L’azione, che vede il giocatore fronteggiare
un’invasione di zombi, si svolge nello stesso museo del videogioco. Per
sbarazzarsi dei mostri mangiacervelli bisognerà utilizzare i cimeli del
museo come armi, inventandosi le azioni più strampalate. Il gioco, di
genere umoristico e paradossale, è stato sviluppato proprio per
promuovere l’allestimento del Vigamus, che offre una vasta collezione di
videogiochi, computer e console d’epoca, insieme a vari gadget e
documenti che raccontano la storia dell’intrattenimento videoludico
dagli anni 70 a oggi.
L’auspicio
del direttore Marco Accordi Rickards è che l’opera di Vallarino possa
attirare l’interesse di chi non ha ancora visitato il Vigamus e, allo
stesso tempo, confermare come i videogiochi non siano solo un modo per
divertirsi, ma anche un mezzo per informare. Zigamus è disponibile
gratuitamente in un formato multipiattaforma che permette di giocare
anche su tablet e smartphone, oltre che su PC. È inoltre in preparazione
una traduzione in inglese, che dovrebbe vedere la luce in primavera.
Maggiori informazioni saranno presto disponibili sul sito dell’autore: www.marcovallarino.it e su Twitter.
Intanto Vallarino continua, ogni giovedì
pomeriggio, a portare avanti il suo corso di videogame design all’I.I.S.
“G. Marconi” di Imperia. Un’iniziativa proposta in Liguria per la prima
volta, che permette agli studenti di imparare a progettare e
programmare videogiochi tramite un linguaggio a oggetti. In questo modo i
ragazzi apprendono le basi di una professione che sembra avere ottimi
sbocchi nel mondo del lavoro di domani.
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