Il cinema italiano sta passando una fase di rinascita,
che abbraccia diversi generi per lungo tempo snobbati, come l’action,
il thriller e il cinecomic (rielaborato alla nostra maniera).
C’è un genere, però, che manca ancora all’appello, nonostante in passato
sia riuscito a regalarci parecchie soddisfazioni: l’horror.
È vero, abbiamo
Luca Guadagnino con il suo
Suspiria ma non si può considerare una produzione 100%
Made in Italy. A parte il recente
The End? L’inferno fuori, il cinema del terrore sembra ancora essere un tabù nel nostro territorio.
Ma ci sono sempre le produzioni indipendenti, che possono regalarci
delle piccole soddisfazioni e delle timide speranze. È questo il caso di
Divina Mortis, mediometraggio horror diretto da
Josh Heisenberg
e incentrato sulle vicende di una setta comandata da un frate
(Massimiliano D’Aloisio) convinto di essere il tramite fra il divino e
il terreno. A farne le spese due sorelle (Valentina Carrino e Nicole
Petruzza), alle prese con un contesto nel quale incombe la presenza dei
morti viventi.
In 30 minuti, quest’opera riesce ad essere più sincera di gran parte
delle produzioni nostrane arrivate sul grande schermo nell’ultimo
periodo. Questo perché animata da un’evidente passione per il genere che
è possibile percepire in ogni singolo fotogramma. Non privo di difetti,
più che altro riconducili al suo essere un’opera indipendente,
Divina Mortis
mette in scena l’orrore della fede in un contesto che fa della
religione l’unica possibile via di fuga, provocando una collisione di
sicuro impatto. Il tutto accompagnato da ottimi effetti speciali che,
nonostante alcuni inevitabili limiti, riescono a fare di necessità
virtù, dimostrandosi sempre funzionali alla narrazione.
Divina Mortis è stato distribuito da
Home Movies in formato DVD per il mercato italiano e tedesco a partire da ottobre 2018.
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