultima mezz'ora. Schizzi di sangue a fiotti, membra
maciullate, corse a perdifiato per sfuggire al morso e la definitiva
resa dei conti hanno così luogo tra effetti speciali e di make-up appena
discreti, ma alla fine dell'ora e mezza di visione viene da chiedersi
il perché di un'operazione così narrativamente e contenutisticamente
povera che nulla aggiunge al già inflazionato filone.
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